- Biellese 42 (21)
- Spezia 42 (22)
- Casale 40 (22)
- Savona 34 (22)
- Sarzanese 34 (23)
- V. Entella 32 (23)
- Pro Settimo Eureka 32 (23)
- Rivarolese 31 (22)
- Rivoli 29 (22)
- Albese 29 (21)
- Lavagnese 29 (22)
- Sestri Levante 26 (23)
- Cuneo 25 (21)
- Lottogiaveno 21 (21)
- Novese 17 (22)
- Sestrese 17 (22)
- Valle d'Aosta 15 (22)
- Ciriè 14 (23)
- Derthona 28 (22), retrocesso all'ultimo posto a seguito della sentenza della Comm. Disc.
sabato 31 gennaio 2009
Pari nell'anticipo
Casale a Chiavari
venerdì 30 gennaio 2009
Squalifiche
Strage
I numeri raccolti dal Pm Guariniello non sono infatti per nulla felici e possono essere così riassunti (con riferimento alla sola città di Casale):
- 1.020 vittime per malattie direttamente correlate (mesotelioma pleurico, peritoneale, tumore polmonare, asbestosi);
- 375 vittime con patologie correlate non tumorali;
- 416 persone viventi con patologie correlate non tumorali;
- 254 cittadini non esposti professionalmente e deceduti per patologie correlate.
E' il turno di Chiavari
Trascinatori della squadra sono gli attaccanti Carlos Bodini (1983), confermato, con 6 reti in 18 presenze e Stefano Menchini (1978), comprato dal Forcoli in estate, con all'attivo 5 reti in 15 partite; tra gli attaccanti compare in rosa anche il nome di Daniele Vasoio, classe 1981 (7 presenze, 1 rete), ex Novese e Pro Vercelli.
All'andata i neri hanno ottenuto al Palli una sconfitta senza attenuanti contro un'Entella che all'epoca viaggiava nei bassifondi della classifica: 1-0 con rete di Basilico al 72'. In casa al Comunale i biancocelesti hanno collezionato 18 dei 29 punti totali, con 5 vittorie, 3 pari e 2 partite perse, 16 reti siglate contro 9 subite. Il campo è dotato di erba sintetica.
Reduci da due turni di campionato in 4 giorni, i liguri hanno giocato anche un recupero mercoledì, vincendo 3-1 a Settimo Torinese; avendo il Casale qualche giorno in più di riposo sulle gambe magari è un fattore che può influire positivamente sulla preparazione, come accaduto la scorsa settimana per la Biellese: il Casale aveva "riposato" a causa del rinvio in Valle d'Aosta per l'impraticabilità del campo, mentre i lanieri avevano giocato regolarmente presentandosi al Palli un po' più affaticati.
giovedì 29 gennaio 2009
Recuperi
Albese - Sestrese rinviata a mercoledì 4 febbraio.
Novese - Rivarolese 1-3
25' e 37' Perrone (R), 57' Di Placido (R), 61' Vavalà (N).
Pro Settimo Eureka - Virtus Entella 1-3
15' Vailatti rig. (PS), 36' Menchini (E), 65' e 85' Vasoio (E).
Rivoli - Cuneo 0-2
40' Foglia, 64' De Martini.
Valle d'Aosta - Casale sabato 7 febbraio.
Qui di seguito la classifica aggiornata in seguito alla sentenza ed ai recuperi disputati ieri:
- Biellese 42 (20)
- Spezia 42 (21)
- Casale 40 (21)
- Savona 34 (21)
- Sarzanese 34 (22)
- V. Entella 32 (22)
- Pro Settimo Eureka 32 (22)
- Rivarolese 31 (21)
- Rivoli 29 (21)
- Albese 29 (20)
- Lavagnese 28 (21)
- Sestri Levante 25 (22)
- Cuneo 25 (20)
- Lottogiaveno 21 (20)
- Novese 17 (21)
- Sestrese 17 (21)
- Valle d'Aosta 15 (21)
- Ciriè 14 (19)
- Derthona 28 (21), retrocesso all'ultimo posto a seguito della sentenza della Commissione disciplinare.
Figurina Casale, stagione 1940-41
- Pro Patria 52
- Biellese 44
- Varese 40
- Gallaratese 49
- Casale 34
- Como 32
- Seregno 32
- Juve Domo 30
- Legnano 29
- Galliate 27
- Cantù 23
- Caratese 22
- Meda 21
- Lecco 19
- Pavese Luigi Belli 19
- Omegna 15.
La figurina (un semplicissimo rettangolino di carta) misura 4,9 cm per 3,4; davanti è raffigurato - come si nota - l'11 nerostellato, che all'epoca era composto da: Ghione, Macchi, Degrandi, Ferrero, Castelli, Leporati, Marini, Savio, Turati, Varona e Maccarino.
Il retro è invece completamente bianco:
mercoledì 28 gennaio 2009
Recuperi
- Albese - Sestrese (valido per la 17° giornata);
- Novese - Rivarolese (valido per la 17° giornata);
- Pro Settimo - Entella (valido per la 20° giornata);
- Rivoli - Cuneo (valido per la 17° giornata);
Centenario
martedì 27 gennaio 2009
Derthona ultimo
www.derthona.it
http://www.derthona.it/new.asp?id=371
A Tortona con i corsari
poter spingere la squadra tutti insieme seguendo la guida spirituale di turno:
La temperatura non era certo delle migliori (il campo lasciamo stare, la palla rimbalzava - quando riusciva a rimabalzare - con grande fatica), vi erano diverse defezioni tra i corsari (una dozzina circa i presenti a Tortona) ma nonostante questo il gruppo ha fatto la sua figura incitando la squadra,
lavoro utile per il gruppo ma non anche per la squadra che al termine della partita ha perso 2-0 al cospetto di un Derthona non irresistibile. A segno Spinaci nel primo tempo dopo pochi minuti di gioco, e Lulù Oliveira nel secondo. Sarà per la prossima..
Al termine della partita classici saluti di commiato e .. appuntamento per la prossima occasione!
lunedì 26 gennaio 2009
Altro rinvio
- mercoledì 28 gennaio Casale - Ciriè (forse al Palli, unico campo libero dalla neve);
- sabato 7 febbraio Pro Settimo - Casale;
- mercoledì 11 febbraio Casale - Biellese;
- mercoledì 18 febbraio Valle d'Aosta - Casale.
Rinviata nel girone anche Pro Belvedere Vercelli - Rivarolese; qui di seguito il quadro completo della giornata di ieri:
- Biellese - Voghera 3-5
- Ciriè - Fanfulla 2-0
- Lottogiaveno - Rivoli 1-0
- Pro Belvedere Vercelli - Rivarolese rinviata
- Pro Settimo E. - Sestese 0-2
- Solbiatese - Borgomanero 1-2
- Valle d'Aosta - Casale rinviata
- BIELLESE 30 (13)
- LOTTOGIAVENO 29 (16)
- Pro Settimo Eureka 25 (13)
- Voghera 25 (15)
- Fanfulla 25 (15)
- Rivoli 22 (14)
- Sestese 22 (14)
- Ciriè 20 (14)
- Borgomanero 18 (15)
- Solbiatese 17 (15)
- Rivarolese 16 (14)
- Valle d'Aosta 11 (13)
- Casale 6 (12)
- Pro Belvedere 1 (11).
- Borgomanero - Ciriè
- Casale - Lottogiaveno
- Fanfulla - Pro Belvedere Vercelli
- Rivarolese - Pro Settimo Eureka
- Rivoli - Solbiatese
- Sestese - Biellese
- Voghera - Valle d'Aosta
Vertici
Forse nell'organigramma societario c'è una new entry, ma Bertacchi pubblicamente non intende sbilanciarsi sull'identità fintantochè non verrà autorizzato dagli interessati.
Tra gli ormai svariati recuperi (ogni domenica se ne aggiungono nuovi ormai, tanto da perderne il conto), mercoledì dovrebbe disputarsi Valle d'Aosta - Casale, ma viste le condizioni metereologiche è più plausibile verrà giocata domenica 8 febbraio: data che diverrà penso molto gettonata per più recuperi, poichè il campionato di D è fermo per il classico appuntamento del Torneo giovanile di Viareggio.
La 23° giornata
14' Giuntoli (S), 16' Busatto J. (A).
Casale - Biellese 2-0
10' Minincleri, 48' Zenga (rig.).
Novese - Ciriè n.d.
Lavagnese- Lottogiaveno 2-1
16' Ilardo (LA), 43' Ammendolea (LO), 81' Pastorino (LA).
F.S. Sestrese - Pro Settimo 1-2
25' Piacentini (S), 82' e 90' Santoro (PS).
Spezia - Rivoli 1-0
64' Lazzaro (rig.).
Rivarolese - Sarzanese 0-2
70' Alfano, 85' Cesarini.
Derthona - Sestri Levante 2-0
5' Spinaci, 82' Oliveira.
Cuneo - Valle d'Aosta 1-1
11' Rossi (rig.) (C), 44' Cicino (VdA).
Riposa: V. Entella
A segno anche l'attaccante del Derthona Spinaci tra gli ex nerostellati, giunto ora a quota 6 di cui solo 1 su calcio di rigore; per il Derthona oggi dovrebbe essere emessa la sentenza sul caso della partita truccata contro la Sanremese della scorsa stagione.
Classifica:
- Biellese 42 (20)
- Spezia 42 (21)
- Casale 40 (21)
- Savona 34 (21)
- Sarzanese 34 (22)
- Pro Settimo Eureka 32 (21)
- Rivoli 29 (20)
- V. Entella 29 (21)
- Albese 29 (20)
- Lavagnese 28 (21)
- Rivarolese 28 (20)
- Derthona 28 (21)
- Sestri Levante 25 (22)
- Cuneo 22 (19)
- Lottogiaveno 21 (20)
- Novese 17 (20)
- Sestrese 17 (21)
- Valle d'Aosta 15 (21)
- Ciriè 14 (19)
V. Entella - Casale (1-0)
Ciriè - Spezia (0-0)
Biellese - Cuneo (0-0)
Pro Settimo - Derthona (0-3)
Valle d'Aosta - Sestrese (3-0)
Sestri Levante - Lavagnese (0-0)
Sarzanese - Novese (2-0)
Lottogiaveno - Rivarolese (0-0)
Rivoli - Savona (3-2)
Riposa: Albese
domenica 25 gennaio 2009
Amianto
Per quanto riguarda il processo che si svolge a Torino, il Gup Cristina Palmesino ha fissato l'udienza per lunedì 6 aprile; sono 2889 le parti lese e per dar loro una maggiore informazione possibile sulla data d'udienza per aver possibilità di costituirsi parte civile, l'elenco di tutte verrà pubblicato sui quotidiani Stampa e Repubblica, sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti delle Regioni e dei Comuni interessati.
sabato 24 gennaio 2009
Sotto il segno del grifone. Tifosi rossoblu.
Presente anche, storcamente parlando in relazione agli albori del calcio, una breve citazione alla maglia nerostellata, ovvero a "quel Casale che nel corso della primavera del 1914 aveva estromesso i rossoblu dalla finale scudetto", vinto poi contro la Lazio ed anche ai danni dello stesso Genoa ben più blasonato che all'epoca dominava il calcio italiano.
Tifosi Rossoblu “Sotto il segno del grifone” prefazione di Cesare Viazzi, III edizione finita di stampare nel mese di maggio 2005 da Grafica Veneta S.p.a., Trebaleseghe (PD) per conto della Fratelli Frilli editori S.r.l., Genova. 191 pagine – 4,90 €.
venerdì 23 gennaio 2009
Sospensione
http://news.lazio.net/2009/01/23/morte-sandri-sospeso-spaccarotella-corrieredellosportit/
Casale - Biellese
Il totale invece è a faovre dei lanieri, che hanno sinora ottenuto 32 vittorie contro le nostre 26 (25 i pareggi), siglando 118 reti contro le 102 nerostellate.
Biellese
Si tratterà di uno scontro tra seconda e prima: la Biellese sino ad ora non ha mai perso; ha in saccoccia un bottino totale di 42 punti, frutto di 12 vittorie e 6 pareggi: 17 punti sono stati conquistati in trasferta, grazie a 4 vittorie (2-1 a Chiavari, ad Aosta, 1-0 a Rivarolo C.se e Settimo T.se) e 5 pareggi (0-0 a Cuneo, Tortona, La Spezia, 1-1 ad Alba e 2-2 a Ciriè). Un buon ruolino di marcia per una pretendente alla promozione, dopo aver fallito nell'inverno della scorsa stagione, quando era partita a razzo ma durante il campionato aveva ceduto il passo alla corazzata di Jacolino, esonerato in settimana dalla panchina dell'alessandria.
giovedì 22 gennaio 2009
Stage a Londra per nerostellati
I due giovani, Chianello e Sanseverino, sono arrivati a Casale in estate da una società affiliata all'Empoli tramite un osservatore del Chievo, Salvatore d'Agnelli, che ha organizzato la trasferta di Londra.
La terza di ritorno
28' Perrella (A), 60' Di Paola (S), 63' Herzan (S).
Pro Settimo - Cuneo 1-1
51' Barbieri (C), 80' Emiliano (P).
Lottogiaveno - Derthona 4-0
30' Panzanaro, 38' Ammendolea, 47' Caricato, 51' Bernardo.
Sestri Levante - F.S. Sestrese 0-0
Valle d'Aosta - Casale *
Sarzanese - Lavagnese 1-0
65' Cesarini.
Rivoli - Novese 3-0
46' Ambrosini, 70' Fratello, 92' Pareschi.
Ciriè - Rivarolese 1-1
70' Dessena (C), 76' D'Agostino (R).
Biellese - V. Entella 0-1
3' Vasoio.
Riposa: Savona
*= rinviata per impraticabilità del campo
Ne approfitta intanto lo Spezia, che ha vinto in rimonta 2-1 sul campo di Alba, dove noi mercoledì scorso abbiam perso con il medesimo risultato; gli aquilotti si portano momentaneamente al secondo posto a -3 dalla Biellese ed a +2 dal Casale.
Panzanaro va di nuovo in rete, aprendo così le danze contro un Derthona che esce malamente dal Torta di Giaveno con un perentorio 4-0; sale così a quota 5. Il Lottogiaveno dà così un importante colpo alla classifica, andando a 4 punti in più dal quartetto di fondo. A segno di nuovo anche Emiliano (3° rete totale), che a dieci minuti dal termine della gara costringe il Cuneo al pareggio al Renzo Valla di Settimo Torinese.
Classifica:
- Biellese 42 (19)
- Spezia 39 (20)
- Casale 37 (20)
- Savona 33 (20)
- Sarzanese 31 (21)
- Rivoli 29 (19)
- V. Entella 29 (20)
- Pro Settimo Eureka 29 (20)
- Albese 28 (19)
- Rivarolese 28 (19)
- Derthona 25 (20)
- Lavagnese 25 (20)
- Sestri Levante 25 (21)
- Cuneo 21 (18)
- Lottogiaveno 21 (19)
- Novese 17 (20)
- Sestrese 17 (20)
- Ciriè 14 (19)
- Valle d'Aosta 14 (20)
Savona - Albese (0-0)
Casale - Biellese (1-3)
Novese - Ciriè (1-0)
Lavagnese- Lottogiaveno (1-1)
Pro Settimo - F.S. Sestrese (0-1)
Spezia - Rivoli (1-1)
Rivarolese - Sarzanese (2-1)
Derthona - Sestri Levante (0-2)
Cuneo - Valle d'Aosta (0-2)
Riposa: V. Entella
mercoledì 21 gennaio 2009
L'amianto provoca altre vittime
Valle d'Aosta
Ieri pomeriggio però sul sito della Società Casalese è uscito questo comunicato:
Due parole comunque per conoscere, in vista del recupero sia esso fra una settimana (come si era pensato in un primo momento) o come auspicato dalle due Società fra due, il Valle d'Aosta.
La neopromossa allenata da Giorgio Benedetti sta alquanto tribolando in questo campionato di serie D, in cui è ritornata dopo 4 stagioni di campionati dilettantistici regionali; si trova infatti solamente al penultimo posto con 14 punti (4 vittorie, 2 pareggi e ben tredici sconfitte), solo davanti al Ciriè ultimo con 13 e rispetto a cui ha disputato anche una partita in più (e 2 in più del terzultimo Lottogiaveno con 15 punti).
E' pertanto servito poco sinora il bomber Santiago Sogno (classe 1977), che ha siglato ben otto delle 21 reti totali segnate da tutta la squadra, trovandosi così al terzo posto della classifica marcatori dopo Zenga e Ferretti a 10, Zenga e Lazzaro a 9; segue nella squadra, con tre reti, il trequartista Andrea Caputo, classe 1985.
Il Puchoz pare sia stato spesso terra di conquista da parte delle avversarie nel corso di questo campionato: in casa i valligiani, infatti, hanno il curriculum peggiore del girone, con 2 vittorie (sorprendente 2-0 contro il neoretrocesso Cuneo e 3-0 contro Ciriè), 1 pareggio per 1-1 contro la Virtus Entella e 6 sconfitte (1-2 contro Albese, Biellese, Derthona e Rivarolese, 0-1 contro Spezia e Pro Settimo & Eureka), totalizzando quindi 10 dei 14 punti ottenuti sino ad ora: 10 le reti segnate, 11 quelle subite. Facile sulla carta, si direbbe, ma con tutte le insidie del caso sicuramente.
martedì 20 gennaio 2009
Materiale centenario
Il negozio è aperto nei seguenti orari:
- Lunedì: chiuso al mattino, aperto il pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00;
- Da martedì a venerdì: mattino 8.30 - 12.30; pomeriggio 15.00 - 19.00;
- Sabato: mattino 9.00 - 12.00; 15.00 - 18.00.
Quello che i celerini non dicono. Il blog dei cattivi poliziotti
Fonte: la Repubblica 16/01/2009
"Le violenze alla Diaz dopo il G8 di Genova? Non mi vergogno di nulla. L'Italia non è uno stivale. E' un anfibio di celerino."
di CARLO BONINI
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"Cari colleghi, riteniamo giusto rammentare, per senso di responsabilità, che DoppiaVela è uno spazio per i poliziotti messo a disposizione dalla polizia di Stato. Le critiche, le lamentele, le segnalazioni di disservizi, anche se esternate in modo aspro ma corretto, fanno parte delle normali dinamiche di dialogo tra l'amministrazione centrale e i singoli dipendenti. Trovano dunque una sede naturale all'interno del portale che non può, però, garantire spazi che la normativa vigente attribuisce ad altri soggetti".
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Ogni volta che entrava in quella benedetta chat intranet, Drago ne gustava la dimensione perversa. A cominciare da quel nome un po' ingessato - DoppiaVela, la sigla della centrale operativa nelle comunicazioni radio - e dal post politicamente corretto che metteva sull'avviso i naviganti. Perché la verità era che lì dentro si poteva finalmente essere un po' guardoni e un po' scorpioni. Masturbarsi dietro un avatar, leggendo l'illeggibile o scrivendo l'inconfessabile. Divorarsi a vicenda - sì, proprio come scorpioni in bottiglia - soltanto per scoprirsi più soli nella propria rabbia.
Finita sulle prime pagine dei giornali con sei rotondi anni di ritardo, la "macelleria messicana" del dottor Fournier era stato un potente lassativo. Il forum era impazzito. Genova, troppo lontana e spaventosa per sembrare ancora vera, era diventata solo l'occasione per un outing collettivo. La prova, ammesso ce ne fosse bisogno, che il tempo era stato una pessima medicina. Che odio chiama odio.
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G. DA ROMA Ecco che spunta fuori un nostro bel funzionario, che da buon samaritano riaccende fiamme polemiche e propositi dinamitardi. Che, sicuramente, nelle prossime manifestazioni gli antiglobal metteranno in atto perché più autorizzati che mai. Ma quando la finiremo di fare sempre queste mere figure e inizieremo a tenere la bocca chiusa?
Per Aspera ad astra.
N. DA ANZIO Fournier poteva e doveva risparmiarsi la frase a effetto, "macelleria messicana". Adesso, per i colleghi ci sarà la solita Santa Inquisizione mediatico-politica.
Unus sed leo.
I. DA GENOVA Ma questo Fournier dov'era durante gli scontri? Ancora non l'ho capito. Era fra i manifestanti? Ha respirato lacrimogeni? O aveva una mascherina? Secondo me si è messo a cantare perché non gli hanno dato nessuna promozione.
P. DA BARI È ancora in polizia o ha chiesto di passare alla politica?
Sono pronto a mostrare il petto e non voglio essere bendato. Ma tu hai il coraggio di guardarmi negli occhi? E che cazzo, mostra ai più di essere uomo. Barcollo ma non mollo.
D. DA LA SPEZIA Colleghi, basta di parlare di questo soggetto. È penoso e noi lo stiamo aiutando nella sua viscida campagna elettorale.
A. DA CAGLIARI Genova, presente con orgoglio e senza nulla da nascondere. Posso testimoniare di Bolzaneto! Non si tratta di essere grandi e non è veramente falsa modestia� è solo servizio! Ero al VI reparto mobile di Genova.
L. DA SALUZZO Io c'ero. VI reparto mobile. Tanto orgoglio, tanta rabbia!
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(...)
C. DA ROMA Non capisco perché non vogliate parlare degli errori commessi. Qui si tratta di dire chiaramente:
I colleghi che gridavano Sieg Heil ci fanno vergognare, o no?
I colleghi che avrebbero minacciato di stupro le signorine antagoniste meritano la nostra esecrazione, o no?
I colleghi che si accanivano con trenta manganellate sul primo che passava senza sapere se era solo un povero illuso pacifista o un violento vero, hanno sbagliato, o no?
La collega che al telefono con il 118 di Genova, riferendosi alla Diaz, parla di "Uno a zero" dimostra di essere intelligente?
Su queste cose non ci può essere ambiguità!!!
L'esistenza è battaglia e sosta in terra straniera.
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E bravo il nostro C., pensò Drago. Stai a vedere che ora gli vanno addosso i padovani. Se ne stanno zitti da troppo tempo. Ma è più forte di loro. Se c'è da far vedere chi ce l'ha più duro, loro non sanno resistere. Rinfrescò la chat. Solo per vincere una scommessa troppo facile.
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E. DA PADOVA Caro C., rispondo alle tue domande:
"I colleghi che gridavano Sieg Heil ci fanno vergognare, o no?"
No. Non mi vergogno del fatto che in polizia ci siano dei coglioni. Non più del fatto che ci siano in Italia. Sono fiero di essere celerino e italiano, nonostante loro!
"I colleghi che avrebbero minacciato di stupro le signorine antagoniste meritano la nostra esecrazione, o no?"
No. Per questa domanda, oltre a valere la risposta sopra, concedimi anche il beneficio del dubbio. Chi prenderebbe seriamente un tentativo di violenza a una capra malata? Il popolo antagonista non brilla certo per l'attaccamento all'igiene! Non credo a quello che, sicuramente in malafede, sostengono questi personaggi!
"I colleghi che si accanivano con trenta manganellate sul primo che passava senza sapere se era solo un povero illuso pacifista o un violento vero, hanno sbagliato, o no?"
No. Pur essendo convinto assertore della totale inutilità di infierire su un manifestante inerme (questo è l'unico sbaglio, sprecare le forze su uno solo), sappi che è impossibile farsi rivelare dal manifestante durante la carica, se è un "povero illuso pacifista" o meno. È inoltre abbastanza difficile, dopo ore di sassaiole subite, magari con fratelli feriti anche gravemente, beccare uno dei personaggi che ti stanno avanti e picchiarli solo un pochettino. Quello che dico è che il povero illuso, visti gli stronzi che stavano con lui, poteva tornarsene a casa invece di manifestarci insieme! Se gli è andato bene fare da scudo per questi delinquenti, allora non si può lamentare di subirne le conseguenze! Che poi qualche collega si sia comportato come un qualsiasi essere umano sotto stress non mi sembra né incomprensibile né disdicevole. Sicuramente qualcuno avrà commesso sbagli. Sai quanti poliziotti c'erano a Genova? Di sicuro non mi vergogno per i loro errori!
"La collega che al telefono con il 118 di Genova, riferendosi alla Diaz, parla di "Uno a zero" dimostra di essere intelligente?"
No. Ma come si dice a Roma, �sti cazzi! Hanno messo a ferro e a fuoco una città, rischiando di farci fare una figura di merda a livello internazionale, provocando danni, feriti, spese enormi e si preoccupano della frase di una telefonista? Non mi vergogno per quello che ha detto. Mi vergogno perché oggi la madre di un teppista imbecille, dimostrando una mancanza di scrupoli e un cinismo degni di una Kapò, è riuscita a farsi eleggere senatrice della Repubblica; perché un partito italiano ha fatto intitolare un'aula all'imbecille!
Non voglio i soldi di questi politici. Non voglio i soldi da questo governo (e da un altro come questo). A difendermi ci penso da me, con l'aiuto di Dio e dei fratelli celerini, che mi stanno accanto e non mi tradiscono nel momento del bisogno.
Once in the Celere, always in the Celere.
C. DA ROMA Quindi, per te, avere al fianco un cretino non è un problema?
Lo dico serenamente: due che tengono e uno che mena non mi sembra da eroi. E poi ti rispondo da romano: "sti cazzi un par di palle". Tu non lavori nel Cile di Pinochet e non ti pagano con lo stipendio in pesos messicani (forse è di cattivo gusto visto il titolo del thread di discussione, "macelleria messicana", e me ne scuso con quanti si sentono feriti). Il giuramento che hai prestato parla di far rispettare le leggi, non di fartene di tue. In quanto al rischio della "figura", mi pare che l'abbiamo fatta e basta. E le responsabilità, lo dico da mesi, non sono di chi stava in strada, ma di chi ha permesso che si arrivasse a questo. Siamo stati mandati lì, sapendo quello che ci avrebbero fatto e sapendo come avremmo reagito. Ti piace questo? Ti piace essere una pedina e poi pagarti l'avvocato? Io questo vorrei evitare. Vorrei capire come si può evitare che un collega mandato a fare il proprio dovere si ritrovi indagato in due processi e, dopo la Maddalena, forse anche nel terzo. Scusate la lunghezza.
L'esistenza è battaglia e sosta in terra straniera.
P. DA BARI Scusate, il Sig. Dott. Funz. Uff. Fournier quando lo faranno santo?
Sono pronto a mostrare il petto e non voglio essere bendato. Ma tu hai il coraggio di guardarmi negli occhi? E che cazzo, mostra ai più di essere uomo. Barcollo ma non mollo.
E. DA FIUMICINO Io penso che questi degni eredi di quei cattivi maestri che dicevano in piazza "Uccidere uno sbirro non è reato" ci considererebbero picchiatori fascisti anche se andassimo in servizio di Op vestiti di rosa e con un mazzo di fiori in mano.
B. DA PADOVA Quando alcune centinaia di ultras o di autonomi sono schierati a cinquanta metri da te con spranghe, catene, bombe carta e coltelli, io ritengo opportuno fargli così tanto schifo e paura che non devono pensare di poterci attaccare senza lasciarci le ossa!
L'Italia non è uno stivale. È un anfibio di celerino.
Clic.
Il commento. L'onda anomala chiamata odio
di GABRIELE ROMAGNOLI
SE OCCORRESSE una password per aprire un libro, con "Acab" dovreste provare "odio". Non funziona? Allora tentate "tanfo". Sono le parole chiave del testo di Carlo Bonini che non è il riversamento di una serie di interviste registrate, ma piuttosto del rumore di fondo. Quello che pochi sanno ascoltare, quello che poi produce un'onda definita anomala solo perché non la si era vista arrivare. Si legge la cronaca più efferata, si prende atto delle dichiarazioni irragionevoli di questo o quell'onorevole, si osserva con disneyana sorpresa l'avvento al potere di un manipolo di gaglioffi senza qualità e ci si chiede: ma questi da dove sbucano? E, ancor più: che cosa, chi mi rappresentano? "Acab" è una delle risposte. Una delle tante verità che il club mediatico, perduto nell'autoreferenzialità, abbagliato dal riflesso dei lustrini, sviato al bivio tra la rappresentazione del mondo come dovrebbe essere e come invece è, non ha saputo cogliere per tempo.
C'è una frase di Harold Brodkey, contenuta nel suo diario terminale "Questo buio feroce" che potrebbe fare da premessa e antitesi a questo libro: "Il giornalismo migliore degli ultimi cinquant'anni è stato di sinistra; il che significa che la natura umana è stata ritratta come innocente, come decorosa dall'inizio alla fine di ogni storia". Ecco, "Acab" non commette questo errore. In "Acab" nessuno è innocente, la natura umana è indecorosa dall'inizio alla fine della storia.
Si comincia (dopo un prologo che fa in senso logico da epilogo) con la preparazione dei tre poliziotti protagonisti (il vicequestore Fournier e i celerini soprannominati Drago e Lo Sciatto) al G8 di Genova.
La "macelleria messicana" che ne seguì appare un evento ineluttabile in quanto progettato. La dotazione dei "tonfa" ("un arnese duro come l'acciaio, dall'impugnatura a T, un'arma tradizionale delle arti marziali cinesi e giapponesi"), lo scontro, così poco "simulato" con i celerini napoletani: tutti preamboli a una storia che si voleva scrivere esattamente così. Uomini come Fournier, Drago e Lo sciatto furono la penna, più che il braccio. Poco conta il loro genuino disprezzo per "il popolo antagonista", il loro innato culto per il dispiegamento della forza come elemento puro e dirimente: restano un ingranaggio. E resta la domanda retorica di Drago: "A noi il culo chi ce lo parerà se le cose andranno storte?". La risposta è ovvia e constatata: nessuno.
Infatti anni dopo si ritrovano, dislocati e neutralizzati, alla vigilia di un'altra battaglia, questa sì imprevista. Roma-Cagliari si annunciava una partita come tante, una passeggiata di salute per pre-pensionati della celere. Senonché alla vigilia, in autogrill lontano, un tifoso laziale di nome Gabriele Sandri è stato ammazzato da un agente e lo stadio diventa l'epicentro di una guerra non dichiarata tra le tifoserie unite e la polizia. Tra la notte della "macelleria messicana" e quella della battaglia dell'Olimpico sono trascorsi 7 anni. E in quell'arco di tempo è cresciuto l'odio, è salito il tanfo. In un'Italia a lontana equidistanza dagli studi televisivi infestati da tuttologi e squinzie e dalle sale convegni analogamente popolate il rumore di fondo si è fatto assordante. "Acab" lo riporta, senza preoccuparsi è vero della struttura narrativa, ma badando a riprodurlo fedelmente. Il rumore di fondo è l'insofferenza del celerino che con inconsapevole ironia fa il verso a Pasolini e dice alla moglie "io so". Che cosa? "Quale ipocrita recita sta andando in scena". È il traffico di parole cariche di conseguenze sulla strada reale che i poliziotti si scambiano su quella virtuale della chat. È il motto "padroni a casa nostra" che parte dalle periferie di Roma, umiliate dall'arroganza dello straniero e dall'omicidio di Giovanna Reggiani. È l'accoglimento di quel motto da parte di chi dovrebbe avere come sola linea guida il rispetto della legge. È la mistica degli ultrà, ormai totalmente scorporata dal tifo e dalla squadra, che riunisce in un solo pantheon degli eroi Garibaldi, gli Arditi della prima guerra mondiale, i Franchi tiratori "che accoglievano gli invasori anglo-americani nell'unico modo possibile" e Carlo Giuliani. Sono forme contrapposte della deriva fascistoide quelle che si contrappongono nella finale notte di Roma, in un'oscurità più mentale che temporale. Ma qui siamo e di questo dobbiamo rendere conto, per non finire come quegli italiani, comprensibilmente esecrati da Fournier turista a New York, che se ne stanno, esuli in nota spese, nel loro loft a Tribeca e da lì commentano con il sopracciglio alzato quel che accade in un luogo a loro di fatto straniero. Qui siamo e con questo odio e tanfo dobbiamo fare i conti, prima che diventi più ancora che filo della cronaca, segno della storia.
Il prologo, dicevo, è nella logica un epilogo. Un paio di ultrà romanisti in autostrada viene aggredito da un convoglio di napoletani ancor più feroci. Li salva l'arrivo della polizia. C'è stato il G8 di Genova e c'è l'emergenza quotidiana. Ci sono mali tra cui scegliere, nessun santo a cui votarsi, ma qualche diavolo minore. Qualcuno potrà accusare Bonini di aver contratto una "sindrome di Stoccolma" verso i celerini. Chi pensa che "tutti i poliziotti siano bastardi" non legga questo libro, ma neppure chiami mai il 113.
(16 gennaio 2009)