I Rangers Pisa, gruppo storico della Curva Nord Maurizio Alberti formatosi nel 1979, si raccontano attraverso immagini ed articoli nel libro scritto nel 2003 da M. Catastini e M. Grava, membri del gruppo.
Non è del tutto facile parlare in poche righe della curva pisana, da sempre dotata di gruppi di tutto rispetto che hanno sempre cercato di fare la loro bella figura in giro per l'Italia, soprattutto in appuntamenti importanti quali partite (anche amichevoli) contro Fiorentina, Lucchese, Livorno, Sampdoria, Spezia e Verona.
Da circa 11 anni la curva è intitolata a Maurizio Alberti, ultras appartenente ai Rangers deceduto nel 1999 dopo 16 lunghi giorni di agonia all'ospedale: il Pisa andava a gonfie vele in campionato e così nel gennaio '99 moltissimi pisani si recarono allo stadio Picco di La Spezia per assistere all'incontro di campionato Spezia - Pisa; per 'controllare' al meglio i pisani, considerati i non troppo amichevoli rapporti tra le due tifoserie, la questura aveva optato per lo scambio di settori: agli aquilotti era stata assegnata la gradinata mentre ai pisani la curva spezzina, scelta probabilmente non troppo felice. Agli spezzini non era stato effettuato un controllo eccessivamente solerte, cosicchè già dopo cinque minuti dal fischio d'inizio l'incontro era stato sospeso poichè il guardalinee al di sotto della gradinata era stato colpito con un rotolo di carta igienica. Trascorso qualche minuto dalla sospensione Maurizio si era sentito male al punto da svenire, ma i soccorsi non erano purtroppo stati fulminei e così era arrivato in ospedale in coma. Dopo qualche speranza iniziale, poi svanita, ed in seguito al successivo trasferimento all'ospedale pisano, Maurizio era deceduto stretto dal calore dei compagni di curva che gli sono sempre stati vicini nel suo calvario. Neanche il tentativo di fargli ascoltare voci registrate e di far intervenire Anconetani son stati utili alla causa.
Due immagini di Pisa - Verona del 15.11.1992
Una pagina di storia dolorosa della curva pisana, infinitamente più del fallimento e della retrocessione a tavolino in Eccellenza che la squadra aveva subito cinque anni prima sotto la guida di Romeo Anconetani, presidente molto legato con la curva nord e mancato il 4 novembre 1999, a parte qualche parentesi di contestazione come in occasione del progetto (nato su idea dello stesso presidente) di costituire "Pisorno", una sorta di fusione tra Pisa e Livorno .. cosa mai attuabile per ovvie ragioni ...
Due immagini di Pisa - Livorno del 06-04-1987
Oltre agli accesi derby contro gli amaranto (con cui condividono solamente le idee politiche di sinistra), molto sentiti sono i derby contro la Fiorentina (da sempre teatro di furti di striscioni e di scontri non di poco conto), con cui la rivalità non è solo calcistica ma trattasi di un odio campalinistico che si potrae da secoli nella storia delle due città. Non sono da meno neanche il derby provinciale contro il Pontedera e quello con la Lucchese: valido in quest'ultimo caso lo striscione riferito allo stadio rossonero "Porta Elisa che la si tromba"!
Altri derby sono "sentiti" ma sono già considerati (forse) di secondo piano, ad esempio vedi contro Massese, Empoli ed Arezzo. Al di fuori della toscana poi le rivalità si estendono a Spezia, Genova (sponda doriana), Verona.
Diversi però sono anche i rapporti di amicizia / gemellaggio, con tifoserie con cui gli stessi pisani condividono ideali antirazzisti e politici; qui si possono citare (sicuramente me ne scorderò qualcuno) Carrarese, Reggiana, Cosenza e Genoa, anche se inizialmente con questi ultimi i rapporti erano leggermente tesi. Tantissimi anni fa era stato stretto un legame anche con i torinisti, rotto successivamente per il gemellaggio che esisteva ed esiste tuttora tra i granata e gli acerrimi rivali viola. Forse sono comunque poche le città in cui sciarpa nerazzurra o rossocrociata non sono malviste; levate queste eccezioni, l'ambiente è certamente ostile ... per i nemici, con cui i rosso crociati hanno sempre saputo trovare il modo di farsi rispettare, dalla Serie A sino all'Eccellenza.
Nell'ambito del movimento ultras Pisano nacquero al termine degli anni 60 "I Pionieri della Sud", antesignani degli "Ultras" sorti nel 1975 e spinti dallo spirito ribelle che aleggiava in Italia negli anni 70. Con il passare del tempo venivano coinvolti sempre più giovani, il classico teschio come immagine aveva passato le redini all'effigie di Che Guevara come simbolo di un'intera curva ed alla fine degli anni 70 crescevano i gruppi che partecipavano al tifo pisano: nascevano così la Fossa nerazzurra (all'inizio era il gruppo portante insieme agli Ultras), gli Angeli della Nord, i Rangers, i Nuclei sconvolti Pisa. Poi successivamente hanno preso piede anche i Fighters, l'Armata nerazzurra, i Kapovolti, i Wanderers, gli Svitati ed inoltre la curva pisana è stata la prima in cui è comparso il nome Sconvolts, poi coniato in altre curve come ad esempio Cagliari.
Oltre alla narrazione della storia dei venti anni dei Rangers, nel libro sono inserite molte fotografie che ritraggono la curva neroazzurra in casa e fuori, oltre ad una sezione dedicata al materiale prodotto dal gruppo e ad un'altra con slogan e canzoni cantati in curva nord.
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M. Catastini, M. Grava, “RANGERS. Siamo pisani batteteci le mani”, realizzazione Mariposa Editrice S.r.l., Piazza Dossetti n.5 – Fornacette (PI) – Prima ristampa luglio 2003 Stampa Grapphicarts S.n.c. – Fornacette (PI) €20,00.
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