Ieri la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi per l'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, dichiarato colpevole dell' omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri, avvenuto l'11 novembre 2007 sull'A1 nell'area di servizio Badia al Pino (Arezzo).
Spaccarotella, che non ha subito carcerazione preventiva durante le indagini preliminari, era stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per omicidio colposo, determinato da colpa cosciente, con una sentenza che ha fatto molto discutere. A seguito di appello dell'accusa, in secondo grado i fatti erano stati qualificati come omicidio volontario per dolo eventuale e la pena era stata elevata a nove anni e quattro mesi di reclusione. Il ricorso dell'imputato in Cassazione è stato ora rigettato e la sentenza é così diventata irrevocabile. Dopo l'emanazione della sentenza sono cominciati adempimenti per l'esecuzione della pena, che si concludono con il trasferimento di Spaccarotella in carcere entro la giornata di oggi.
Prima della decisione il fratello Cristiano aveva così commentato: "Quello che purtroppo è accaduto a Gabriele è un esempio di scuola di dolo eventuale: è inimmaginabile che un operatore esperto non si possa essere reso conto e quindi non abbia avuto la certezza del rischio di quello che commetteva sparando contro una macchina dove viaggiavano 5 ragazzi. Noi ci attendiamo la conferma della sentenza di appello".
Spaccarotella, che non ha subito carcerazione preventiva durante le indagini preliminari, era stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per omicidio colposo, determinato da colpa cosciente, con una sentenza che ha fatto molto discutere. A seguito di appello dell'accusa, in secondo grado i fatti erano stati qualificati come omicidio volontario per dolo eventuale e la pena era stata elevata a nove anni e quattro mesi di reclusione. Il ricorso dell'imputato in Cassazione è stato ora rigettato e la sentenza é così diventata irrevocabile. Dopo l'emanazione della sentenza sono cominciati adempimenti per l'esecuzione della pena, che si concludono con il trasferimento di Spaccarotella in carcere entro la giornata di oggi.
Prima della decisione il fratello Cristiano aveva così commentato: "Quello che purtroppo è accaduto a Gabriele è un esempio di scuola di dolo eventuale: è inimmaginabile che un operatore esperto non si possa essere reso conto e quindi non abbia avuto la certezza del rischio di quello che commetteva sparando contro una macchina dove viaggiavano 5 ragazzi. Noi ci attendiamo la conferma della sentenza di appello".
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