L'Aquila, animale maestoso e indipendente è da sempre il simbolo della Lazio, squadra sorta nel 1900 che ha evitato - grazie alla ferma opposizione della società di allora - la fusione di altre squadre romane in Roma nel 1927.
Fin dall'inizio la Lazio ha provato ad imporsi nel calcio italiano, trovando tuttavia un'egemonia piuttosto affermata nelle squadre del nord, che rifilavano ai biancocelesti sonore scoppole vincendo poi lo scudetto nazionale:
Fin dall'inizio la Lazio ha provato ad imporsi nel calcio italiano, trovando tuttavia un'egemonia piuttosto affermata nelle squadre del nord, che rifilavano ai biancocelesti sonore scoppole vincendo poi lo scudetto nazionale:
Dopo i primi trionfi a livello nazionale, arrivano gli anni del purgatorio in serie B per il calcio scommesse, durante i quali la tifoseria rimane attaccata alla squadra. Non mancano forti dosi di ironia per "caricare" i rivali di sempre, i giallorossi romanisti, esaltando diverse papere sia in Italia che in Europa, grazie alle quali la Roma perdeva puntualmente trofei o passaggi di turno già ottenuti sulla carta; per terminare i simpatici sfottò verso i romanisti, vengono citati diversi striscioni esposti in curva nel corso delle stracittadine, oltre ad alcune barzellette leggendarie sul capitano Francesco Totti.
Ultimo stadio. "Quelli che l'Aquila", I tascabili, Fratelli Frilli Editori, Genova. Collana a cura di Fabrizio Calzia. Finito di stampare nel mese di aprile 2003 presso la tipografia ME.CA, Recco (Ge) per conto della Fr. Frilli editori. 96 pagine, 6,50 €.
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Ultimo stadio. "Quelli che l'Aquila", I tascabili, Fratelli Frilli Editori, Genova. Collana a cura di Fabrizio Calzia. Finito di stampare nel mese di aprile 2003 presso la tipografia ME.CA, Recco (Ge) per conto della Fr. Frilli editori. 96 pagine, 6,50 €.
1 commento:
cotrari, ca bell'ucceju esti l'aquileja, figghioli mej. spacchiuso ca esti.
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