Dopo la pubblicazione nel 2005 di Ultraviolenza (già recensito qui
http://cinghialecasale.blogspot.com/2009/05/ultraviolenza.html),
Diego Mariottini rivisita le tragedie legate al mondo del tifo in Italia ed anche al di fuori dei nostri confini: 13 storie di cronaca nera legata al calcio seguendo un filo cronologico dal 1963 (Plaitano) al 2007 (Sandri). E' vero che riparla, come già avvenuto nella precedente opera, dei casi del salernitano
Plaitano, a cui è dedicata la curva, del laziale
Paparelli, del romanista
De Falchi, del milanista
Fonghessi, dell'ascolano
Filippini, del siciliano
Moschella, di
Spagnolo ed anche del napoletano
Ercolano, ma è anche vero che i relativi casi vengono appronditi e rivisitati.
Tra le new entries vi è il derby del c.d.
bambino morto tra Roma e Lazio, iniziato e poi sospeso il 21 marzo 2004 ed inoltre viene trattata anche la tragedia dell'
Heysel, in cui morirono 39 persone di cui 32 italiane (per questo poco fa parlavo di casi fuori confine), tragedia in cui molto avevano inciso la fatiscenza dello stadio di Bruxelles e la scarsa organizzazione nel gestire l'ordine pubblico.
La mala gestione dell'ordine è stata imputata anche alla morte di Sergio Ercolano: nel derby al Partenio tra Avellino e Napoli in programma il 20 settembre 2003 pare siano stati venduti più biglieti del consentito e pertanto vi era un eccessivo esubero di presenze allo stadio.
Un caso, forse poco conosciuto, è quello inerente
Andrea Vitone, tredicenne tifoso della Roma morto di ritorno in treno dalla trasferta di Bologna il 21 marzo 1982: l'incendio di uno scompartimento aveva provocato lo stop del treno, tutti erano fuggiti fuori, poi però si scoprirà all'interno un cadavere carbonizzato, identificato poi nel giovane tifoso. Diversi interrogativi si aprirono e coinvolto in primis fu il fratello di 21 anni che al momento dei fatti si trovava in altro scompartimento; il fratello, uno dei capi saldi della curva romanista, era molto rispettato e pare abbia vendicato la morte del fratello; due amici della vittima, ritenuti responsabili dell'incendio, scompariranno pochi mesi dopo in circostanze mai chiarite o comunque poco chiare: forse (si dirà poi) con le scomparse ci sarà lo zampino del fratello di Andrea.
Dopo il 2005 vi sono purtroppo state altre vittime e l'anno 2007 è tra i più neri, a partire con le morti del calabrese
Licursi e dell'ispettore
Raciti in soli 6 giorni, per poi arrivare al laziale
Sandri nel successivo novembre, ucciso per mano di un poliziotto, una delle pagine più nere della storia calcistica italiana: storia recentissima che in quella giornata ha lasciato una scia di violenze non indifferente.
Finora in Italia si contano 24 vittime legate al mondo del calcio e tra queste, 13 sono oggetto dell'opera. Mentre 12 hanno purtroppo rimesso la pelle, solamente una persona si è salvata:
l'inesistente bambino morto del 21 marzo 2004, quando le due curve romane di tacito accordo hanno fatto interrompere il derby quasi alla mezz'ora della ripresa.
Per questo motivo il libro è intitolato "
Tutti morti .... tranne uno".
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Diego Mariottini, classe 1996, è nato e vive a Roma. Laureatosi nel 1991, è giornalista dal 1994. E' collaboratore
free lance per giornali, radio e televisione ed autore di saggi storico - politici e si occupa di comunicazione dello sport in ambito della Pubblica Amministrazione. Ha pubblicato due romanzi:
Il girone del non - ritorno nel 1995 e
Le ombre del Santo nel 2008.
Ultraviolenza (2004) è la sua prima opera in ambito ultras,
Tutti morti tranne uno la seconda.
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Diego Mariottini, “Tutti morti tranne uno – Morire di tifo in Italia: dalle origini a Gabriele Sandri”. Postfazione di Francesco Caremani. Bradipolibri editore. Finito di stampare nel mese di ottobre 2009 presso Tipolitografia Me. Ca Via dell’Artigianato 1, località Ponte Vexina (Recco) per conto di Bradipolibri Editore S.r.l., Via Germanasca 27 – 10138 Torino, 336 pgg., 15,00 €.