mercoledì 5 dicembre 2007

Personaggi Casalesi - Paolo Gilardino: orgoglio dei Casalesi

Domenica, di ritorno dalla intensa giornata in quel di Lavagna, Massi mi ha messo fra le mani un bel libro che sicuramente fra non molto rivedremo su questi spazi nell’angolo di Luther. Aprendo questo gioiellino, curato dalla coppia Zaio-Cecchini, quasi come un segno del destino sono finito a pag. 212, riporto parte delle bellissime righe scritte che dimostrano (soprattutto la parte titolata “ Il commento”) che noi Casalesi non pretendiamo la luna, ma solamente rispetto per ciò che quella maglia nera con la stella bianca ha significato, significa e significherà per chi in questa città ci è nato, cresciuto ed è conscio della responsabilità che si ha ad essere figli del Monferrato.

GILARDINO PAOLO, nato a Casale Monferrato il 19 febbraio 1947, - altezza m. 1,75, peso kg. 65, difensore.

Tracciare un profilo di un atleta è sempre un problema; se poi si deve parlare di Paolo Gilardino, uno dei pochi, se non l’unico, “purosangue” che è sempre rimasto fedele ai colori nerostellati, la cosa diventa ancor più difficile. Paolo fin da ragazzo ha nel sangue la passione per il gioco del calcio.
I suoi primi “sgambetti” li tira nell’oratorio del Duomo, per poi passare all’ Aurora, piccola società del rione Valentino, da dove approda al Casale F.B.C.. All’atto della fusione fra Casale e Junior è l’unico giocatore del Casale acquistato da Giancarlo Cerutti.
Gilardino conclude quest’anno (n.d.r. 1976/77) la sua lunga carriera in maglia nerostellata con oltre trecento partite ufficiali disputate in dieci anni di attività.
Il suo debutto avvenne nel campionato 1966/67 in Casale – Albenga (3-1): gioca nel ruolo di stopper, e si comporta in modo egregio.
Capitan Gilardino possiamo considerarlo come la bandiera della squadra; Paolo è stato in diverse occasioni additato ad esempio a tutti per la sua serietà e per il suo attaccamento ai colori sociali. E’ l’unico che riesca a conciliare i suoi doveri di calciatore con quelli di … lavoratore. Buono per natura, in campo è sempre stato di una correttezza esemplare.

Il commento

Giù il cappello signori!!! Davanti al giocatore e all’uomo! Sei la bandiera di questo lembo di terra che calcisticamente ha prodotto, nel tuo ruolo specifico, fior di campioni. Se alcuni imberbi che so io, avessero solo un centesimo della tua serietà morale e professionale, lo sport non scadrebbe a ridicola pantomima, come invece accade. Quando Cerutti ti ha premiato, alla cena di fine anno, io non ho potuto trattenere le lacrime di commozione intensissima, quale altre volte mi è capitato e mi capiterà di provare.
Sul campo mulini quelle tue leve magre e sghembe come un arcolaio matto, ma tra esse muore puntualmente l’iniziativa del tuo avversario.
Avviene talvolta che le azioni di un giocatore assumano proporzioni di leggenda, che la sua storia venga dilatata a saga. Per te questo non è solo fattibile, è doveroso!!! Sei davvero l’eroe che meriterebbe di assurgere ad eponimo di un periodo calcistico casalese, e non dubito che lo diventerai.

Io affermo che gli epigoni di Caligaris e Monzeglio non possono a lungo rimanere insensibili ad esempi di impegno tanto fulgidi, dai passi di una carriera ricca di molte soddisfazioni e pochi denari come la tua, trarranno i dovuti auspici. Tempo verrà che l’istruttore dirà ai ragazzini: “Giocava in nerostellato negli anni ’70 un terzino secco e tenace, con tecnica rude ma con i seguenti pregi…”.
Dopo un’ora di soliloquio emergerà il ritratto di un campione. Il “Gila” della mia riva avventurata.

Cecchini – Zaio – Monichino (Commenti tecnici) – Peduzzi (Caricatura)


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Perfetto: calza proprio a pennello !!!

Anonimo ha detto...

Caro Cinghiale ti faccio i complimenti per l'articolo sul Paolo Gilardino e ti confido un segreto.... Paolo non ha mai smesso di continuare a giocare... Per chi non lo sapesse lui è sempre presente agli allenamenti della societa amatori U.S. Roncaglia Cabrino & Gusmano dove ci sono altre figure del calcio locale. E il Paolo non disdegna mai la classica partitella di fine allenamento dimostrandosi ancora un GRANDE CAMPIONE e mettendo in difficoltà i più giovani.
Te lo posso confermare in quanto chi ti scrive fa parte della stessa società amatori di Roncaglia. Un saluto! Ciao a tutti e continuate cosi!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Valerio, bentornato e grazie !!

Anonimo ha detto...

mi serve una pianta di edera, vado ha comprarla dal paolo-

Anonimo ha detto...

x cinghiale casale
sono contento ke dal mio ricordo dei tempi passati sei riuscito a ricordare il GILA io ero sugli spalti e in campo come raccattapalle bei ricordi
p.s. TRATTAMELO BENE (ne sono sicuro) ciao
msssi

Cinghiale Casale ha detto...

Ringrazio ancora una volta Massi per il prezioso materiale e ringrazio Valerio per lo scoop: l'articolo pubblicato oggi 6 dicembre lo dedico a te al Gila allora!

Anonimo ha detto...

io arrivai al palli appena dopo che il gila smise...conobbi però bene un altro grande capitano, ma non anticipo i tempi son sicuro che presto uscirà un articolo su quest'altro "grande".

Anonimo ha detto...

Come sei enigmatico...ci possono essere solo due nomi mi sembra...