Anche il territorio savonese non è esente da problemi causati dalla presenza di ungulati. L’Enpa di Savona (ente nazionale protezione animali) si costituirà parte civile in un eventuale procedimento davanti al tribunale dei Minori di Genova contro un gruppo di sei ragazzi che ha massacrato a pietrate un cucciolo di cinghiale a Calice Ligure, nell’entroterra di Finale. Dopo una breve indagine sull'episodio, gli autori del gesto sono stati identificati dal corpo forestale dello Stato della stazione di Calice. Sembra che i ragazzi si siano accorti della presenza del cucciolo in prossimità del paese e abbiano iniziato a scagliargli contro alcune pietre, sino a quando uno di loro ne ha tirato una più grossa, che l’ha ucciso. Sull’episodio è stata inviata un’informativa alla magistratura, che ha poi trasmesso gli atti, per competenza, alla procura del tribunale dei Minorenni di Genova.
Sembra che i ragazzi si siano accorti della presenza del cucciolo in prossimità del paese e abbiano iniziato a scagliargli contro alcune pietre, sino a quando uno di loro ne ha tirato una più grossa, che l’ha ucciso. Sull’episodio è stata inviata un’informativa alla magistratura, che ha poi trasmesso gli atti, per competenza, alla procura del tribunale dei Minorenni di Genova.
Tratta dal web
L’Enpa, nonostante che i coinvolti siano tutti minorenni, ha deciso comunque di costituirsi parte civile, spiegando che quanto è accaduto è solo la punta dell’iceberg di azioni criminali contro gli animali che dovrebbero preoccupare anche le autorità preposte alla vigilanza.
Sul fatto, che in zona ha avuto una certa risonanza, interviene la madre che spiega, che «Mio figlio ha sbagliato, ma non mi stancherò mai di dire che non è un mostro. Ha capito di avere sbagliato, giuro su ciò che ho di più caro che si è pentito. Ero presente durante il colloquio che ha avuto con gli agenti della Forestale, ha commesso un grosso errore ma ha compreso la gravità del gesto». Ma la tattica della predica non sembra essere la più diffusa tra i genitori: alcuni, ugualmente contattati per dar loro la possibilità di spiegare e chiarire i comportamenti dei figli, hanno riattaccato spazientiti il telefono, sostenendo che le vere vittime sono i contadini ai quali i cinghiali devastano i campi. Dimenticando forse che la lapidazione di un cucciolo da parte di quattordicenni, con raccolti e agricoltura c’entra ben poco.
Dopo l’ennesimo episodio avvenuto il mese scorso poco distante, sulla spiaggia di Varigotti, dove un gruppo di giovani ha ucciso un piccolo pesce usandolo come palla da ping pong, la protezione Animali aveva chiesto alle istituzioni l’intensificazione dei controlli di polizia: «Gli animali, siano pesci, cinghiali, gabbiani, cani o gatti, putroppo - aggiunge l’Enpa - hanno vita dura nel nostro Paese e i messaggi dati dalle istituzioni ai giovani sono davvero deludenti e controversi».
4 commenti:
GIUSTIZIA!!!!
assassini!!!!!
Libertà per i Cinghià!
Sangue chiama sangue
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