Teatro di queste 48 pagine è lo stadio di Pisa, in occasione del caldo derby di Serie C1 contro gli amaranto livornesi del 25 marzo 2001, partita da sempre considerata ad altissimo rischio per la storica rivalità molto accesa tra le due città, non solo a livello calcistico.
Considerati i precedenti poco amichevoli, un imponente servizio d'ordine con diverse centinaia di agenti giunti anche da Firenze e Genova ha impedito (a parte qualche episodio isolato) che le due fazioni si scontrassero tra loro: circa 3.000 i livornesi (su un totale di 10.000 spettatori presenti circa) giunti all'Arena Garibaldi, un po' in treno, un po' in pullman: operazioni preventive di filtraggio erano state attuate alla stazione di Livorno (accompagnate da scontri tra ultras e polizia), per evitare che venissero portati a Pisa oggetti contundenti.
Nella sponda pisana c'era però troppa tensione nell'aria: si vociferava infatti che in caso di rete amaranto sarebbe scoppiata una dura contestazione in curca nord contro la società, presieduta da Gerbi e Posarelli, rea di non aver gestito oculatamente la campagna acquisti per allestire una squadra competitiva per la promozione in B: eloquenti in merito gli striscioni "Ci fate schifo" (sopra, in copertina), e "Mai con questa società" (vedi sotto), oltre a "Una società di merda non cambierà la nostra storia. Forza Pisa fino alla vittoria".
Il primo tempo scorre senza intoppi, con le consuete coreografie ed i classici sfottò da curva a curva:
Nella sponda pisana c'era però troppa tensione nell'aria: si vociferava infatti che in caso di rete amaranto sarebbe scoppiata una dura contestazione in curca nord contro la società, presieduta da Gerbi e Posarelli, rea di non aver gestito oculatamente la campagna acquisti per allestire una squadra competitiva per la promozione in B: eloquenti in merito gli striscioni "Ci fate schifo" (sopra, in copertina), e "Mai con questa società" (vedi sotto), oltre a "Una società di merda non cambierà la nostra storia. Forza Pisa fino alla vittoria".
Il primo tempo scorre senza intoppi, con le consuete coreografie ed i classici sfottò da curva a curva:
Pisani (sopra) e Livornesi (sotto): gli ospiti espongono una pezza con la dicitura "Con tutto l'odio verità per Mau": il riferimento è a Maurizio Alberti, ultras pisano morto in uno stadio e a cui è stata intitolata la curva nerazzurra.
L'irreparabile accade nel secondo tempo: al 66' l'arbitro calabrese Dattilo assegna un calcio di rigore al Livorno, tirato e siglato da Protti. E' l'inizio della fine. In curva nord scoppia così una feroce contestazione, contro la società, con un fitto lancio in campo di seggiolini che volano come mosche, mentre i livornesi dalla parte opposta - irriverenti - se la ridono: 33' minuti di interruzione della partita, a cui sono seguiti due minuti di gioco, durante i quali Dattilo assegna un altro calcio di rigore stavolta al Pisa (per compensare e placare gli animi? = questo sarà tra i temi di discussione): il portiere livornese Ivan nega con uno splendido tuffo il pareggio a Costanzo. Da questo momento il poi il derby appartiene alla cronaca nera: altro lancio di oggetti, petardi e seggiolini in campo. Alla terza sospensione viene decretato lo stop definitivo, il Livorno vincerà 2-0 a tavolino a il giudice sportivo in settimana infliggerà 4 turni di squalifica (ovvero le restanti partite della stagione) all'Arena Garibaldi.
Fuori dallo stadio si registrano solo scontri tra nerazzurri e forze dell'ordine, con diverse decine di feriti e fermati, anche minorenni, e 4 arresti. Verranno chiesti i danni agli autori dei danneggiamenti opprtunamente identificati, ed in settimana la società presenterà le dimissioni da ufficializzarsi a fine stagione, garantendo comunque l'iscrizione al campionato successivo nel caso non si presentassero nel frattempo acquirenti.
Fuori dallo stadio si registrano solo scontri tra nerazzurri e forze dell'ordine, con diverse decine di feriti e fermati, anche minorenni, e 4 arresti. Verranno chiesti i danni agli autori dei danneggiamenti opprtunamente identificati, ed in settimana la società presenterà le dimissioni da ufficializzarsi a fine stagione, garantendo comunque l'iscrizione al campionato successivo nel caso non si presentassero nel frattempo acquirenti.
“25 marzo 2001. Pisa – Livorno, Il derby della follia. Maledetta domenica” - 48 pagine, pubblicazione realizzata da Mariposa Editrice S.r.l., Fornacette (PI); stampa ad opera di Graphic Arts, Fornacette (PI).
13 commenti:
Gia letto, un pamphlet piu' che un libro, tutto incentrato sulla storia di quel derby, dovrebbero esserci anche alcune immagini in rete
niente agnoloddi dalle parti di Pisa?
cappelleddi???
ribollida o cagiuggo?
dove si puo' trovare questo libro?
i libri ultras sono rari... c'è un piccolo mercato sempre in corso... non è facile... basse tirature, raramente vengono ristampati... il tutto porta al lievitare dei prezzi...
o su ebay o in grandi librerie qualcosa si trova
Domenica 29: CASALE-SPEZIA.
UNISCITI ANCHE TU ALLA GLORIA
FARE MURO CONTRO GLI SPEZZINI
PER UN'ALTRA DOMENICA INDIMENTICABILE.
fare muro? ma non gli è stato chiesto un gemellaggio? all' andata... alla gloria? 10 persone in trasferta occupando il terzo posto in classifica? la gloria fu andare a Cossato in 400 a 12 punti dalla prima... FOTTITI PROVOCATORE DI STO CAZZO!!! ciao nè?!?!?
Domenica 29: CASALE-SPEZIA.
UNISCITI ANCHE TU ALLA GLORIA
FARE MURO CONTRO GLI SPEZZINI
PER UN'ALTRA DOMENICA INDIMENTICABILE.
chissà se quello che ha scritto questa cagata lavora ancora dove fanno i frigoriferi... :-))))) dovresti metterti un pò a dieta mio caro ragazzo... ciao ciao
Ehi!, ce l'ha con te...
di indimenticabile per ora ci sono solo le figure di merda che continui a fare.
Giu' dalle brande!!!
LA GLORIA VI ATTENDE:
CASALE - SPEZIA E' LA TUA PARTITA!
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