All'udienza di lunedì scorso del maxi processo Eternit ha testimoniato Thomas Schmideiny, fratello dell'imputato Stephan, il quale ha dichiarato che il fratello ed i vertici sapevano della nocività dell'amianto. Mentre Thomas si occupava di cemento, Stephan aveva cominciato l'apprendistato presso le aziende di amianto ed anche se il padre non si ritirò fino all'84, già da qualche anno prima l'odierno imputato aveva effettivamente in mano le redini dell'Eternit. Dalla testimonianza del familiare si evince che si parlava già dagli anni 80 anche a tavola della nocività dell'amianto, era lo stesso imputato a proporre la sospensione progressiva della lavorazione della fibra; la proposta fu rifiutata perchè non si trovava un materiale alternativo all'amianto. Anche nell'eventualità si fosse trovato, i costi sarebbero stati troppo elevati perchè i concorrenti continuavano ad utilizzare l'amianto e non avevano interesse a materiali alternativi.
La parola è poi passata a Mittelholzer, amministratore delegato negli anni 80, il quale ha saputo della pericolosità della fibra sin da quando ha cominciato a lavorare per gli svizzeri prima della sua laurea in economia. Un manuale sulla sicurezza è stato adottato solamente nel 1984 quando la società era già in fase di forte calo e molti danni erano stati già provocati, mentre in altri Paesi erano già iniziata la produzione di materie sostitutive.
Oltre a provocare la morte di molta gente, gli stessi morti venivano dimenticati o taciuti: così ha riferito invece un ex operaio - Luigi Antognani -, che ha riferito del divieto di affiggere manifesti funebri di ex operai davanti all'ingresso dello stabilimento eternit; così non si sapeva della scomparsa, perlomeno nell'immediatezza, ne quantomeno del funerale se non a celebrazione già avvenuta.
La parola è poi passata a Mittelholzer, amministratore delegato negli anni 80, il quale ha saputo della pericolosità della fibra sin da quando ha cominciato a lavorare per gli svizzeri prima della sua laurea in economia. Un manuale sulla sicurezza è stato adottato solamente nel 1984 quando la società era già in fase di forte calo e molti danni erano stati già provocati, mentre in altri Paesi erano già iniziata la produzione di materie sostitutive.
Oltre a provocare la morte di molta gente, gli stessi morti venivano dimenticati o taciuti: così ha riferito invece un ex operaio - Luigi Antognani -, che ha riferito del divieto di affiggere manifesti funebri di ex operai davanti all'ingresso dello stabilimento eternit; così non si sapeva della scomparsa, perlomeno nell'immediatezza, ne quantomeno del funerale se non a celebrazione già avvenuta.
4 commenti:
complimenti! che merde! solo per soldi... assurdo!
E chissà quanti ne hanno mangiati alla faccia di lavoratori e non che nel frattempo morivano e tuttora i casi non finiscono.
il picco massimo deve ancora arrivare...
probabilmente nel 2015
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