martedì 26 giugno 2007

Città - Snob in bianco.





E’ stata una doppia soddisfazione per il sottoscritto: come cittadino e come casalese.

Come cittadino perché ho potuto usufruire di servizi gratuiti come l’accesso ai musei in un contesto veramente diverso dal solito vedendo che ogni tanto l’amministrazione spende i soldi delle tasse che pago in eventi culturali e, come casalese, perché ho visto la mia amata città vestita a festa come una Cenerentola per il gran ballo di mezzanotte, corteggiata da tantissime persone che l’hanno (ri)scoperta visitando la gipsoteca Bistolfi, la sinagoga, pranzando nel cortile di Palazzo San Giorgio, passeggiando per le vie del centro storico con la voglia di curiosare, chiacchierare, divertirsi, ossia vivere Casale.

Sia ben chiaro, sono di natura diffidente verso certe manifestazioni da strapaese (vedi la bella descrizione di Francesco Piccolo nel racconto relativo alla Notte Bianca che si tiene a Roma ne “L’ Italia spensierata” Edizioni Laterza), ma questa non lo è stata proprio.

Alla fine, mi si perdoni anzi no il gioco di parole, gli unici che sono andati letteralmente “in bianco” sono quei casalesi che tanto piccolina fanno la nostra città, a volte andando oltre i suoi demeriti.

Certo, la promozione dell’evento non è stata fatta con tutti i crismi del caso, alcuni nei ci sono stati (indubbiamente una caduta di stile l’ingresso a pagamento nell’area del Mercato Pavia), ma non hanno scusanti quelli che: “Io non ci vado, sarà pieno di zanzare”, oppure “Ah, mai, mischiarmi con quella bolgia di animali? Io vado al mare!” ecc. ecc. salvo passare il resto dell’anno a lamentarsi che Casale è un paesone, che non succede mai nulla, che sta morendo e via dicendo.

50.000 persone (rispetto ad una città che di persone ne conta 36.000) sabato sera li hanno sfanculeggiati ed io, in una di quelle rare volte nella mia vita che mi sono trovato d’accordo con la maggioranza, sono fiero di essere stato fra quelle.

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