lunedì 31 marzo 2008

Società - Un altro lutto colpisce il mondo del calcio

Proprio come era accaduto all'andata, anche nella 12° giornata di ritorno un altro tifoso perde la vita: si tratta di Matteo Bagnaresi, tifoso parmense di 28 anni, morto per una tragica fatalità, investito dall'autista di un pullman di juventini mentre eseguiva la manovra di retromarcia.
Un tifoso del Parma, amico della vittima, ha spiegato così il tragico incidente, avvenuto in un'area di sosta dell'A 21 nei pressi di Asti intorno alle ore 13: "Matteo era vicino alle ruote del bus e in retromarcia il mezzo lo ha travolto, poi è ripartito. L'autista non lo ha visto e non si è accorto di quello che era successo. Qualcuno di noi si è invece accorto subito dell'investimento e ha urlato all'autista di fermarsi".
Juventus Parma è stata quindi subito rinviata con l'accordo di entrambe le società. Negli altri campi si è osservato un minuto di silenzio; a San Siro nessun coro è stato alzato in segno di lutto e la curva sud si presentava infatti così, spoglia, senza alcuno striscione nè bandiera,

e spero che le altre curve si siano comportate altrettanto . Condoglianze alla famiglia per la grave perdita.

domenica 30 marzo 2008

Giulietta è 'na zoccola


Titolo satirico per una raccolta di striscioni di stampo esilarante apparsi nelle curve italiane. Il titolo stesso richiama uno striscione partenopeo rivolto ai non tanto amati veronesi, "Giulietta si 'na zoccola", in risposta ad uno striscione gialloblu esposto nella partita di andata: "Vesuvio facci sognare".
Dopo una breve intervista all'allenatore Serse Cosmi, che parla brevemente di sè, di come ha vissuto la sua gioventù nella curva perugina, la preparazione degli striscioni e dei due aste, l'attenzione per gli stessi dalla panchina, l'autore - Cristiano Militello - ha catalogato, dopo accurata e non facile selezione, l'attenzione su scritte, pezze, due aste, striscioni e chi più ne ha più ne metta per categoria: da quelli inerenti derby, a quelli su specifici personaggi, da quelli esilaranti, autoironici (stile "mai stati in B" del Fano) a quelli con riferimenti cd. culinari, ad es. "Meglio ciucco che caciucco" esposto dai comaschi contro i livornesi.
Tra quelli che mi sono piaciuti di più posso citare "Ilary e Totti: una letterina per un analfabeta" dei laziali (che può fare il paio con "Totti 108 gol: Ilary 100 euro", un pelo più offensivo...), "siete come il dentifricio: per-denti", "cirio: pure i piselli pe' tu madre", "è venuto mejo pinocchio co' na sega che voi co' na scopata" dei romanisti sempre nel derby capitolino, gli stessi romanisti che si sono messi in evidenza altre volte quali ad es. nel 2001/02 contro la Juve "Juventus in trasferta, Calabria deserta" per risaltare la provenienza di buona parte di tifosi gobbi.

Rimanendo in tema di derby, qualche anno fa i milanisti contro l'Inter esposero "uno sponsor di salumi... cosa non si fa per una coppa", relativo al periodo in cui l'Inter ebbe Fiorucci come sponsor sulle maglie, nonchè "all'interista non far sapere quant'è buono un derby con sei pere" dopo il derby vinto con punteggio tennistico circa sette anni fa.
Gli sfottò poi non si sono sprecati per nulla tanto a Genova, quanto a Torino, come il granata "ad ogni gol negato uno scudetto regalato" o da parte gobba '91 ajax - '92 dinamo - '93 dixan?' relativo ad eliminazione in Europa del Torino ad opera di Ajax prima e Dinamo Mosca poi, senza poi contare i derby toscani, il messinese "Scor - reggio" antireggino oppure il "Tua madre è l'angelo del focolare al km 5 della statale" dei salernitani contro il Napoli.

Molti personaggi del calcio sono stati presi di mira, dal "47 Moggi che parla" o "Come stanno sti gobbi oggi? Moggi moggi", ai tanti creati dai viola contro il loro ex presidente Cecchi Gori per le sue vicissitudini calcistiche (come l'aver ceduto giocatori di peso) e non: simpatico quello pisano anti-viola dopo il loro fallimento "della valle vi fa le scarpe, vittorio vi fa la sola", come l'altro anti-lucchese, riferito al loro stadio: "Lucchese: porta Elisa che ti si tromba".

Molti anche gli striscioni contro il calcio moderno e leggi antiviolenza (questo tifo vi è offerto da futuri pregiudicati, esposto dai parmensi). Cito ad esempio l'assai classico "questo calcio ci fa sky-fo" usato dalla stragrande maggioranza delle curve, a "pay-tv: meno dirette più porno" degli ultras di Giulianova: dategli torto.

Infine anche una rassegna di diversi "due aste", tra tutti Eiacu Lazio e Mastur Bati (riferito a Batistuta) visti all'Olimpico. Al libro, stampato nel 2004, non poteva mancare la seguente dedica finale:

sabato 29 marzo 2008

Intervista a Franco Lerda


Questa che riporto fedelmente qui di seguito è un'intervista a Franco Lerda, attuale allenatore del Pescara, che ora punta ai play-off. Tale intervista è stata pubblicata sul tuttosport di tre giorni fa, mercoledì 26 marzo.

«Pronto sono Enzo Nucifora, ti va di venire a Pescara? Bada bene, amici­zia tanta, soldi pochi...» Dall’altro capo del telefono, Franco Lerda, 19 Agosto 2007.

Un giorno particolare?

«Il mio compleanno, 40 anni, stavo scar­tando i regali della mia famiglia. Si, fino adesso c’è stato un po’ di tutto, emozioni forti, a 360 gradi»

Si parte con il racconto. «Estate duemilasette, ero a Casale, o me­glio avevo appena comunicato al presiden­te Bertacchi che lasciavo il Casale calcio. Avevamo appena vinto i play-off, ma il ri­pescaggio non ci premiò, e allora rifiutai il biennale pronto e tornai a casa in attesa di qualche telefonata. A dirla tutta l’offerta del Pescara era veramente bassa, ma era un’occasione da prendere. Presi il trolley, misi dentro due cose e partii direzione San Benedetto del Tronto, Lì perché la situa­zione a Pescara era in piena evoluzione, Nucifora mi disse di stare in stand-by , do­vevamo aspettare prima di entrare in azione».

E il primo contatto?

«Il primo allenamento all’Adriatico penso che non lo scorderò mai. Entrai in campo e sinceramente pensavo di aver sbagliato città, stadio. L’erba del campo credo fosse alta almeno 30 cm, le righe non esisteva­no, le porte erano senza reti e al centro del campo c’erano i ragazzi. Cominciai a lavo­rare ».

Poi il nuovo proprietario...

«Vi dico una cosa: l’arrivo dei Soglia è sta­to un miracolo per Pescara, ma per assur­do quello che poteva rimetterci di più di questo nuovo scenario ero proprio io. Per me si aprirono giorni di mille dubbi, non ero più sicuro di restare».

Arriviamo ai giorni nostri. Playoff?

«E’ una bella meta però c’è da pedalare ed a pieno regime. Dobbiamo prendere la rin­corsa sfruttando al massimo il doppio tur­no interno».

Ma il futuro è anche una riconferma di Lerda.

«Le intenzioni sono queste e il presidente lo ha detto anche pubblicamente».

Molti (aggiungo io) a Casale non avrebbero scommesso un centesimo su di lui alle prime battute e con pochi mesi alle spalle sulle panchine, e precisamente solamente con quella del Saluzzo che aveva portato alla salvezza in D ai danni del Trino (divenuto poi Pro Belvedere Vercelli) agli spareggi play-out . . . ora è ai piani alti della C1! Buon proseguimento.

venerdì 28 marzo 2008

Società - Ora legale


Nella notte tra sabato e domenica di questo fine settimana tornerà come di consueto l'ora legale. Pertanto l'orario di inizio delle partite di dopodomani - in serie D come anche in serie C - verrà posticipato alle ore 15.00.

Si va a Sanremo

Dopo la consueta pausa pasquale la serie D torna sui campi di calcio per la volata finale e precisamente domenica si giocherà la 29° giornata in occasione della quale i nerostellati si recheranno a Sanremo, dove mancano dal dicembre 2005.

La squadra bianco-azzurra, fondata nel 1904, sta attraversando un periodo di forte crisi societaria, oltre che di gioco. Dopo la finale di Coppa Italia di C di 2 stagioni fa, persa contro il Gallipoli, e la retrocessione in D al termine dello scorso campionato (giunta all'ultimo posto con 31 punti, a -2 dalla penultima Biellese), quest'anno sta infatti giocando un campionato al di sotto di ogni rosea aspettattiva ed anzichè trovarsi tra le protagoniste è attualmente appaiata al terzultimo posto - solamente davanti alle derelitte Vado e Saluzzo - con 25 punti all'attivo (+ 8 dalla penultima e -9 dalla salvezza diretta diretta), frutto di 6 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte (18 reti segnate contro le 44 subite) tra cui alcune ben poco felici (quali il 6-1 subito a Novi Ligure o il 5-0 di due sabati fa a Giaveno).
Un vero e proprio scontro salvezza, quindi, tra due squadre / delusioni del campionato: da un lato la Sanremese che in casa ha perso tre volte, perdendone 5, e dall'altro il Casale che in trasferta ha finora collezionato altrettante vittorie (rispettivamente a Rivarolo Canavese, Imperia e Vado) e 6 sconfitte, oltre a 5 pareggi per 1-1.


La scorsa estate la proprietà della società era stata acquistata dall'ex presidente della Triestina Tonellotto, ora consulente di mercato. La presidenza da Tonellotto è poi passata dapprima a Giovanni Gullo, poi a Carlo Barillà che la settimana scorsa dovrebbe aver concluso l'accordo per vendere la società alla coffee time.


La rosa, a seguito di forte crisi, è stata completamente smembrata ed i giocatori sono approdati verso lidi migliori; attualmente la squadra, allenata da Giancarlo Calabria, è composta per lo più da ragazzi molto giovani, causa il recente smantellamento e - tra gli altri - vi sono i portieri Fantini e Semiglia, i difensori Notar, Serva e Moreno, i centrocampisti Barillà, Sguera, Nana e Centurion, in attacco Marci, Costa e Carlo Benitez.


A parte un 3-0 in Coppa Italia nell'ormai quasi preistorico agosto 1986, a Sanremo non abbiamo mai vinto. Delle altre 21 partite ufficiali ben 12 sono le vittorie matuziane, e sicuramente non va meglio nel computo finale con 26 vittorie ad 11 per i liguri. L'ultima partita giocata a Sanremo risale al 18.12.2005, con vittoria ligure (1-0), stagione in cui il Casale è retrocesso in D.
All'andata, giocata in quel tragico 11 novembre 2007, giorno di lutto per il mondo del calcio per la morte di Gabriele Sandri, il Casale ha vinto 1-0 grazie alla rete di Marco Tondi.

giovedì 27 marzo 2008

Cambio nella panchina imperiese


Considerati gli scarsi risultati ottenuti sino ad ora (soprattutto per le travagliate e note vicende societarie) l'Imperia Calcio ha esonerato l'ex nerostellato Lorenzo Mazzeo, ora sostituito dal 55enne Loris Boni a cui toccherà l'arduo tentativo di condurre la squadra alla salvezza diretta in queste ultime giornate che rimangono.

Amichevole Spagna Italia

Come ieri sera ad Elche, anche nel lontano 1931 - precisamente il 19 aprile - la nazionale azzurra disputò una partita amichevole contro quella iberica, terminata a reti inviolate.


In occasione di quella partita, disputata a Bilbao e arbitrata dal belga Baert, l'allenatore Pozzo - divenuto poi campione del mondo - schierò Combi in porta, i difensori Rosetta, l'ex nerostellato Caligaris con la fascia di capitano, Pitto, Ferraris IV, i centrocampisti Bertolini, Costantino, Cesanini, nonchè in attacco il Meazza a cui oggi è intitolato lo stadio di Milano, Ferrari ed Orsi.
Contro gli azzurri giocarono il portiere - capitano Zamora, Ciriaco, Quincoces, Marti, Marculeta, Roberto, Lafuente, L. Regueiro, Bata (capocannoniere con 27 reti in Liga in quella stagione - 1930/31 - con la maglia dell'Atletic Bilbao campione di Spagna), I. Aguirrezabola e Gorostiza. Allenatore Mateos Larrucea.
Nella fotografia qui sopra, risalente a 3 giorni prima della partita (16-04-1931) è ritratta la nazionale nel campo di allenamento, l'Espanol di Barcellona, dato riportato sulla stessa fotografia in alto a destra (a sinistra invece vi sono data e luogo dell'amichevole); tra i 14 giocatori ivi presenti (all'epoca non esisteva ancora la regola della sostituzione) si notano, seduti, Caligaris (il primo a destra) e Monzeglio, il primo a sinistra (tra quelli invece in piedi il primo da sinistra dovrebbe essere Rosetta, mentre il quarto Combi e gli ultimi due Ferrari e Meazza). Probabilmente la sede di allenamento era assai distante da quella effettiva della partita per evitare gravi ed inutili problemi alla nazionale italiana; basti pensare che all'epoca nel territorio basco (che oggi conta circa 3 milioni di abitanti) vi erano forti tensioni, a volte violente, tra il governo centrale repubblicano ed i nazional-clericali baschi.

mercoledì 26 marzo 2008

Società - Violenza negli stadi


Dopo quella di Gabriele Sandri nello scorso novembre, un'altra morte dovuta ad un colpo di pistola ha insanguinato il mondo del calcio. Teatro del tragico episodio - accaduto la scorsa settimana - stavolta è l'Argentina, in cui avrebbe dovuto disputarsi allo stadio Nuevo Gasometro l'incontro casalingo del San Lorenzo contro il Velez Sarsfield, valido per la sesta giornata del torneo di Clausura.
Ha perso la vita il giovane sostenitore della capolista Vélez Sársfield, Emanuel Alvarez, di soli 21 anni, colpito da un proiettile esploso contro il pullman dei supporters del Fortin che si stavano recando allo stadio: ancora incerta la dinamica precisa dell’accaduto, ma si pensa che il colpo sia giunto da un’istallazione sportiva della squadra Huracán, davanti alla quale i tifosi del Vélez si sono trovati a passare durante il proprio tragitto.
Partita subito sospesa, come anche l'incontro Gimnasia de Jujuy - Lanus per insufficienti standard di sicurezza dell'impianto ospitante.

martedì 25 marzo 2008

In attesa della Sanremese ..


Sicuramente l'ultima sosta di campionato prima dell'ultima tirata conclusiva non può fare altro che giovare dal punto di vista infortuni, considerato che giocatori importanti quali Memmo e Sorrentino da qualche tempo sono in tribuna perchè acciaccati. Inoltre in difesa torna Chini, che rientra dai tre turni di squalifica inflittigli dal giudice sportivo dopo la partita interna contro il Lottogiaveno. Dopo la gara col Saluzzo non vi sono squalifiche nè da parte nerostellata nè da parte ligure.
Squalificato invece per tre turni Rignanese della Rivarolese, che quindi salterà la prossima sfida del Palli. Per l'ultima domenica di marzo il calendario oltre a Sanremese Casale (vinta dai nerostellati per 1-0 all'andata) il calendario prevede:
  • Lavagnese - Alessandria (0-2)
  • Novese - Biellese (2-3)
  • Rivoli - Ciriè (1-1)
  • Pro Belvedere Vercelli - Sestrese (1-1)
  • Savona - Imperia (0-1)
  • Rivarolese - Lottogiaveno (1-2)
  • Derthona - Sestri Levante (1-1)
  • Saluzzo - Vado (0-1)

lunedì 24 marzo 2008

I sessant'anni della nazionale

Altro storico calciatore italiano che questo blog vuole celebrare è il portiere Gianpiero Combi, nato a Torino nel novembre 1902 e prematuramente scomparso ad Imperia a causa di un infarto nel mese di agosto del 1956.


Nazionale a parte, Combi dagli esordi alla "pensione" ha sempre giocato con la maglia della Juventus, totalizzando 351 gare che gli hanno fruttato il bottino di 5 scudetti ai quali bisogna aggiungere il bronzo alle olimpiadi di Amsterdam del 1928 e la vittoria ai mondiali italiani del 1934 con la maglia azzurra, finale a cui Combi partecipò come titolare insieme a Monzeglio. Curiosità di questo mondiale: l'incasso record appartiene alla semifinale di Milano Italia - Austria, pari a 811.520 lire. Ha esordito poco felicemente in serie A all'età di 20 anni, con la sconfitta per 2-0 a Milano contro il Milan, esordio mai infelice quanto quello in Ungheria con la nazionale nel 1924: Ungheria 7 Italia 1.
Conosciuto come uno dei migliori portieri della storia calcistica italiana, durante la sua carriera ha formato un trio difensivo molto forte all'epoca con i difensori Rosetta ed una nostra vecchia conoscenza, Umberto Caligaris, terzino prima nerostellato poi bianconero.
Fulvio Bernardini, invece, nato a Roma nel 1905 e vissuto per quasi ben 80 anni, ha rivestito il ruolo di centrocampista con la Lazio (in cui ha esordito nel 1919), l'Inter, la Roma e la Mater Roma; è stato il primo giocatore della Lega Sud ad essere convocato in Nazionale, con cui - come Combi - ha vinto il bronzo nel 1928 e il titolo di campione del mondo ai campionati mondiali del 1934. Il suo palmares è stato poi arricchito da due scudetti sulla panchina di Fiorentina prima e Bologna poi e la vittoria della Coppa Italia alla guida della Lazio.
La figurina misura 4,1 cm per 7.6 e ha quasi quarant'anni di età, come si può notare dal retro; comincia infatti a presentare qualche segno lasciato dal tempo,


ma ciò non toglie il fatto che rappresenti un bel pezzo che arricchisce la collezione degli appassionati.

domenica 23 marzo 2008

Società - Buona Pasqua.


Mi raccomando, per chi intende sbafare colombe spero l'abbia comprata motta e non viva.
Buona Pasqua a tutti ... almeno per chi non avrà alcuna sorta di problema (vedi sotto) ...

sabato 22 marzo 2008

Primo nemico


Libro edito nel 2006, parla degli ultras napoletani ed in particolare del modo di vivere la curva di un ultras partenopeo attualmente quasi quarantenne, ma da quando aveva quattordici anni aveva sempre fatto di tutto pur di poter seguire il Napoli.
Nelle città meridionali il legame con la propria città di appartenenza è molto forte, come è molto accesa la passione per le squadre della città, nonchè la rivalità con i propri avversari. Il movimento ultras a Napoli nacque negli anni '80, periodo in cui avvenne lo spostamento di diversi tifosi in Curva A dove nacquero diversi gruppi. Prima il tifo era spesso solo folkloristico, e con l'arrivo di Maradona all'inizio degli anni '80 carovane di tifosi si muovevano in trasferta. All'epoca erano gemellati con diverse tifoserie tra cui Bologna, Milan e Roma oggi acerrime nemiche, oltrechè con il Genoa con cui il gemellaggio dura sin dal 1982.
La vita di Mariano (nome di fantasia) in curva incomincia all'inizio delle scuole superiori, in cui frequentava lo stadio in casa ma cominciava ad incuriosirsi ed a sentire forte dentro di sè il desiderio di andare in trasferta, complici i racconti del fratello maggiore nonchè degli amici che entusiasmavano Mariano al punto da "svezzarsi" in una trasferta non del tutto tranquilla: Roma.
Il più delle volte ha viaggiato in treno; agli esordi capitava che andasse di nascosto dal fratello maggiore, protettivo nei suoi confronti, cosa che non gli riusciva poi così difficile (salvo poi incontrarsi allo stadio) considerato l'elevato numero di napoletani che si muovono per andare in trasferta. Ormai "rodato", Mariano non poteva più fare a meno di stare a casa soprattutto in trasferte quali Bergamo, Milano, Verona, perdendo anche diversi giorni di scuola in occasioni di trasferte infrasettimanali come per esempio in occasione di Cagliari.
Non cresceva però solamente il desiderio della trasferta, di unione e fratellanza con gli altri membri del gruppo, ma soprattutto anche quello di confrontarsi con gli avversari di turno ed il più delle volte gli scontri avvenivano anche con le forze dell'ordine.


Presto è arrivata anche la prima diffida, "la cosa più brutta che possa capitare ad un ultras. Ti toglie la tua libertà, il tuo modo di vivere ... e poi andare a firmare in questura è una grossa rottura di palle." e quando tutti si prestavano ad andare in trasferta ovviamente restare a casa grazie a tale limitazione non è il massimo. Per nessuno.
Oltre alla diffida, anche il calcio moderno è considerato come una gran rottura di palle, se non addirittura uno schifo (clicca sulle immagini per ingrandirle):



E' arrivata poi la brutta avventura della retrocessione in serie B circa dieci anni fa, con fasi alterne di A e B. Uno smacco per la città, per la squadra nonchè per gli ultras azzurri abituati a trasferte quali Roma (molto eloquente lo striscione qui sotto esposto a Roma, striscione con cui i napoletani "invitano" i laziali a "salutarsi" alla stazione),


Milano (dove poche settimane fa contro i rossoneri ne hanno esposto uno simile "da 8 anni non ci incontriamo, ma dopo non ci salutiamo?"), Torino e risvegliatisi in un campionato con trasferte provinciali. Non poteva mancare il racconto di quanto accaduto nel settembre 2003 nel derby contro l'Avellino, con la tragica morte di un ragazzo ventenne napoletano caduto su un tetto in plexiglas in seguito ad una carica della polizia.
Arriva poi anche la Serie C1, dove il Napoli - retrocessovi per fallimento - vi rimane per due stagioni. Agli ultras stava già stretta la B .. figuriamoci la C1 .. servita comunque per ricompattare le fila dei vari gruppi comunque sempre presenti per farsi rispettare ovunque e perchè l'ultras non ha categoria. Ed anche se non presenti in A, i napoletani si sono sempre fatti rispettare ovunque, onorando al meglio ogni trasferta. Qui sotto li possiamo vedere ad Acireale.


Il protagonista, che ha dedicato il libro a sua moglie per la pazienza che ha avuto nei suoi confronti e per essergli stata sempre al suo fianco, conclude descrivendo l'emozione di essere ultras, quella delle trasferte - qualunque essa fosse (e di andarvi come se fosse sempre la prima volta) - nonchè quella di stare insieme al suo gruppo di amici.
Emblematiche le ultime parole:

venerdì 21 marzo 2008

Appuntamenti per il fine settimana


Tra un'abbuffata ed un'ubriacata pasquale vi sono alcuni appuntamenti per questo fine settimana casalese, per chi non avesse di meglio (o di peggio) da fare.
Sarà ancora visitabile l'Expo Casale, che chiuderà i battenti domenica sera. Inoltre a Pasqua ed a Pasquetta, come capita ogni anno, sarà possibile visitare il Museo civico, mentre solo lunedì mattina sarà visitabile anche la Sinagoga.
In programma anche due mostre: quella su Porcinai a Palazzo Sannazzaro sabato e lunedì, mentre l'altra solo domenica a Santa Croce "Trenta artisti per la vita".

Amichevole


Tra poche ore, alle ore 15, il Casale giocherà in trasferta un'amichevole contro il Cerversama, formazione biellese di eccellenza allenata dal padre di Sorrentino, per sfruttare il turno di riposo paquale prevista dal calendario del campionato. Sarà assente Koffi, impegnato con la nazionale.

Torneo giovanile


Nella giornata di mercoledì la rappresentativa del girone A ha perso 2-1 contro i pari età del girone G. E' finita così l'avventura di Bilucaglia & co. nel torneo giovanile di Pasqua "Dino Viola", a cui potevano partecipare giovani delle classi 1989 e 1990.
Sicuramente una buona esperienza per mettersi in mostra per il futuro per tutto come per il portiere nerostellato Bilucaglia, che a mio parere tra i portieri di questa stagione ha giocato molto meglio del predecessore Gennaro Terminiello. Il nostro portiere, che ha disputato la prima partita, mercoledì è rimasto in panchina, ed il tecnico Giuliano Ciravegna ha schierato la seguente formazione: Corti (Novese), Ciccoma­scolo (Pro Belvedere Vercelli), Costa (Sanreme­se), Perazzo (Sestrese), Ciolli (Alessandria), Cap­panelli (Lavagnese), Merialdo (Sestrese), Gatti (Lavagnese, dal 53° Fanzone - Novese), Iocolano (Ri­voli), Salis (90 -Savona, dal 34° Celeste - Giaveno), Magnè (90-Derthona, dal 60° Motta - Novese). Arbitro: Scozzafava di Firenze. Marcatori: 6° Marchionni (G), 16° Cammil­luzzi (G), 62° Perazzo (A).
Ieri si sono disputate le semifinali che hanno visto di fronte le compagini dei gironi D e C da un lato e dei gironi B e G dall'altro, all'esito delle quali hanno vinto le squadre del girone C e del girone G che si sono qualificate in finale.

giovedì 20 marzo 2008

Cambio di guardia a Sanremo


Mi chiedevo in quali condizioni navigasse attualmente la Sanremese Calcio (nostra prossima avversaria), considerato che da tempo non sembra che i liguri navighino in buone acque, ed è proprio di ieri la notizia pubblicata sul sito sanremonews.it, secondo cui è imminente il passaggio delle chiavi della società matuziana.

Martedì pomeriggio è stato raggiunto l’accordo tra il presidente Carlo Barillà ed i responsabili di un'azienda locale, la Coffee Time Sanremo, mentre ieri era in programma un secondo incontro in cui probabilmente sarà stato definitivamente raggiunto l'accordo punto per punto (il tutto comunque sarà ufficializzato a fine marzo, ovvero qualche giorno prima o dopo la partita contro i nerostellati). Barillà rimarrà comunque presidente ed amministratore unico fino alla fine della stagione in corso.

Certamente all'inizio della gestione la Coffe Time Sanremo non avrà vita facile, con un debito di 1 milione e 300.000 € da ripianare.

mercoledì 19 marzo 2008

Torneo giovanile


Come sappiamo, ieri è iniziato il tradizionale torneo giovanile pasquale che coinvolge le compagini dei 9 gironi di serie D, torneo organizzato allo scopo di dare più spazio ai giovani calciatori ed a cui partecipano infatti i migliori giovani che militano nella categoria dilettantistica. La competizione si svolge nei campi di Follo, Podenzana ed Aulla, al confine tra Liguria e Toscana.
La Rappresentativa del nostro girone, in cui è stato convocato il portiere nerostellato Bilucaglia, è inserita nel triangolare che comprende anche quelle del girone F e G. Lunedì in occasione della prima giornata si sono affrontate le rappresentative A e F (riposava il girone G), con la vittoria per 4-2 (0-0 ai tempi regolamentari) ai calci di rigore della prima che in campo ha schierato la seguente formazione:
Bilucaglia (Casale), Ciccomascolo (Pro Belvedere Vercelli), Costa (Sanremese), Perazzo (Sestrese), Ciolli (Alessandria), Merialdo (Sestrese), Perelli (Pro Belvedere Vercelli - dal 71° Gatti, Lavagnese), Iacolano (Rivoli), Motta (Novese - dall'82° Cappanelli Lavagnese), Celeste (Giaveno), Bottone (Biellese - 58° Fanzone, Novese). A disp.: Rizzo (Vado), Corti (Novese), Salis (Savona), Magnè (Derthona), Scarfò (Vado), Lembo (Pro Belvedere Vercelli). All.: Giuliano Ciravegna.
Per quanto riguarda gli altri triangolari poker del girone H sul C e vittoria di misura (1-0) del B sull'E.
Le vincenti al secondo turno riposano e quindi ieri, martedì 18 marzo, si sono affrontate le rappresentative dei gironi G contro F, vittoriosa 2-0 (riposa quella del nostro girone, seconda in classifica), I contro C, che ha vinto 2-0 (riposa il girone H) e D che ha battuto la rappresentativa dell'E per 2-1 (riposa il girone B). Oggi, mercoledì 19, la terza giornata.

martedì 18 marzo 2008

La nazionale del 1934 in visita da Mussolini

Considerati i successi riscontrati con le precedenti figurine e fotografie storiche, un gentile visitatore assiduo di questo blog mi ha cortesemente inviato questa fotografia, che ritrae la nazionale Italiana Campione del Mondo nel 1934 in visita da Benito Mussolini.


Benito Mussolini da sempre incentivava l'attività sportiva, in particolar modo quella del calcio, un po' sicuramente per fini propagandistici, ma anche per spirito nazionalistico e per la capacità di tale sport di attirare ed aggregare le persone.
Nel campionato mondiale di calcio disputatosi in Italia dal 27 maggio al 10 giugno 1934 gli azzurri si laurearono campioni del mondo battendo agevolmente gli USA 7-1, poi la Spagna, l'Austria ed in finale la Cecoslovacchia per 2-1 con reti di Orsi e Schiavio (ai supplementari) allo stadio Partito Nazional Fascista di Roma, ovvero l'odierno Flaminio.
In quella nazionale furono convocate due nostre vecchie conoscenze nerostellate: i difensori Umberto Caligaris ed Eraldo Monzeglio, altresì presenti nella foto (purtroppo più grande di così non mi viene): il primo è indiscutibilmente il ragazzo che in piedi a sinistra tiene in mano il pallone. Sul secondo invece ho qualche dubbio e mi azzarderei a dire che è il primo in piedi a destra. Lo stesso Monzeglio, titolare in finale, inoltre allacciò col Duce un rapporto tale per cui successivamente divenne allenatore personale dei suoi figli.

lunedì 17 marzo 2008

Manca poco al primo verdetto del girone


Ormai dopo sabato i grigi, ahimè, potranno cominciare ad organizzare i festeggiamenti per l'imminente ritorno tra i professionisti, ritorno che potrebbe essere già sancito a fine marzo a Lavagna, dove presumo vi sia un'invasione alessandrina (la stessa Lavagna che l'anno scorso portò bene a Jacolino in quanto proprio lì con poche giornate di anticipo la Canavese aveva guadagnato la matematica certezza della C2): infatti a sei giornate dalla fine il distacco dalle seconde Biellese e Lavagnese è di ben 17 punti. Anche per il Derthona non c'è stato scampo al Moccagatta: va in vantaggio con Lorieri, ex di turno, ma poi ritorna al gol Artico che con una doppietta regola la partita a favore della propria squadra.
Unica imbattuta in casa grigia rimane quindi ancora la Novese, proprio quella Novese che detiene un altro primato meno felice: l'unica ad aver finora perso contro il Vado sia all'andata che al ritorno; molto utile a noi proprio l'ex nerostellato Carlo Giacchino, che a tempo scaduto regala la forse inattesa vittoria che ci consente di avvicinarci agli azzurri in classifica grazie anche alla boccata di ossigeno dei tre punti pesanti ottenuti contro il Saluzzo grazie alla rete in avvio di partita di Panzanaro, schierato davanti da Barbieri.
Sempre in zona play-out abbiamo scavalcato il Derthona ed avvicinato, oltre alla già citata Novese, anche la Rivarolese che ha perso uno scontro importante per la salvezza a Sestri Levante; i corsari hanno vinto grazie alla rete di Ferretti, l'unica su rigore delle 24 segnate sabato. Brutte e pesanti le sconfitte delle liguri di ponente: debacle casalinga dell'Imperia che ne ha prese 4 dalla Pro Belvedere Vercelli, mentre la Sanremese ha perso 5-0 a Giaveno, che ormai è in piena zona play-off.
Per quanto riguarda i piani alti importante vittoria del Savona, 2-1 a Biella contro una Biellese sempre più allo sbando. Ne approfitta la Lavagnese che grazie alla doppietta di Masitto espugna Ciriè ed aggancia i lanieri al secondo posto. Si fa sotto anche la neopromossa Rivoli, vince in trasferta 4-1 contro la Sestrese (anche qui segna una nostra vecchia conoscenza, Alessi del Rivoli): i torinesi ora si trovano a sole quattro lunghezze dalla zona play-off (43 p.), mentre la Sestrese a -2, scavalcata dal Savona.
La serie D osserverà il consueto turno di riposo Pasquale; si riprenderà domenica 30 marzo con la 12° di ritorno.

domenica 16 marzo 2008

La 28° giornata


Alessandria-Derthona 2-1
26’ Lorieri (D); 41’ e 60’ Artico (A).

Biellese-Savona 1-2
18’ Salis (S); 70’ Ravetto (B); 84’ Barone (S).

Casale-Saluzzo 1-0
9’ Panzanaro (C).

Cirie`-Lavagnese 0-2
1’ e 41’ Masitto (L).

Imperia-Pro Belvedere Vercelli 0-4*
17’ Lemma (PB); 67’ e 73’ Perelli (PB); 83’ Scazzola (PB).

Lottogiaveno-Sanremese 5-0
16’ Soncini (L); 48’ Bonsanto (L); 71’ Perrone (L); 75’ Celeste (L); 77’ Bonsanto (L).

Sestrese-Rivoli 1-4
19’ De Martini (R): 29’ Serando (S); 30’ Alessi (R); 49’ Placida (R); 90’ Capuano (R).

Sestri L.-Rivarolese 1-0
52’ (rig.) Ferretti (S).

Vado-Novese 1-0
92’ Giacchino (V).

* inizio ore 15.00.

Classifica:

  1. Alessandria p. 67;
  2. Biellese 50
  3. Lavagnese p. 50;
  4. LottoGiaveno p. 49;
  5. Savona p. 47;
  6. F.S. Sestrese p. 45;
  7. Pro Belvedere Vercelli, 43
  8. Rivoli p. 43;
  9. Ciriè p. 38;
  10. Novese p. 35;
  11. Rivarolese, 34
  12. Sestri Levante p. 34;
  13. Casale p. 33;
  14. Derthona p. 32;
  15. Imperia* p. 29;
  16. Sanremese p. 25;
  17. Vado p. 17;
  18. Saluzzo p. 12.

* 3 punti di penalizzazione.

sabato 15 marzo 2008

Play-out e play-off Serie D

Sono state emanate le regole valide per le diverse code di campionato di questa stagione. Non ci sono grosse novità, invero, rispetto alle stagioni passate.
Per quanto riguarda i play-out, che toccheranno a noi con buone probabilità, infatti nulla di nuovo: 13° contro 16° e 14° contro 15°. Si salva la migliore classificata tra le due contendenti in caso di prità nella differenza reti, e per chio perde la retrocessione è certa.
Non è invece tale la promozione in caso di vittoria dei play-off, come abbiamo provato sulla nostra pelle. Inutile che ripeta tutte le regole dei play-off, le abbiamo imparate dall'anno scorso, ne vanno 4 per girone, con gare di sola andata di semifinale e finale, passa la migliore classificata etc etc. La piccola novità sta in questo: all'esito dei triangolari tra le squadre superstiti dei 9 gironi va in semifinale la prima di ogni triangolare: la quarta non sarà più la migliore seconda, ma la vincente della Coppa Italia, o in subordine la squadra che ha perso la finale se la vincente è già in C2. In ulteriore subordine se queste partecipano già ai play-off allora acquisirà di diritto un posto la 6° classificata del girone in cui era compresa tale squadra.
Insomma, una sorta di fregatura anche per chi ha vinto la coppa Italia, squadra per cui lo scorso anno Punghellini voleva a spron battuto venisse assegnata la promozione diretta in C2.

venerdì 14 marzo 2008

I nostri prossimi avversari


Che tutti non possano essere come Zio Paperone ormai è più che assodato purtroppo, e sia a casa nostra sia a casa di altre squadre del nostro girone la situazione da tempo non è delle più rosee.
Anche il Saluzzo non naviga in buonissime acque ed oltre ad essere ultimo in classifica società e giocatori si trovano nel caos economico, forse al punto da alzare bandiera bianca. Nei giorni scorsi sono stati decurtati rimborsi spese (si parla fino al 50%), oltre a (forse) tagli imminenti nel parco giocatori, lasciando liberi i veterani a cui subentra qualche giovane, facendo quindi a meno - per esempio - di uno degli ultimi arrivati, Di Nicolantonio, e dell'ex calciatore del Ciriè Mastrapasqua, giunto a Saluzzo a stagione in corso.

La situazione non è chiara ai più e lo stesso allenatore Gavino Barbato dichiara come nell'ambiente si stia cercando di capire in che modo intenda muoversi il presidente. Intanto la squadra attualmente all'ultimo posto a soli 12 punti (-2 dal Vado), si prospetta che vengano schierati solo più giovani per motivi economici ed in società comunque c'è ancora un veltao ottimismo in quanto sperano di superare in classifica il Vado e che arrivino dalla Lega novità legate all'Imperia.

Già lo scorso anno il Saluzzo non era una delle più forti del girone; aveva terminato al terzultimo posto ed aveva poi perso i play-out contro i corsari di Sestri Levante, ma in estate la squadra era stata ripescata. Tornerà domani a Casale per la quarta volta; nelle 3 precedenti abbiamo un 2-1 (nel 1956) ed un 2-0 a metà gennaio 2007 per i nerostellati ed un 1-1 nel lontano 1954. In totale 3 vittorie casalesi, 3 pareggi ed una sola saluzzese.

giovedì 13 marzo 2008

Gli squalificati per sabato


Il Casale dopodomani dovrà fare a meno dei giovani Stefani e Tedesco, squalificati dal giudice sportivo per una gara: il primo a seguito di espulsione domenica scorsa per doppia ammonizione, il secondo invece squalificato per somma di ammonizioni. Dovrà ancora scontare un turno di squalifica (l'ultimo dei tre) Giacomo Chini, espulso nella gara contro il Lottogiaveno dello scorso 24 febbraio per aver sferrato un colpo al volto ad un avversario. Con la Pasqua anticipata rispetto al solito, tornerà in campo a fine mese (sta fermo infatti poco più di trenta giorni) in occasione della trasferta di Sanremo.
Non vi sono invece squalificati per il Saluzzo.

mercoledì 12 marzo 2008

La trasferta di Vado

A questo giro si va al mare, a Vado Ligure, sperando di trovare una bella giornata, invece nisba.. solo pioggia. Ma questo poco importa; infatti una volta arrivati a destinazione - seppur con qualche minuto di ritardo - ed intenti dapprima ad ammirare i gioielli


ci si reca subito ad esercitare uno degli sport cinghialeschi preferiti: MANGIARE!!


Pronti via.. Attendiamo qualche minuto per allietare la sgrassante abbuffata prossima ventura, festeggiando il compleanno del Dottor D.,


e poi tutti pronti ai propri posti di combattimento in attesa di far lavorare di buona lena le nostre già allenate mandibole.



Ovviamente qualche bicchiere forse di troppo rende un po' indisciplinati alcuni dei commensali presenti, che cominciano ad esprimere la loro "simpatia" con qualche eloquente gestaccio, come si può notare qui sotto,


ma poi tutto torna alla normalità ed a pancia piena (a pancia piena si ragione sempre meglio..), anche se probabilmente un po' appesantiti ma sicuramente soddisfatti, possiamo imbarcarci alla volta del campo sportivo Ferruccio Chittolina


dove prendiamo i nostri posti comodamente, appendiamo il nostro striscione ed innalziamo qualche coro. La partita era già iniziata, il Casale aveva già segnato l'unica rete dell'incontro, quanto bastava per portare finalmente a casa quei tanto agognati tre punti che rappresentano una grande boccata d'ossigeno per la classifica, comunque l'importante era farsi sentire.





Termina la partita, torniamo a Casale, ma prima del rompete le righe finale c'è ancora tempo di un paio di birre per alcuni per terminare in bellezza la giornata piovosa trascorsa insieme.

martedì 11 marzo 2008

Alessandria ringrazia Vercelli ..


E' terminata a reti inviolate la partita tra Pro Belvedere Vercelli e Biellese, giocata al Piola ieri pomeriggio perchè per domenica era programmata anche Pro Vercelli Cuneo di Serie C2. Ringraziano quindi i grigi che mantengono invariata (+14) la distanza dalla seconda. Questa la nuova classifica:
  1. Alessandria 64
  2. Biellese 50
  3. Lavagnese 47
  4. Lottogiaveno 46
  5. F.S. Sestrese 45
  6. Savona 44
  7. Rivoli 40
  8. Pro Belvedere Vercelli 40
  9. Ciriè 38
  10. Novese 35
  11. Rivarolese 34
  12. Derthona 32
  13. Sestri Levante 31
  14. Casale 30
  15. Imperia 29*
  16. Sanremese 25
  17. Vado 14
  18. Saluzzo 12
*= 3 punti di penalizzazione.

Tutta la serie D verrà anticipata a sabato 15 marzo prossimo, ore 14.30, e per quanto riguarda il girone A il calendario prevede le seguenti partite (tra parentesi il risultato di andata), tra cui il derby tra grigi e tortonesi e lo scontro play-off tra Biellese e Savona:
  • Alessandria - Derthona (1-1)
  • Ciriè - Lavagnese (0-0)
  • Vado - Novese (2-1)
  • Imperia - Pro Belvedere Vercelli (0-1)
  • Sestri Levante - Rivarolese (1-2)
  • F. S. Sestrese - Rivoli (3-2)
  • Casale - Saluzzo (1-1)
  • Lottogiaveno - Sanremese (0-0)
  • Biellese - Savona (3-3).
E' superfluo sottolineare quanto sia importante conquistare l'intera posta in palio contro l'ultima in classifica; importanti per noi saranno gli esiti delle partite di Sestri Levante e di Vado Ligure. Non sarebbe male se questi ultimi si ripetessero vincendo come all'andata.