mercoledì 31 ottobre 2007

Casale Calcio - Dopo Novi

Logicamente per me giovedì non c'è nessuna partita da andare a vedere, quindi facciamo una disamina sulla situazione mass-media.
A sfogliare i giornali fra lunedì e martedì c’è poco da star qua a parlare.
Come da quest’estate a questa parte, i giornali più ricettivi sullo stato delle cose calcistiche casalesi continuano a essere quelli più radicati sul territorio: il Monferrato ed il Piccolo.
Sul Monferrato di martedì si ribadiscono le critiche già fatte precedentemente alla squadra ed alla Società stessa senza, giustamente a mio avviso, battere di nuovo su argomenti già trattati.
Probabilmente il bisettimanale vuole evitare di infierire, o forse sta aspettando che altri giornali cittadini prendano posizioni un po’ più forti sulla situazione.
Il Piccolo sminuendo il Novi attuale rende ancora più pesante la sconfitta subita dai nerostellati, sottolinea la contestazione di tutta la tifoseria (insieme a questo blog la redazione alessandrina è l’unico organo di informazione a citare lo striscione di contestazione dei CINGHIALI ULTRAS CASALE): dei Cinghiali dal 1° minuto e dei Boys (ai quali all'uscita si sono uniti alcuni componenti dei Cinghiali stessi) dal 2° tempo a fine partita.
Apro una parentesi dicendo che, parlando con MM domenica fra il primo ed il secondo tempo dell’horror al quale ho assistito al cineforum Girardengo, ho appreso che fra breve partirà definitivamente il sito dei Boys Casale e di questo me ne rallegro: trovo eccezionale il fatto che, proprio in una situazione difficile come questa, i due gruppi Ultras più attivi in questo momento sulla scena casalese aumentino i propri sforzi a livello di media essendo presenti su internet per esporre costantemente il loro punto di vista, la loro storia e le loro posizioni.


Purtroppo il quotidiano la Stampa (clicca sopra per ingrandire) di lunedì fa, per l’ennesima volta, un’informazione a… metà. A differenza dei due giornali citati sopra, forse perché meno radicata sul territorio, forse perché probabilmente non altrettanto capace, parla di un ritorno sul mercato omettendo di dire che di mercato quest’estate se né fatto ben poco (a meno che non si voglia definire mercato ciò che è stato fatto in agosto, tipo gli annunci alla Puela, il nuovo Montero, D’ Amblè ecc.), parla di contestazione a fine partita non accorgendosi che una parte della tifoseria l’ha fatta sin dall’inizio, l’altra ha resistito un tempo poi è scoppiata.
Addirittura, tornando al discorso mercato, riporta: “L’impressione è che i dirigenti debbano tornare sul mercato”. L’ IMPRESSIONE????
Volete sapere la mia di impressione generale?

martedì 30 ottobre 2007

Cinghiali nel mondo - Novese Casale 2° Parte

Non è bello, mentre si fa la coda per il biglietto, sentire un supporter novese dire al vicino: "Certo che se non riusciamo a fare risultato oggi...". Anche una piccola umiliazione come questa la mettiamo in conto a lorsignori.


Appena entrati capiamo che, sebbene la realtà calcistica Novese sia potenzialmente ben inferiore alla nostra, qua le cose si fanno discretamente bene: buon merchandising e collaborazione a livello di scuola calcio con società blasonate.
Appena accomodati sulle tribune iniziamo a rimpiangere la buona vecchia visuale che si aveva al Menti di Vicenza...

Al che, dopo rapido conciliabolo, decidiamo di spostarci a destra della tribuna ospiti, ci si sistema e si inizia a sostenere la squadra.

Nonostante siamo a fine ottobre, i petti nudi abbondano, ed è così che decido di andare dalla parte opposta per vedere i Nostri Eroi da ben altra prospettiva.

Ed è qui che io, il Dottor D. e taco incontriamo quello che è l'autentico Messi del Giradengo: il cane del figlio del D.G. della Novese, qualcosa di spettacolare con la palla, allora il prezzo del biglietto non è andato sprecato!

Nonostante i numeri d'alta scuola che mai ci saremmo stufati di ammirare torniamo dagli altri che cantano per la Maglia, non possiamo lasciarli soli.
Dopo il goal al 20° della Novese ed un mediocre primo tempo finalmente MB, Burp e Actarus trovano anch'essi un modo per rendere la domenica più gradevole!

Logicamente la lotta è impari, i nostri si faranno prendere a pallonate dagli avversari e usciranno dal campo rilasciando dichiarazioni quantomeno curiose del tipo: "Dateci un mese di tempo!", oppure "La nostra squadra è ben più forte dell'anno passato!", mah!
Decidiamo così di spostarci dalla parte opposta delle tribune per avere uno sguardo d'insieme ancora migliore, e qui comincia la festa.
Cori, sarcasmo a go-go, giocatori che minacciano tifosi di beccarli all'uscita, salvataggi sulla linea mentre si perde 1-0 con la Novese, pisciate come se piovesse di JP, luky che inneggia a vecchi e gloriosi dirigenti che tanto bene hanno fatto per il Casale, Milo che parla di figa (ma questo è normale), Rico che si atteggia a culturista, Di Dio che sbaglia goals che neanche il miglior Pancev, Burp che lo invita a reinventarsi stopper, MB che finito di insultare giocatori nerostellati, novesi, terna arbitrale e raccattapalle inizia a farlo anche con se stesso: insomma, una situazione che neanche i Beatles ai tempi del viaggio in India in preda all' LSD....


La partita termina. Logici borbottii da parte della tifoseria nerostellata che si raduna nel piazzale antistante gli spogliatoi. Actarus, credendo di uscire da dove era entrato, si ritrova richiamato all'ordine dal braccio viulento della legge e capisce che è meglio andare alla macchina di buon grado.
Quando tutto sembra finito e sfiniti si parte verso casa inizia il vero drramma: il viaggio di ritorno.
Con telefonata infingarda la macchina del male composta da Luky, Actarus, Massi tomtom (era lui?) e zio Rico ci chiede a che altezza siamo. Onestamente rispondo, ma l'agguato si compie!


I più giovani di voi non si ricorderanno, ma ciò che appare sembra la reincarnazione di Christine la Macchina Infernale!
Chiedo al buon JP di fare l'unica cosa di buon senso che una persona razionale e nel contempo pragmatica può fare in un simile frangente: SPERONARLA!
In un colpo solo elimineremmo quattro pessimi soggetti e salveremmo la traballante panchina del Frassineto Amatori dal crudele mister emergente di Borgo, ma il mio pavido autista sbanda, mi invita alla calma, recita il rosario (diciamo così, va...) e sfugge.
Nonostante questa disavventura arriviamo alla meta sani e salvi, al di là di tutte le sciocchezze (poche) che avete letto in quest'articolo ed il precedente, una cosa resta: fra 20 anni, quando si racconterà a figli e nipoti ciò che facemmo in una grigia domenica d'ottobre per una squallida partita di D, il ricordo ci strapperà un bel sorriso per ciò che è stato e che difficilmente potrà ripetersi...

AVANTI CINGHIALI!

lunedì 29 ottobre 2007

Cinghiali nel mondo - Novese Casale 1° Parte

Nonostante l'ennesima brutta domenica di calcio ho avuto la fortuna di vivere un'altra gran bella domenica di Gruppo, eccomi perciò costretto a raccontarla in due parti visti i tanti bei momenti trascorsi grazie ai Cinghiali.Per una serie di strane combinazioni della vita MAI avevo fatto una trasferta a bordo della JP mobile, e per un'altrettanto serie di strane combinazioni mi sono riscoperto devoto alla Madonna degli automobilisti...





















Ma come si suol dire: andiamo con ordine.
Ritrovo nel segretissimo posto (lo stesso per la seconda volta di fila, miracolo!) con convocazione di luky che fissa l'orario così: ore 12.00-13.30 (alla faccia della flessibilità d'orario e dell'entrata in vigore dell'ora solare verrebbe da dire...) .
Dopo i convenevoli di prammatica assistiamo ad un momento altamente toccante:

Il conferimento del Cinghiale d' Argento ad uno dei fondatori del Gruppo, il sempiterno Dottor D., con la seguente motivazione: "Per l'impegno profuso nei Cinghiali e, nel contempo, la passione e l'amore ormai storici per i colori nerostellati". Dopo aver rimosso una spilla oramai obsoleta dalla sua giacca, il Nostro ha potuto appuntarsi la ben più ambita medaglia.

Insomma, un'altra bella scusa per stare insieme in una foto di gruppo che ricorderà gli amici al suo fianco nell'ennesima domenica della sua vita spesa a seguire le sorti nerostellate.

Da questo momento in poi basta bisboccia. Seguire e sostenere la propria squadra richiede impegno, disciplina e maturità (tutte cose delle quali difettiamo, ma è l'impegno che conta...) così i nostri ripiegano lo striscione di apprezzamento per i bei risultati che i Neri ci stanno dando

E finalmente in marcia! Il viaggio di andata (nonostante il buon JP al volante cercasse di ridicolizzare le direttive del sottoscritto navigatore ogni trecento metri) si svolge senza particolari grattacapi e dopo una ventina di minuti eccoci alle porte di Novi Ligure Town!

E qui inizia un vero inferno! Trovare un parcheggio nei pressi del Girardengo è impresa pressochè impossibile, i vigili del loco non ci aiutano affatto inibendoci tutti i varchi possibili e immaginabili per avvicinarci allo stadio, tanto che ci ritroviamo costretti a transitare davanti al bar degli ultras novesi, sono momenti di panico, ma ne usciamo indenni!

Dopo aver vissuto quello che sembrava il remake de "I guerrieri della notte", arriviamo alfine al campo, ed è con un gesto liberatorio che il mio autista si abbandona a scene di giubilo: si entra al Girardengo, lo spettacolo può cominciare!



Continua....


domenica 28 ottobre 2007

Casale Calcio - 9°GIORNATA 2007/2008

4 Punti su 27 a disposizione sin qui ottenuti, che altro dire?



Derthona-Sestrese 2-1
38’ Rig. Spinaci (D); 62’ Ramenghi (S);
80’ Lorieri (D).

Lavagnese-Imperia 0-0

Novese-Casale 1-0

20’ Giglio (N).

PB Vercelli-Savona 1-1
18’ Vitali (PB); 53’ Rig. Minieri (S).


Rivarolese-Cirie` 2-0
55’ Uccello (R); 82’ Rig. Vailatti (R).

Rivoli-Biellese 1-2
23’ Placida (R); 51’ Lazzaro (B);

60’ Rig. Lazzaro (B).

Saluzzo-Sestri L. 0-1

80’ Sanguinetti.

Sanremese-Alessandria 1-1
7’ Lopez (S); 38’ Artico (A).

Vado-Lottogiaveno 0-2
8’ aut. Bracco (L); 84’ Pantaleo (L).


Classifica

Biellese 27
Alessandria 23
Imperia 20
Lavagnese 19
Savona 16
LottoGiav. 14
Rivarolese 14
Sestrese 14
Cirie' 13
Sestri L. 13
Rivoli 12
Sanremese 12
PB Vercelli 9
Novese 8
Derthona 5
Casale 4
Saluzzo 1
Vado 1



La macchina del tempo nerostellata - Calcio da tavolo storico

Nell'articolo di venerdì sulla Novese fra i vari post a commento c'era il seguente firmato luca:

Ciao Cinghiali. Mi presento, Luca, di Roma, giocatore di Subbuteo e Calcio da Tavolo, legato alla vostra terra per motivi che non sto a spiegare qui, mi sono fatto fare da artisti delle miniature un Casale Calcio semi-storico (semi perchè mi sono preso delle licenze poetiche come i nomi sulle maglie e lo scudetto) Campione 1913/14. Posso mandarvi le foto per farle vedere qui a voi Cinghiali? Grazie.

Di sua spontanea volontà all'indirizzo e-mail di Cinghiale Casale mi ha inviato due foto campione, al che gli ho gentilmente chiesto se poteva, oltre alle foto con la squadra a ranghi completi (clicca sulle foto per vederle ingrandite), parlarmi un pò di lui, l'ha fatto e da oggi i Cinghiali hanno un nuovo amico: Luca Zacchi da Roma.
Luca Zacchi nasce 44 anni fa a Roma; giocatore di Subbuteo dal 1974 al 1984 e di Calcio da Tavolo (la sua evoluzione) dal 2006, nella squadra ASD Lazio TFC, una delle tante squadre romane di questo gioco-sport (in attesa dell' approvazione del CONI).
Nella vita di ogni giorno è Responsabile Comunicazione e Sistemi Informativi di un'azienda nazionale di Energia, compagno di Lisa, originaria di Torino e delle Langhe, padre di una bellissima bimba di due anni, Sara, predicatore locale per la Chiesa Valdese (e qui c'è un secondo legame col Piemonte, tutti sappiamo la forte comunità Valdese presente nella nostra regione, più volte io stesso benchè fortemente laico ho devoluto ad essa il mio 8 per mille visto che i Valdesi sono gli UNICI a devolvere interamente il ricavato per le opere di solidarietà).
La sua passione per le squadre storiche tradisce il fastidio per il calcio commerciale e gridato di oggi e la sua nostalgia per quando andava allo stadio con tutta la famiglia, nei primi anni '70, senza paura e senza altri divieti che quelli della legge del buon senso e di una passione sportiva correttamente vissuta.
Il rifacimento, come detto da Luca stesso, si permette alcune licenze, ma fa onore alla memoria della storica squadra scudettata della stagione 1913/1914.


Anche se in tempo di Playstation e tv varie si è un pò perso il gusto per la bella passione di quello che noi da piccini chiamavamo subbuteo ma che ora ha avuto la sua evoluzione nel Calcio da tavolo, per fortuna in Piemonte esistono ancora molti club di appassionati a questo splendido gioco (io stesso conosco molti che a casa hanno intere squadre da loro stessi pittate e adattate alla bisogna ed alla loro fede calcistica), cosicchè lascio a tutti l'indirizzo di Luca nel caso qualcuno voglia contattarlo per tutto ciò che riguarda il magico mondo dei calciatori in miniatura.
Logicamente l'indirizzo e-mail è tutto attaccato, io lo scrivo con uno spazio prima e dopo @ per evitargli spamming, l'indirizzo è l.zacchi @ gmail.com.
Io e Luca ci siamo lasciati con una promessa reciproca: quando passerà da queste parti a me toccherà offrirgli una bottiglia di buon Barbera, a lui toccherà (e si è detto ben contento) bersela con i Cinghiali Ultras Casale!

sabato 27 ottobre 2007

Avversarie tornei e calcio in generale - 8th FARE ACTION WEEK


Arieccoci, come già annunciato in un post di un paio di settimane fa i Cinghiali grazie al preziosissimo operato in sinergia con il Frassineto Amatori continuano per la loro strada. Dopo il gran bel risultato dello scorso anno (clicca sull'immagine)


I Cinghiali rilanciano ed eccoli di nuovo in prima linea anche per quel che riguarda l' Action Week 2007, ottava edizione (clicca sull'immagine)



Diciamo che siamo in buona compagnia, fra gli altri: Olimpique di Marsiglia, Nancy, Racing Club, Paris Saint Germain, Slovan Liberec, Dusseldorf, St. Pauli, Hertha Berlino, Galway United, PSV Eindhoven, Sampdoria, Murcia, Valencia, Deportivo La Coruna, Sevilla, Espanyol Barcelona, Newcastle, Totthenam Hotspur, Heart of Midlothain FC, Derby County e altri. Clicca qua sotto sull'immagine per la lista completa.



Insomma, mai come in questo frangente è proprio il caso di dirlo: mentre i bla bla bla di tanta gente ci hanno portato sulla soglia dell' Eccellenza, i Cinghiali Ultras ed il Frassineto Amatori hanno portato il Casale in Europa!

venerdì 26 ottobre 2007

Avversarie tornei e calcio in generale - Dolce Stil... Novi

Ah, le partite che profumano di storia! Casale e Novese è un bel po’ che non si incrociano più, ma andare al Girardengo (3.500 posti) è veramente una gioia per chi ama il Calcio: la Novese è la Storia, la Novese è una delle tre squadre in questa disgraziata serie ad aver fatto la storia del calcio Italiano (le altre siamo logicamente noi con il nostro scudetto e… il Vado con la Coppa Italia, chi pensavate?).Ma vediamola la storia di questa gloriosa società.

L’ Unione Sportiva Novese fu fondata il 31 marzo 1919 grazie a tre giovani calciatori dei Novi F.B.C., Natale Beretta, Agostino Montessoro e Armando Parodi, il suo primo presidente fu il cav. Pietro Catalano, e la sede storica in un locale in corso Regina Margherita (oggi corso Marenco), le prime sfide videro i novesi affrontare e pareggiare per 1-1 con Alessandria e Derthona.
Visto il crescente seguito ed entusiasmo nel 1921 ci fu l’iscrizione al campionato di Prima Categoria (l’attuale serie A) che era diviso in tre fasi: eliminatorie, semifinali e finali, le eliminatorie erano divise in due gruppi con tre gironi ciascuno. I vincitori dei singoli gironi partecipavano ad un successivo girone a tre per le semifinali, i vincitori di ciascuna semifinale passavano alla finalissima, con incontro di andata e ritorno, per l'assegnazione dello scudetto.
Non certo per sminuire la storia di questa gloriosa società ma ad onor del vero bisogna precisare una cosa, i club più forti e blasonati non erano infatti iscritti al campionato della F.I.G.C. siccome in seguito ad una scissione (c’era già il nonno di Galliani in giro?) avevano costituito una propria federazione, la C.C.I. con un proprio campionato.
La Novese disputò il girone A in compagnia di Biellese (poi sostituita dalla U.S. Torinese), Giovani Calciatori Vercelli, Valenzana e F.B.C. Pastore di Torino, la squadra giunse alla finale dove avrebbe affrontato la Sampierdarenese.
Dopo uno 0-0 a Sampierdarena il 7 maggio 1922 ed uno a Novi si disputò la “bella” il 28 maggio su campo neutro, precisamente a Cremona, e la Novese vinse conquistando lo scudetto, l’undici che che riuscì nell’impresa contro la Sampierdarenese era così composto: Strizel; Vercelli, Grippi; Bonato (Cevenini I), Bertucci, Toselli; Gambarotta, Neri, Santamaria, Cevenini III, Asti (Parodi).
Nel dopoguerra torna in C nel ‘73-74 come Gavinovese e nel ’74-75 torna Novese. Poi promozione, Eccellenza e ben poca serie D fino al rilancio nell’annata calcistica 2005-2006 con il nuovo presidente Walter Merletti che nel 2006 costituisce la U.S.D. Novese con un capitale di 109.000 euro interamente versato. E qui torniamo ai nostri giorni.

Nel febbraio di quest’anno i biancazzurri allenati da una vecchia conoscenza casalese conquistano, a scapito del RivoliCollegno, la Coppa Piemonte accedendo alla fase nazionale della Coppa Italia d’ Eccellenza. Nel giugno 2007, dopo aver combattuto per tutto il torneo con il Derthona, saranno promossi attraverso la vittoria spareggio contro il Corsico grazie ad un doppio 1-0.
Le premesse per questa stagione erano buone nonostante già alla vigilia il presidente annunciava che “Alessandria, Pro Belvedere, Biellese, Savona, Derthona e Giaveno sono squadre più attrezzate” (chissà come mai non includeva i nerostellati, probabilmente anche lui capiva poco di calcio…) ma il campo non gli ha certo detto bene, il ruolino di marcia: sconfitta alla prima in casa contro il Ciriè per 1-0, importante vittoria in trasferta a Tortona alla seconda per 3-2 , sconfitta casalinga di misura contro i grigi alla terza, sconfitta per 2-1 a Lavagna, tonfo casalingo per 3-1 contro il Sestri, pareggio a reti bianche a Rivoli, nuovamente sconfitta in casa dal Giaveno e domenica scorsa punto in trasferta ma vittoria sfumata in extremis e relativo 2-2 con la grande delusione del Torneo, la Pro Belvedere Vercelli.
La classifica dice solo 5 punti (lasciandosi dietro solo i disastri stile Casale o peggio ancora Vado) 4 sconfitte in 4 partite casalinghe (tranquilli, stiamo arrivando..) mentre sono 5 su 12 i punti conquistati fuori dalle mura amiche.
In teoria il Girardengo sembrerebbe abbordabile per rilanciare la stagione nerostellata, in pratica la panchina di Melchiori scricchiola assai, e i tanti ex come Pastorino, Baudinelli, Genocchio (questi ultimi due assenti però per squalifica) probabilmente non avranno voglia di farci regali….

Per saperne di più:

www.usnovese.it

giovedì 25 ottobre 2007

Società - Le nuove maglie del perfetto tifoso casalese...


Dopo aver presentato in anteprima la nuova maglia allo studio dell’ ufficio Merchandising ufficiale dei Cinghiali a proposito della piega che ha preso la stagione calcistica dei nerostellati (e che sicuramente viste le prospettive andrà sicuramente a ruba), vediamo di fare un paio di considerazioni sullo stato attuale delle cose.
Lo spettacolo al quale abbiamo assistito domenica certo non fa ben sperare, però…
A onor del vero le attenuanti per la trasferta di Giaveno ci sarebbero tutte: diverse assenze, prima partita di campionato per il neo-allenatore nerostellato Barbieri, disagio del collettivo per la situazione venutasi a creare visibile anche da occhio poco avvezzo alle vicende calcistiche casalesi.
Tutte queste attenuanti non devono far perdere di vista il punto cruciale della situazione: il Giaveno visto domenica al Torta mi è sembrata squadra tutt’altro che irresistibile (come già mi era parsa la Sestrese d’altronde), fatto sta che, se gli avversari sono tutt’altro che irresistibili, l’undici di Zampollini prima e di Barbieri poi non è neanche a quel livello.
Non bisogna infatti farsi trarre in inganno (ed è l’errore che in buona fede molti hanno compiuto a inizio stagione) da una bella giocata, 5 buoni minuti, un goal preso in zona Cesarini ecc. ecc., quelli sono infatti segmenti di partita, mentre le partite stesse, si sa, di minuti ne durano 90 e più. Il problema infatti è che mai, in quest’ inizio di stagione, il Casale è uscito dal campo con zero, uno o tre punti potendo comunque esclamare: oggettivamente oggi si meritava nettamente di vincere. No, non siamo mai stati superiori per tutta la partita all’avversario, vuoi per scarsa preparazione, vuoi per forza dell’avversario, vuoi per limiti tecnici ma questo è stato. E pure ingannevole è stato diffondere falsi mezzi traguardi raggiunti (tipo: ci si è comportati dignitosamente al Moccagatta, abbiamo perso allo scadere, se nel primo tempo finiva con due goal di scarto per noi non c’era nulla da dire ecc. ecc. ). Fatto sta che la classifica piange, si è raggranellato in otto partite la bellezza di quattro punti e ora si deve cambiare nettamente mentalità: si scenda in campo come una piccola che lotta per salvarsi poi, a quota salvezza eventualmente raggiunta, si potranno fare altri discorsi.
Per un ultima volta vorrei si smettesse di invocare il pre-campionato: quello è stato gestito da chi così ha ritenuto fosse il caso di gestirlo nonostante i malumori che circolavano, ora ognuno si assuma le sue responsabilità e non dia per l’ennesima volta la colpa al destino cinico e baro.
Ultimo punto dolente, il crescente malcontento della tifoseria tutta verso questo o quel giocatore.
Senza entrare nello specifico (ogni tifoso ha il suo beniamino e la sua bestia nera, così ogni gruppo e così in ogni piazza, sta nell’ ordine delle cose) la mia modestissima opinione personale è la seguente: vorrei ricordare a Lorsignori che, per quel che riguarda il gruppo del quale faccio parte, sono stati gli ultimi da noi ad essere stati additati come responsabili di questo disastro 2007/2008.
Prima le nostre attenzioni le abbiamo indirizzate, in tempi non sospetti, nei confronti della Società a proposito delle “basi” su cui si stava costruendo la stagione, dopo e solo dopo alla luce anche dei risultati raggiunti, ci siamo indispettiti di fronte a certi reiterati comportamenti antipatici e ben poco diplomatici in campo nei nostri confronti e solo alla fine di questa via Crucis abbiamo iniziato a esprimere perplessità sul rendimento di taluni.
Quindi di tutto ci si può accusare, fuorché di non aver sin qua avuto nei confronti dei giocatori stessi tanta ma tanta pazienza, addirittura cantando per loro in tribune semideserte di Coppa Italia con in cambio neanche uno straccio di saluto a fine partita o come a Giaveno stesso, dove si è cantato e incitato i giocatori nerostellati fino all’ultimo minuto di una partita che sanciva la sesta sconfitta su otto gare di campionato.
Invece di chiedere chiarimenti e spiegazioni ad una tifoseria che, per la passione sin qui dimostrata ed una pazienza nei confronti dei calciatori che inizia a rasentare la santità, si comincino ad ottenere risultati sputando sangue in campo e si cominci a rispettare TUTTI i tifosi indipendentemente dalle loro posizioni, ribadendo la mia personalissima opinione sono convinto che , in quel caso, il sostegno non verrà mai a mancare e, prima di fare eventualmente sarcasmo su questo o quel giocatore, ci penseremo su non una ma trenta volte, come d’altronde abbiamo sempre fatto democraticamente nel Gruppo prima di qualunque nostra manifestazione di dissenso .
Andate a Novi e asfaltate il Girardengo, vedrete che noi saremo i primi a complimentarci con voi: non abbiamo bisogno di salvatori della patria né di martiri, bensì di gente con due palle così e questo è il momento di tirarle fuori.

mercoledì 24 ottobre 2007

Società - Sante il bandito

In avvicinamento alla difficile tappa di campionato di Novi Ligure di domenica prossima, ho deciso di parlare di un personaggio che proprio lì ha avuto i suoi natali.
Scorrendo le personalità più o meno illustri che Novi può annoverare avrei potuto parlare dell’arbitro internazionale Farina, oppure dell’ attore teatrale Claudio Bisio, o ancora di Mario Ferretti, giornalista sportivo e non solo molto competente.
Ma più di tutti i nomi sopraccitati, c’è un personaggio da leggenda nato nel 1899 in quel di Novi che mi ha sempre incuriosito e affascinato: Sante Pollastri (o Pollastro?).
Che per conoscere la sua biografia si debba per l’appunto attingere più alla leggenda che alla storia lo si può dedurre già dal cognome ma, con l’aiuto di Wikipedia dalla quale ho cercato di attingere il più possibile e del buon vecchio Luther Blisset, vediamo di ricostruire la leggenda di Sante.

Riporto testuale:

“Sante Pollastri (Novi Ligure 14 agosto 189930 aprile 1978) è stato un bandito anarchico italiano . È nota la sua amicizia con il ciclista Girardengo e la sua compagnia d'azione con l'anarchico Novatore. La storia di questi "strani legami" ha ispiratol'autore Luigi Grechi per la composizione della canzone Il bandito e il campione
Questa è la definizione che si potrebbe dare di Sante, ma vediamo di ricostruire la sua vita.
Sante Pollastri (o Pollastro, come veniva chiamato nei rapporti giudiziari e come egli stesso si firmava) nasce in Novi nel 1899 dal fu Vincenzo e sin da ragazzino si distingue per la sua abilità nella mira da fermo e in bici, la fame, l’estrazione povera e il carattere anarcoide fanno si che crescendo egli diventi un acerrimo nemico dei
Carabinieri.
Le ipotesi sono diverse, una riporta l'uccisione di un
parente da parte loro - un cognato che con lui stava fuggendo dopo aver svaligiato un appartamento - o quella di un fratello prelevato per presentarsi alla chiamata alle armi sebbene gravemente ammalato, e poi morto in caserma.
Un'altra ipotesi (secondo le fonti da me ritrovate ed il gran bel libro sotto segnalato da Luther) riguarda la sorella di Sante, Carmelina, che sarebbe stata violentata da un milite dell'arma; Pollastri, diciannovenne, avrebbe ucciso il carabiniere e si sarebbe dato alla macchia.
Logicamente queste ipotesi non sono supportate da documentazione alcuna, e sono probabilmente (almeno in parte) frutto delle leggende nate intorno al bandito in epoca successiva.
Secondo Wikipedia le origini della sua anarchia derivano da sue reazioni nei confronti di provocazioni di squadracce dell’ epoca alle quali il Sante mai abbassò la testa, la teoria che invece più mi convince è quella di Luigi Balocchi, secondo il quale la formazione avuta dall’ Umeto (n.d.r l’ometto) suo maestro di vita, il quale alla domanda di Sante: “Cos’è la libertà?”, gli risponde :”Libertà l'è 'na parola granda”.
Sante si presenta completamente nudo in pieno inverno davanti alla caserma di Reggio nell’ Emilia per la chiamata alle armi della 1° Guerra Mondiale, lui non vuol fare la fine di tutti i poveri e contadini che finiscono per diventare “carne da cannone” decisa da chi ai propri figli le guerre non le fa di certo fare, cosicché alla fine del conflitto lui non risulta renitente ma da lì la sua vita nel banditismo prende definitivamente il sopravvento.
Non è Robin Hood, ma quello che ruba ai ricchi lo rivende a prezzi ridicoli ai poveri.
Famoso anche all'estero, era pressoché sconosciuto in ambito nazionale (la
censura fascista limitava fortemente la cronaca nera), salvo nel Nord Italia dove le sue gesta avevano grande risalto.
La sua figura divenne protagonista di racconti in cui la figura del bandito veniva mitizzata e ingigantita: uno dei racconti più noti riguarda un
maresciallo dei carabinieri che impazzì per la paura di fronte a Pollastri. Pollastri incarnava la figura del ribelle all'autorità, in un periodo in cui si stava concretizzando la svolta autoritarista del passaggio dalla democrazia al regime: in questo senso, Pollastri divenne una figura eroica per il mondo anarchico e per tutti gli uomini liberi.
Sante Pollastri si guadagnò l'appellativo di Nemico pubblico numero uno. La sua fama crebbe, supportata non solo dalle rapine e dai furti messi a segno (tra cui quello alla prestigiosa gioielleria Rubel a Parigi) ma anche dalla personalità del bandito che era si raccontava persino compisse atti di generosità a vantaggio dai più poveri e degli anarchici latitanti.
Pollastri venne arrestato a Parigi nel nel 1927, ad opera dagli uomini del commissario Guillame (personaggio a cui Simenon
si ispirò per il suo Maigret). Pare che Pollastri fosse stato tradito da una confidenza di un informatore della polizia.



Tra i nomi degli autori della "soffiata", fu ipotizzato anche quello di Girardengo. I due concittadini - che si conoscevano di vista per via della comune frequentazione con Biagio Cavanna il massaggiatore - si incontrarono durante una sei giorni nella capitale francese. In seguito, questo incontro fu oggetto di una testimonianza di Girardengo al processo a carico di Pollastri.
All'interrogatorio dopo la cattura il magistrato chiese a Pollastri se avesse idee anarchiche. Egli rispose: "Ho le mie idee". Anche questo contribuì alla sua fama di anarchico. Intervistato in seguito da Ferdinando Castelli che stava scrivendo il libro "I cavalieri del nulla", dichiarò di aver compreso di essere stato anarchico solo dopo aver saputo da Renzo Novatore ( suo compagno nella banda) cosa significasse anarchia, e questo smonta in sé le prime ricostruzioni che fa la stessa Wikipedia.
Condannato all'ergastolo, fu inviato a scontare la pena sull' isola di Santo Stefano.

Fu graziato nel '59 da Giovanni Gronchi allora presidente e passò gli ultimi 19 anni della sua vita a Novi praticando l'attività di commerciante ambulante.


Un gran bel libro uscito di recente dal titolo veramente azzeccato è “Il Diavolo Custode” di Luigi Balocchi edito da Meridiano Zero per 14,00 euro, dove il ritmo e l’uso nelle giuste dosi del dialetto raccontano la vita del Pollastri indicandolo come “Dotato di grande pedalata e al tempo stesso di grande mira con la pistola, scelse il secondo dei suoi talenti diventando una di quelle figure di bandito un po' gentiluomo, un po' romantico, un po' leggendario per le sue fughe dai carabinieri in bicicletta sulle strade di quel pezzo di Piemonte che è quasi Liguria ed è anche un po' già Lombardia tra Tortona e la riviera”.
Il libro del Balocchi ricostruisce un pezzo d'Italia che la storia ufficiale ha ridotto a nulla stipandolo tra quella che tutti chiamano Belle époque e l'inizio della Grande guerra ma che Belle époque nel basso Piemonte non era per niente soprattutto in quelle terre grame e lì la storia di Sante è emblematica tra la miseria da fame e il desiderio di libertà che riecheggiava nei fogli degli anarchici della non lontana Magra.
Infine riporto la sopraccitata canzone scritta da Luigi Grechi e magistralmente interpretata da Francesco De Gregori più di una decina d’anni fa che nuovo lustro diede alla figura del Pollastri ma che, ai biografi più pignoli, non può che far storcere il naso: la differenza d’ età fra Girardengo e Sante fa sì che difficilmente i due abbiano potuto essere compagni di pedalate e la passione per il ciclismo che a Parigi avrebbe incastrato il bandito anarchico non è probabilmente la causa della sua cattura.
Ma la licenza poetica del Grechi ci racconta per l’appunto “una storia d’altri tempi” e come tale vogliamo crederci…..


Il bandito e il campione


Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta
un'unica passione per la bicicletta
un incrocio di destini in una strana storia
di cui nei giorni nostri si è persa la memoria
una storia d'altri tempi, di prima del motore
quando si correva per rabbia o per amore
ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce
e chi sarà il campione già si capisce
Vai Girardengo, vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo, non si vede più Sante
è dietro a quella curva, è sempre più distante.
E dietro alla curva del tempo che vola
c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola
se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale
Sante il bandito ha una mira eccezionale
e lo sanno le banche e lo sa la questura
Sante il bandito mette proprio paura
e non servono le taglie e non basta il coraggio
Sante il bandito ha troppo vantaggio.
Fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito
ma al proprio destino nessuno gli sfugge
cercavi giustizia ma trovasti la Legge.

Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiere
sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere
e ti fece cadere la tua grande passione
di aspettare l'arrivo dell'amico campione
quel traguardo volante ti vide in manette
brillavano al sole come due biciclette
Sante Pollastri il tuo Giro è finito
e già si racconta che qualcuno ha tradito.
Vai Girardengo, vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo, non si vede più Sante
è sempre più lontano, è sempre più distante
sempre più lontano, sempre più distante…
Vai Girardengo, non si vede più Sante
Sempre più lontano, sempre più distante...


martedì 23 ottobre 2007

Cinghiali nel mondo - I Cinghiali tornano a Giaveno!

Quest' uomo ERA una sicurezza.
Quest'uomo nel giro di 10 minuti ha fatto si che io rischiassi di vedermi stracciare la patente sotto il naso almeno 4 volte.
Quest' uomo ERA Massi Tomtom navigator.

Ma andiamo con ordine. Ritrovo nell' ennesimo posto segretissimo, il geniale luky, nel riuscito tentativo di far perdere le tracce del gruppo Cinghiali, decide di cambiare per la 57° volta in questa stagione il luogo di ritrovo per la trasferta, appuntamento e partenza alle 13.00.
Alle 12.55 mi presento, non c'è nessuno. Alle 13.03 arriva luky, alle 13.10 Massi e alle 13.15 Actarus che scopre un' interessantissima offerta: tre vodke alla menta al prezzo di due, come rinunciare ad una simile offerta?

Alle 13.20 arriva la sezione Frassineto, alle 13.30 zio Rico arriva con il Dottor D. e JP.
Mentre luky torna 5 minuti a casa dove aveva scordato una cosina da niente, si fanno le 13.55: puntuali come una vittoria del Casale si parte!

Siamo tranquilli, e come potremmo non esserlo visti i potenti mezzi di Massi che ci accompagnano in ogni trasferta superiore ai 50 Km? Certo, oltre l'indicazione passi in mezzo ai cachi (????) anche le ultime righe del percorso scritto ci lasciano un filo perplessi ( Via Pacchiotti Forse siamo arrivati), ma l'alternativa è seguire i consigli di luky (quello che se devi andare a Milano ti fa finire a Varese) che due settimane fa per andare a Giaveno (giuro) ha preso l' autostrada per Alessandria, ha salutato Asti, ha circumnavigato tutta Torino e dopo questo allegro giro del Piemonte è arrivato in quel di Giaveno....
Sulla tangenziale di Torino accade il fattaccio: a mia precisa domanda: "Esco in questa?" l' ex tomtom risponde "No tranquillo, alla prossim.....MERDAAAAAA", al che il dado è tratto. Con un ritardo che somiglia sempre più a quello accumulato dal Casale nei confronti della prima in classifica, usciamo all'uscita successiva, imbocchiamo un'altra strada sbagliata, andiamo in retro su corsia unica (Burlando ci fai una pippa!), passiamo con un rosso, riprendiamo per Milano e usciamo per Bardonecchia, siamo di nuovo sulla retta via...
Arrivati a 4 km da Giaveno un remake della trasferta alla Sciorba, la seconda macchina inizia a lampeggiare, ma di autogrill nelle vicinanze non ce ne sono....

Vabbè, i Nostri si arrangiano come possono....
Finalmente si arriva al Torti di Giaveno con 15 minuti di ritardo, scopriamo che qua i biglietti li vendono a 12 euro (LADRIIIIIIII), rapida contrattazione collettiva e otteniamo di pagarli 10 euro l'uno. Si sale all' ottavo anello e si comincia a mettere lo striscione

ma ci accorgiamo di aver perso tre loschi figuri del gruppo: JP, il Dottore e il segretario, dove sono finiti? Verso la fine dello spettacolare primo tempo vado a fare ricognizione al bar, le due gentili madamine non hanno visto i tre ragazzi dell'anonima alcolisti, prendiamo carta e penna e iniziamo a scrivere alla Sciarelli, quand'ecco che a inizio secondo tempo prima uno

poi l'altro

e infine il terzo giungono fra noi, dai loro equilibrati comportamenti capiamo che nei precedenti 45 minuti si sono divertiti di gran lunga più dello spettacolo al quale abbiamo assistito.
I tre si fanno perdonare il ritardo con un gentile cadeaux che il sottoscritto, Massi e il buon Pierin apprezziamo di buon grado...


...il problema è che il cadeaux torna nelle mani di JP!

La partita è la solita inchiappettata senza paracadute, si perde 2-1 dopo il momentaneo pareggio di Giacchino che, notiamo con piacere, si è ristabilito dalla pubalgia che lo affliggeva.
Alla fin fine si è cantato, si è riso e si è incitato la Maglia per tutta la partita, anche stavolta c'eravamo!

Dopo il fischio finale si sale sulle macchine e si torna a casa: il sottoscritto rimugina sulla scarsezza vista in campo, luky telefona al mister di una squadra amatoriale facendogli il resoconto della giornata cosicchè disquisiscano di tutte le sfumature tecnico-tattiche offerte dal campo, Massi costernato si abbandona ad un reo e mesto silenzio, Actarus continua a sparare cazzate con un'invidiabile costanza.
Il tempo di un aperitivo fra gli ultimi a mollare e poi tutti a casa: finita la giornata, finita la domenica, continua la marcia dei Cinghiali!

lunedì 22 ottobre 2007

Casale Calcio - 8°GIORNATA 2007/2008

Il mister l'abbiamo cambiato, ma di ritorno dal Torta di Giaveno una sola domanda ci ha attanagliato per tutto il viaggio: ma quanto siamo scarsi quest' anno?

Alessandria-Saluzzo 3-0
5’ Artico (A); 13’ Balestri (A);
26’ Balestri (A).

Biellese-Lavagnese 2-1
22’ aut. Matteazzi (B); 51’ Nicolini (L);
71’ Lunardon (B);

Cirie`-Sanremese 1-2
52’ Salafrica (C); 82’ Brunetto (S);
86’ Rig. Prunecchi (S).

Imperia-Derthona 4-1
8’ Rig. Spinaci (D); 27’ Di Placido (I);
49’ Chiarlone (I); 60’ Lamberti (I);
65’ Vannucci (I).

Lottogiaveno-Casale 2-1
21’ Bonsanto (L); 60’ Giacchino (C);
74’ Perrone (L).

PB Vercelli-Novese 2-2

23’ Giglio (N); 49’ Coletto (P);
83’ Baudinelli (N); 87’ Vitali (P).

Savona-Rivoli 2-0
4’ Barone (S); 47’ Minieri (S).

Sestri L.-Vado 0-0

Classifica

Biellese 24
Alessandria 22
Imperia 19
Lavagnese 18
Savona 15
Sestrese 14
Cirie' 13
Rivoli 12
LottoGiav. 11
Rivarolese 11
Sanremese 11
Sestri L. 10
PB Vercelli 8
Novese 5
Casale 4
Derthona 2
Saluzzo 1
Vado 1

Lottogiaveno-Casale 2-1 GIAVENO- Il Casale del neo-mister Barbieri (esonerato in settimana Zampollini dopo un ruolino di marcia che ha visto i nerostellati raccogliere appena quattro punti nelle prime sette partite) si presenta a Giaveno in cerca di una vittoria che apra ad una svolta. Al 21’ la partita si sblocca e sono i padroni di casa a passare in vantaggio: fuga di Gerbo sulla destra, palla in mezzo per lo smarcato Bonsanto che, da due passi, realizza il gol del vantaggio per il Lottogiaveno. Nella ripresa, dopo un quarto d’ora, i nerostellati trovano il pareggio grazie ad una bella azione personale di Giachino ma non riescono poi a contenere l’arrembaggio del Lottogiaveno. I padroni di casa creano un paio di occasioni ghiottissime e al 74’ trovano il gol partita su un bel cross di Bernardo corretto in rete da una zuccata vincente di Perrone.

Fonte datasport.it

domenica 21 ottobre 2007

Città - Prima serata: va in onda il dramma dell' amianto.


Da ieri sera su la 7 c'è un nuovo programma di informazione e approfondimento: Reality.
Il programma debutta aprendo la serata del sabato sera alle 20.30 e , anche se ampiamente annunciato, le immagini che però scorrono sono per noi casalesi un autentico pugno nello stomaco.
Per Casale Monferrato purtroppo è così: raramente gli organi di informazione si ricordano di questa storica cittadina, ma quando lo fanno è per aggiornare un autentico bollettino di guerra.
Reality esordisce infatti con il dramma dell' amianto e della fabbrica di Eternit oramai dismessa sita al Ronzone, ricordandoci i 1.200 martiri che Casale ha dovuto sacrificare al "progresso", raccogliendo voci di testimoni, di vittime e di esperti che tramite le interviste lasciano ai posteri un testamento da serbare e da non dimenticare, mai.
Si potrebbe obbiettare che, di conseguenza al format del programma, quindici minuti sebbene in prima serata siano troppo pochi per il genocidio che si è compiuto nei confronti di molti nostri parenti, amici, concittadini.
Allora Cinghiale Casale si prende un impegno: toccherà anche a questo blog, d'ora in avanti, fare memoria e con i limitati mezzi ma la ferma volontà di dare il mio piccolo ma spero utile apporto alla causa, d'ora in avanti di questo argomento qua sopra se ne tornerà a parlare.