


Due immagini di Pisa - Verona del 15.11.1992
Una pagina di storia dolorosa della curva pisana, infinitamente più del fallimento e della retrocessione a tavolino in Eccellenza che la squadra aveva subito cinque anni prima sotto la guida di Romeo Anconetani, presidente molto legato con la curva nord e mancato il 4 novembre 1999, a parte qualche parentesi di contestazione come in occasione del progetto (nato su idea dello stesso presidente) di costituire "Pisorno", una sorta di fusione tra Pisa e Livorno .. cosa mai attuabile per ovvie ragioni ...
Due immagini di Pisa - Livorno del 06-04-1987
Oltre agli accesi derby contro gli amaranto (con cui condividono solamente le idee politiche di sinistra), molto sentiti sono i derby contro la Fiorentina (da sempre teatro di furti di striscioni e di scontri non di poco conto), con cui la rivalità non è solo calcistica ma trattasi di un odio campalinistico che si potrae da secoli nella storia delle due città. Non sono da meno neanche il derby provinciale contro il Pontedera e quello con la Lucchese: valido in quest'ultimo caso lo striscione riferito allo stadio rossonero "Porta Elisa che la si tromba"!
Altri derby sono "sentiti" ma sono già considerati (forse) di secondo piano, ad esempio vedi contro Massese, Empoli ed Arezzo. Al di fuori della toscana poi le rivalità si estendono a Spezia, Genova (sponda doriana), Verona.
Diversi però sono anche i rapporti di amicizia / gemellaggio, con tifoserie con cui gli stessi pisani condividono ideali antirazzisti e politici; qui si possono citare (sicuramente me ne scorderò qualcuno) Carrarese, Reggiana, Cosenza e Genoa, anche se inizialmente con questi ultimi i rapporti erano leggermente tesi. Tantissimi anni fa era stato stretto un legame anche con i torinisti, rotto successivamente per il gemellaggio che esisteva ed esiste tuttora tra i granata e gli acerrimi rivali viola. Forse sono comunque poche le città in cui sciarpa nerazzurra o rossocrociata non sono malviste; levate queste eccezioni, l'ambiente è certamente ostile ... per i nemici, con cui i rosso crociati hanno sempre saputo trovare il modo di farsi rispettare, dalla Serie A sino all'Eccellenza.
Nell'ambito del movimento ultras Pisano nacquero al termine degli anni 60 "I Pionieri della Sud", antesignani degli "Ultras" sorti nel 1975 e spinti dallo spirito ribelle che aleggiava in Italia negli anni 70. Con il passare del tempo venivano coinvolti sempre più giovani, il classico teschio come immagine aveva passato le redini all'effigie di Che Guevara come simbolo di un'intera curva ed alla fine degli anni 70 crescevano i gruppi che partecipavano al tifo pisano: nascevano così la Fossa nerazzurra (all'inizio era il gruppo portante insieme agli Ultras), gli Angeli della Nord, i Rangers, i Nuclei sconvolti Pisa. Poi successivamente hanno preso piede anche i Fighters, l'Armata nerazzurra, i Kapovolti, i Wanderers, gli Svitati ed inoltre la curva pisana è stata la prima in cui è comparso il nome Sconvolts, poi coniato in altre curve come ad esempio Cagliari.
Oltre alla narrazione della storia dei venti anni dei Rangers, nel libro sono inserite molte fotografie che ritraggono la curva neroazzurra in casa e fuori, oltre ad una sezione dedicata al materiale prodotto dal gruppo e ad un'altra con slogan e canzoni cantati in curva nord.
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M. Catastini, M. Grava, “RANGERS. Siamo pisani batteteci le mani”, realizzazione Mariposa Editrice S.r.l., Piazza Dossetti n.5 – Fornacette (PI) – Prima ristampa luglio 2003 Stampa Grapphicarts S.n.c. – Fornacette (PI) €20,00.
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