Quindi legge più urgente che mai. "La tessera del tifoso manterrà inalterate le sue caratteristiche fondamentali, già evidenziatesi negli ultimi due campionati - ha spiegato Manganelli - a cominciare dalla necessità del suo possesso per le trasferte e gli abbonamenti, sia per questo che per il prossimo torneo di calcio". Si tratta "della logica evoluzione di uno strumento che da sempre ha come propria caratteristica, anche quella di voler rafforzare il rapporto tra i tifosi ed il club di appartenenza". Fin da subito la novità era stata respinta dal mondo ultrà, specie dell'Atalanta e della Lazio. "Io non mi tessero" era lo slogan scandito nelle curve degli stadi, con gradinate vuote in segno di protesta e gruppi che giunsero a sciogliersi pur di non adeguarsi. Scalpore suscitò la reazione di alcuni giocatori. "Sono contrario alla tessera del tifoso, perché non mi piacciono le schedature. E poi, in alcuni casi, servirebbe anche la tessera del poliziotto" si lasciò scappare Daniele De Rossi nel maggio 2010, dal ritiro della nazionale. Una presa di posizione che scatenò le reazioni del ministero dell'Interno, della Figc e di vari sindacati di polizia, costringendo De Rossi a scusarsi. Ma già Marcello Lippi, allora ct azzurro, nell'agosto 2009 l'aveva bocciata: "Non mi convince, è uno strumento che ghettizza". Della tessera del tifoso si è interessato anche il Consiglio di Stato. Il suo rilascio abbinato "inscindibilmente" ad una carta di credito prepagata potrebbe rappresentare "una pratica commerciale scorretta" avevano scritto i giudici di Palazzo Spada lo scorso dicembre, motivando l'accoglimento di un ricorso presentato da Codacons e Federsupporter. Le due associazioni avevano segnalato all'Antitrust il fatto che in molti casi la compilazione dei moduli per ottenere la card comportava automaticamente l'emissione di una carta di credito ricaricabile. E oggi Federsupporter esulta: "é una grande vittoria".
mercoledì 14 marzo 2012
La tessera del tifoso verrà sostituita
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