Tante volte, io in primis, si è accusato “il Monferrato” (e non a torto) di essere giornale troppo impegnato a non scontentare nessuno per accontentare tutti.
Ma è dovuto da parte mia, dopo l’intemerata contro un certo modo di (non) fare giornalismo, un plauso al bisettimanale casalese per lo spazio dedicato ieri a quella che, secondo me ma non solo, è stata la notizia più interessante sul fronte tifo nerostellato quantomeno degli ultimi due anni.
Cosa ha fatto la redazione sportiva del sopraccitato giornale? Semplicissimo: ha avuto per le mani una notizia che, causa il suo arrivo una settimana prima del ritorno nelle edicole, rischiava di essere già vecchia e bruciata. Ma qui la sottovalutazione (o se meglio credete la grandiosa superficialità) degli altri organi di informazione presenti sul territorio, ha fatto sì che si potesse sparare, dopo le cronache dei due incontri di Coppa Italia sin qua disputatisi, al centro di tutti i commenti relativi al momento del Casale Calcio.
E che fosse notizia me l’hanno confermato alcune telefonate di conoscenti che non seguono abitualmente il Casale ma se ne interessano: “Allora l’avete fatto davvero! Avete deciso di non seguirli in casa? Se è come è stato scritto avete fatto bene!”. Questo è stato il tenore delle telefonate, telefonate che, complici le ferie ed il quasi totale offuscamento della notizia che finora era girata solo negli ambienti più appassionati del tifo casalese, aveva escluso tutti i semplici “interessati” alle vicissitudini della propria squadra cittadina.
Il Monferrato alla fin fine ha fatto soltanto l’interesse di chi fa un giornale (informare) e di chi lo compra (essere informato) e ho potuto constatare che di questi tempi (nella fattispecie in questa occasione) non è stata cosa da poco. Non ha fatto da megafono ad un gruppo, bensì ha semplicemente preso in mano un documento che conteneva un grido di dolore, ne ha estrapolato i passaggi più rilevanti e li ha immessi nel circuito informativo. Ora sicuramente darà diritto di replica alla controparte, e di questo ne sono ben felice, è giusto che tutti abbiano spazio per esprimere le proprie idee e le proprie argomentazioni, sennò per farsi sentire l’unica strada sarebbe stata quella di urlare ancora più forte….
Ora ognuno va per la sua strada: probabilmente dei problemi nei rapporti fra squadra e tifoseria non ci sarà più traccia, la pallacanestro tornerà a fare la parte del leone sul Monferrato e molti come il sottoscritto torneranno a lagnarsene e per ripicca a boicottarlo, ma venerdì 24 agosto 2007 resterà una bella pagina scritta (ma temo sporadica e spero di essere smentito) di giornalismo “con la schiena diritta”.
3 commenti:
Certi post non li capisco, non so da chi arrivano (da qualche giornalista citato nei post? Non credo.).
Quindi li cancellerò.
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