Il Limonte – ovvero una sorta di unione tra Liguria e Piemonte – si farà: “anche con i cinghiali”. Così perlomeno spera il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che ha chiesto a Mercedes Bresso spiegazioni su una legge che lo stesso Burlando non vede di buon occhio ed applicata solo in Piemonte e quanto pare solo nei confronti di chi paga le tasse automobilistiche nello stesso Piemonte: tale legge prevede infatti che – in caso di incidente provocato da cinghiale – i relativi danni potranno essere risarciti SOLO nell’ipotesi in cui il danneggiato sia immatricolato oppure paghi le tasse automobilistiche in una provincia piemontese.
Il singolare caso di bocciatura della domanda di risarcimento è capitata ad un insegnante genovese, che si può definire “cornuto e mazziato”: lo stesso infatti si era imbattuto in un cinghiale sbucato sulla strada dal nulla nei pressi di Visone (al) e quando è venuto a conoscenza dell’esistenza di un fondo regionale per il risarcimento dei danni provocati dagli ungulati ha presentato regolare domanda, poi respinta. Questo perché, come precisa l’assessore all’agricoltura Mino Taricco, non si tratta di un’assicurazione vera e propria, ma di un fondo di solidarietà pagato con le imposte locali e pertanto è stato deciso di stringere il cerchio dei beneficiari.
Al presidente della Liguria però questo non va proprio giù, in quanto nella sua regione vengono garantiti gli automobilisti di ogni latitudine e così, amareggiato, commenta: “se dobbiamo essere una cosa sola nello sviluppo, perlomeno cominciamo dalle bestie”.
Il singolare caso di bocciatura della domanda di risarcimento è capitata ad un insegnante genovese, che si può definire “cornuto e mazziato”: lo stesso infatti si era imbattuto in un cinghiale sbucato sulla strada dal nulla nei pressi di Visone (al) e quando è venuto a conoscenza dell’esistenza di un fondo regionale per il risarcimento dei danni provocati dagli ungulati ha presentato regolare domanda, poi respinta. Questo perché, come precisa l’assessore all’agricoltura Mino Taricco, non si tratta di un’assicurazione vera e propria, ma di un fondo di solidarietà pagato con le imposte locali e pertanto è stato deciso di stringere il cerchio dei beneficiari.
Al presidente della Liguria però questo non va proprio giù, in quanto nella sua regione vengono garantiti gli automobilisti di ogni latitudine e così, amareggiato, commenta: “se dobbiamo essere una cosa sola nello sviluppo, perlomeno cominciamo dalle bestie”.
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