martedì 29 giugno 2010

Ultras. I ribelli del calcio.

La presente opera narra la storia del movimento ultras dalla sua nascita negli anni sessanta ai giorni nostri, descrivendo la propria evoluzione dalle prime coreografie con il sorgere dei primi gruppi, passando anche attraverso scontri fino all'emanazione in successione dei vari decreti anti - ultras. A quarant'anni dalla sua nascita, il movimento ultras negli ultimi tempi sta subendo una delle più forti repressioni, cominciata a seguito di gravi fatti di violenza ed in particolar modo accentuata successivamente ai fatti di Catania in cui perse la vita l'ispettore Filippo Raciti. Ma come sappiamo il fenomeno non è contornato solo da scontri o comunque fatti di cronaca nera.
Dopo il secondo dopoguerra troviamo la formazione dei primi club e la nascita dei primi gruppi ultras alla fine degli anni 60, periodo in cui l'Italia viveva turbolenze sociali e politiche di una certa rilevanza, in particolar modo l'epoca delle contestazioni del '68 e quella delle brigate rosse. Le mode che passano nel tempo hanno reso il movimento, composto da ragazzi aggregati per la passione per il calcio e per la giovane età, come un fenomeno in continua evoluzione, in cui amicizia e lealtà sono molto importanti.
Ogni gruppo indipendentemente dal numero degli appartenenti ha sempre cercato di distinguersi organizzando al meglio la coreografia per le partite, esponendo bandiere, striscioni, aste come strumenti utilizzati quale mezzo di comunicazione, non facendo mancare il proprio sostegno vocale a favore della squadra (scioperi a parte).

Anche le trasferte sono andate sempre più evolvendosi: nei primi anni non sempre venivano onorate se non per lo più quelle più vicine, poi invece si sono trasformate in veri e propri esodi di massa grazie a cui all'interno dei gruppi ci si compattava e si stringevano forti legami per via delle tempo trascorso insieme durante le ore di viaggio. Negli ultimi tempi come ben sappiamo si sono susseguiti diversi decreti anti ultras, e molti sono i divieti per le tifoserie di recarsi fuori casa per determinate partite considerate a rischio. Sta di fatto che il fenomeno ultras è molto articolato e ha impresso molti valori, aggregazioni, socitlità e quell'antagonismo che l'hanno contraddistinto creandone una sottocultura ribelle: tale è considerato dalle istituzioni che da anni stanno attuando una continua repressione.

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Andrea Ferreri, laureato in filosofia, esperto di 'cultural studies', lavora da insider in ambienti controculturali. Da vent'anni è attivo nel mondo ultras.

Andrea Ferreri, "Ultras i ribelli del calcio. Quarant'anni di antagonismo e passione". 2008, Bepress edizioni in movimento, Lecce. Stampato presso Bianca e Volta in Trucazzano (MI). 202 pagine, 15,00 €.

1 commento:

Anonimo ha detto...

figo