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CASALE CITTA', ULTRAS NEROSTELLATI, TIFO CASALESE, CINGHIALI
Sabato pomeriggio il Casale può compiere il passo decisivo verso la salvezza. Basta un successo contro il Montichiari e la permanenza in Seconda Divisione sarebbe pressoché in cassaforte, al di là dei risultati provenienti dagli altri campi. Insomma, sarebbe il miglior modo di congedarsi dal pubblico amico (è anche l’ultima partita casalinga della stagione) e di festeggiare la Pasqua.
“Fino a quando la salvezza non sarà matematica non festeggiamo e restiamo concentrati – osserva il tecnico Francesco Buglio –, certo che ci piacerebbe dedicare vittoria e salvezza ai nostri tifosi, considerando che il rendimento casalingo non è stato allo stesso livello di quello esterno, specialmente nelle ultime trasferte dove abbiamo conquistato tre vittorie consecutive”.
Sugli spalti del Natal Palli ci sarà anche Ottavio Bianchi, il grande tecnico che conquistò il primo scudetto della storia a Napoli, nel 1987, allenando un certo Diego Armando Maradona… Bianchi, nella sua lunga e prestigiosa carriera da allenatore, ha anche guidato squadre come Roma, Inter, Fiorentina, Atalanta, Avellino, Como, Siena e Spal. Da giocatore, negli anni 60 e ’70, ha militato in squadre come Brescia, Napoli, Atalanta, Milan e Cagliari, vantando due presenze in Nazionale.
La presenza di Bianchi sabato al ‘Natal Palli’ è dovuta alla profonda amicizia che lo lega all’amministratore delegato del Casale Calcio Fabrizio Catenacci.
Da www.tuttolegapro.comI liguri hanno cambiato allenatore in settimana affidandosi all’esperto Luca Prina, ex Pro Belvedere Vercelli. Ma il Casale non sarà da meno e per prepararsi al sintetico del campo ligure l’abituale partitella in famiglia del giovedì si disputerà sul sintetico di Trino.
Il direttore sportivo Pasquale Gigliotti commenta: “Domenica abbiamo conquistato un ottimo punto contro una squadra coriacea come il Savona. Ho visto un buon Casale, che ha giocato alla pari con i liguri, poi ha vinto il caldo asfissiante. Adesso ci aspetta questo scontro diretto contro la Virtus Entella, che ha appena cambiato allenatore e sarà quindi ben carica e stimolata a far bene. Da parte nostra non dobbiamo far altro che proseguire sulla strada intrapresa e conquistare più punti possibili per raggiungere la salvezza”.
Per questa stagione in Lega Pro soltanto in Prima Divisione ci saranno playout tra le ultime quattro squadre classificate. Infatti, per la 2^ Divisione il regolamento sulle retrocessioni è il seguente:
Girone A: due retrocessioni (ultima classificata direttamente, più la squadra perdente del playout che verrà disputato tra la penultima e la terz'ultima, ma solo se il distacco sarà di cinque punti o inferiore). Se guardiamo la classifica, oggi il Casale sarebbe salvo e con questa situazione retrocederebbe direttamente il Mezzocorona (17 punti) e ci sarebbe una sfida playout tra Sanremese (23 p.) e Sacilese (25 p.), in quanto il distacco tra le due compagini è di due punti.
Girone B: una sola retrocessione, decisa ai play out tra ultima classificata e penultima, solo se il distacco tra di loro è di cinque punti o inferiore. Altrimenti retrocede direttamente il fanalino di coda. Quindi per questo girone, con la classifica attuale, la situazione sarebbe: Villacidrese ultima con 13 punti che retrocede direttamente in Serie D in quanto il distacco con la penultima (in questo caso il Fano posizionato a quota 21) è superiore ai cinque punti.
Girone C: anche qui una sola retrocessione, decisa ai play out tra ultima classificata e penultima, solo se il distacco tra di loro è di cinque punti o inferiore. Altrimenti retrocede direttamente il fanalino di coda. Quindi per questo girone, con la classifica attuale, la situazione sarebbe: Catanzaro ultimo con 5 punti che retrocede direttamente in Serie D in quanto il distacco con la penultima (in questo caso la Vibonese a quota 17) è superiore a cinque punti.
da www.tuttolegapro.com
Stefano, iniziamo a parlare della tua carriera. Hai iniziato a giocare a Legnano guadagnando subito la stima e i complimenti di dirigenti e stampa. Come è stato l’impatto con la Seconda Divisione?
"Devo dire che è stato ottimo. Non mi aspettavo di ambientarmi così in fretta e soprattutto così bene perché quella stagione è stata veramente fantastica. Nonostante fosse la mia prima esperienza in un campionato professionistico, mi sono subito tolto parecchie soddisfazioni e sono certamente soddisfatto di quello che sono riuscito a dimostrare. Ho giocato tanto (31 presenze, ndr), sono anche riuscito a segnare un gol e anche per questo motivo reputo ottimo il mio impatto con la Seconda Divisione. Penso che non poteva andare meglio di come sia effettivamente andata".
Anche perché quella stagione ha registrato il Legnano finalista play-off contro un certo Spezia…
"Sì, abbiamo coronato la stagione con questa insperata conquista dei play-off contendendo addirittura allo Spezia il passaggio in Prima Divisione. Non eravamo una squadra costruita per puntare così in alto eppure ci siamo arrivati. Il segreto? La compatezza e l’affiatamento creatosi: eravamo un gruppo coeso e compatto, guidati da un ottimo allenatore quale Scienza".
Poi il fallimento del club. A livello personale, come lo hai vissuto?
"Nessuno mi aveva preparato ad un episodio del genere. Non sapevo veramente cosa significasse la scomparsa di un club. A livello personale è stato doloroso il fatto di essermi imbattuto in una situazione del genere che mi ha procurato tanta paura perché d’un tratto mi sono ritrovato a spasso. Come d'altronde i miei compagni. E pensare che con il ripescaggio saremmo approdati in Prima Divisione…"
Il Casale non ha esitato a contattarti. Quella del club nerostellato è stata l’unica offerta che hai ricevuto?
"Avevo ricevuto altre due offerte, per giunta di categoria superiore ma alla fine non si è concretizzato nulla. Ho accettato di buon grado la proposta del Casale sebbene militasse in una categoria inferiore perchè mi ha dato subito l’impressione di essere una società sana e seria e ho deciso quindi di compiere questa scelta".
Una stagione non certo brillante. L’inizio è stato al di sotto delle aspettative però in un certo senso ve lo aspettavate...
"Sicuramente. Ma la squadra è forte ora ed era forte anche prima. Non avevano solamente funzionato varie cose. Però adesso ci siamo tirati su sia di morale sia di classifica e iniziamo finalmente a raccogliere i frutti del nostro lavoro. Il fatto di essere in striscia positiva da ben sette giornate dimostra che la squadra è viva ed è pronta a combattere per mantenere la categoria".
C’è stato un momento in cui la strada per la salvezza sembrava veramente in salita. Nutrivate fiducia e ottimismo che qualcosa sarebbe cambiato?
"Sì. Abbiamo provato con tutte le nostre forze a cercare di risollevarci da una situazione critica, non ci siamo mai sentiti spacciati nonostante mille difficoltà e mille problemi incontrati. Poi la società ha messo a punto un ottimo piano di ristrutturazione compiendo grandi sacrifici economici che hanno sicuramente alzato il livello della squadra. Ci siamo mossi bene sul mercato di riparazione e credo che gli ultimi risultati premino anche gli sforzi dei dirigenti che hanno voluto cercare una soluzione ai problemi iniziali".
Un ribaltamento di situazione che risale però al cambio di allenatore. Cosa ha portato l’arrivo di Buglio?
"Ha portato tanta voglia di fare e di giocare al pallone, molta autostima e grande intensità che hanno e stanno tutt'ora facendo la differenza. Rispetto a Ciulli, Buglio è completamente diverso, ha cioè modi di fare e di allenare differenti però con lui abbiamo cambiato marcia, continuiamo a fare punti e speriamo di andare avanti su questa strada che ci sta progressivamente avvicinando all’obiettivo salvezza".
Che è l’obiettivo della squadra. Ed il tuo?
"Voglio cercare di salire di categoria. A Legnano ho solo sfiorato l’ebbrezza della Prima Divisione ma ora voglio giocarci e cimentarmi in un campionato diverso. Ma sia chiaro: prima voglio salvarmi con il Casale".