lunedì 15 giugno 2009

Quelli che il Bulagna

Come il Casale, anche il Bologna FC festeggia quest'anno il suo centenario: è stato fondato infatti nel lontano 1909, maglia rossoblu ma a scacchi e non a bande verticali come l'attuale ed il primissimo campo di calcio - il Cesoia - sorgeva a fianco di una trattoria, della quale la squadra utilizzava un paio di stanze come spogliatoio.
Piazza storicamente molto calda, nella loro storia i felsinei hanno dovuto conoscere l'onta della Serie B nonchè della C, oltre ad un palmares dotato di 7 titoli nazionali; tra questi il più sofferto è stato quello del 1925, il primo della storia rossoblu. Sotto il profilo del gioco è stato necessario disputare 5 partite per la conquista dello scudetto: due perchè all'epoca con il campionato nazionale diviso in più gironi bisognava disputare una finale di andata e ritorno (come capita ora in serie C / lega pro per la conquista della supercoppa tra le prime di ogni girone), mentre le altre 3 partite successive erano altrettanti spareggi, resisi necessari perchè ogni partita finiva puntualmente con un pari. L'ultima partita era però stata giocata in campo neutro (Milano) alle 7 del mattino e a porte chiuse: sembra più storia dei giorni nostri, per l'appena citata decisione dei vertici calcistici dell'epoca, diretta conseguenza di quanto avvenuto tra le tifoserie nelle due partite precedenti, terminata 1-1.
La storia infatti narra che in occasione del primo spareggio la tifoseria bolognese si sia prodigata in un'invasione di campo non del tutto pacifica per proteste contro l'arbitro, intento a non convalidare una rete a favore del Bologna (poi ha cambiato idea). Con quella rete il Bologna ha pareggiato e si è reso necessario il 2° spareggio, a Torino: quest'ultima partita era terminata 0-0, sugli spalti nulla di fatto, ma a Torino Porta Nuova l'incontro tra le opposte fazioni finì a rivoltellate da parte felsinea... così poi nessuno ha potuto assistere all'ultimo spareggio di Milano.
Successivamente la squadra ha conosciuto fasi alterne, con la conquista di altri scudetti, il passaggio di alcuni campioni e bandiere, da Beppe Signori e Roberto Baggio a Giacomo Bulgarelli, deceduto di recente; diverse anche le stagioni in B, dove però è stato possibile levarsi diverse soddisfazioni contro rivali vicini di casa.

Ultimo stadio, “Quelli che il Bulàgna”, I tascabili, finito di stampare nel mese di novembre 2003 dalla tipografia Me.ca, Recco, per conto della Fratelli Frilli Editori, 92 pagg., 6,50 €.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che quadra di merda il bologna!

Anonimo ha detto...

Intanto si son salvati...a differenza della compagine del re di Masio