giovedì 10 gennaio 2008

Società - Come ti rovino un mito...

Scusate ma scrivo ancora una volta e poi tornerò al mio beato anonimato, sono stato costretto dallo dallo sdegno per l'ennesimo sfregio che viene fatto ai nostri ricordi e miti adolescenziali, beccatevi il mio conato di schifo per...


24 anni dopo quello storico e indimenticabile primo capitolo, Sergio Martino e Lino Banfi riportano sullo schermo l’allenatore più famoso d’Italia perpetrando, com'era prevedibile, un vero e proprio sacrilegio.
L’attesa e la libidine di rivedere Banfi vestire i panni di Oronzo Canà verrano cancellati nel giro di nemmeno 10 minuti da una vera e propria depressione , visto la (prevedibile) sequela di battute e la quantità mostruosa di scene da "bagaglino", tramutando i 110 interminabili minuti in sofferenza.
Se il primo capitolo noi cultori l'abbiamo imparato a memoria, con scene cult da storia della commedia italiana degli anni 80, questo sequel si presenta come un puro e palese progetto di stampo commerciale, dopo le già pessime esperienze per chi di noi è andato al cinema a subire La Mandrakata 2 e Eccezzziunale Veramente 2, anche questa si rivela una semplice e scontatissima ‘operazione nostalgia’, fatta di rimandi continui, ma non minimamente comparabili, al mitico originale.

Gli sceneggiatori, per carità, hanno anche provato a dare un senso al tutto costruendoci intorno una qual certa storia rendendola più credibile e attuale possibile, ficcandoci dentro le più recenti problematiche che hanno attraversato il nostro calcio professionistico (scandalo dei conti in rosso delle società di calcio, i calciatori vip, le solite polemiche trasmissioni calcistiche, intercettazioni telefoniche) senza però dare un senso compiuto al tutto, complice la deludente regia di Sergio Martino che alcuni hanno già definito giustamente "scolastica", fatta di inquadrature fisse e gag da avanspettacolo di serie C (anzi no, di serie D girone A 2007/2008.... rende meglio!).
Più di un appassionato ha poi notato l'involontaria (?) figura macchiettistica nella quale cade (l'ex) mitico Canà-Banfi, il quale ha perso quella fisicità e quell’agilità che 20 anni fà lo rendevano semplicemente irresistibile, d’altronde 71 anni son sempre 71 anni, e spiace ancor più vedere come si sia arreso al vile denaro nell’accettare una sceneggiatura simile, accanto a lui la storica moglie del primo capitolo, Mara Canà e, purtroppo, il prezzemolino Biagio Izzo (ma chi fa ridere sto qua?), una sgnaccherosa Anna Falchi (sarà anche figa, ma mi sa che Ricucci avrebbe recitato meglio....), l' intramontabile Andrea Roncato ed una serie infinita di ‘guest star’ (Del Piero, Buffon, Totti ecc.ecc.), sportive e televisive, inserite nella sceneggiatura un pò a caso…


Chicca delle chicche le musiche partorite nientepopodimenochè dal Maestro Amedeo Minghi (AH AH AH AH AH, cazzo ridiamo, purtroppo la mia non è una battuta...) riapparso dal silenzio sanremese per scrivere i testi del sequel del re dei B-Movie, ennesima conferma di quanto i soldi possano far prendere decisioni a dir poco incredibili.
Unica scena degna di nota, tra le tante montate con i vari calciatori della serie A, quella che vede Oronzo Canà duettare con il presidente della Lazio Claudio Lotito, talmente auto-ironico da strappare finalmente una sana risata in sala, (l’unica ?).
Venerdì la pellicola, costata 6 milioni di euro, invaderà la penisola, distribuita da Medusa, con oltre 600 copie pronta a fare faville al botteghino, il sottoscritto col cippirimerlo che lo beccano sta volta...
Peccato che dalla gioia iniziale si passerà alla delusione finale, sperando che il pronosticabile successo del film non porti lo stesso Banfi, che ha quasi annunciato la ‘brutta notizia’ in conferenza stampa, a far resuscitare altri remake che fanno la ricchezza delle nostre videoteche di B-movie e già la domanda sorge spontanea: dopo averci ucciso eccezzziunale veramente e l'allenatore nel pallone, quale sarà la prossima vittima: il presidente del Borgorosso Football Club interpretato da De Sica? Mezzo destro e mezzo sinistro interpretato dai Fichi d' India? Paolo Cotechino interpretato da Biagio Izzo in persona? Credetemi, è già brutto diventare vecchi, peggio ancora è vedere distruggere i propri miti....

13 commenti:

Cinghiale nerostellato ha detto...

Stop al cinema moderno

Anonimo ha detto...

ricordi e miti adolescenziali, beccatevi il mio conato di schifo per...
CONATO??? ahi ahi ahi!!! :-)

Anonimo ha detto...

MADONNA BENEDETTA DELL'INCORONETA!!!!!!

Anonimo ha detto...

dal punto di vista del business è un operazione ineccepibile sfruttano un prodotto che tira.
Ma noi possiamo votare: non andando a vederlo.

Anonimo ha detto...

porca puttenola!

Robe ha detto...

Anch'io la penso come voi in tal senso ma non mi piace vivere di pregiudizi perciò andrò a vederlo. Poi vi dirò.

Anonimo ha detto...

Conato :Impulso al vomito.

Anonimo ha detto...

Io ci andro' penso, recita un mio amico...fa' la parte dello straniero nella squadra.

dado77

Anonimo ha detto...

Io conosco Aristoteles, e allora?

Anonimo ha detto...

anch'io,ci andrò,quanto meno per vedere lo straniero della longobarda,alias mio cugino...luki'76

Anonimo ha detto...

staminkia

Anonimo ha detto...

Grande Ettore!

Complimenti!

dado77

Anonimo ha detto...

Veramente peggiore di quanto potessi immaginare.Sembrava di vedere Nonno Libero in versione allenatore. Altro che mitico Oronzo Canà! Purtroppo aveva ragione Cinghiale Casale: come ti rovino un mito!