giovedì 20 novembre 2008

Di pallone si continua a morire

Un po' di tempo fa avevo già avuto occasione di parlare di questa tremenda malattia (http://cinghialecasale.blogspot.com/2008/09/colpisce-ancora-il-morbo-di-lou-gerhig.html), la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica, nota anche come morbo di Lou Gehrig, giocatore di baseball morto nel 1941 a 38 anni), che colpisce prevalentemente i calciatori. Borgonovo, a cui è stata di recente dedicata la partita Milan Fiorentina, ha avuto la forza ed il coraggio di rompere il muro di omertà sulla malattia. Dal 1970 ad oggi vi è almeno un centinaio di casi conosciuti inerenti calciatori morti per questa malattia, di cui non si conoscono i motivi che ne provocano l'insorgenza. La maggior parte delle vittime non aveva nemmeno 60 anni:
  • Giorgio Rognoni, centrocampista, morto a 40 anni nel 1986;
  • Gianluca Signorini, Capitano del Genoa, a 42 anni nel 2002; nella foto qui sotto è in carrozzella a Marassi;
  • Lauro Minghelli, gregario di serie C, a soli 31 anni nel 2004;
  • Adriano Lombardi, ex bandiera di Como ed Avellino, a 62 anni nel 2007;
  • Fulvio Bernardini, Ct della Nazionale, a 79 anni nel 1984;
  • Armando Segato, calciatore di Fiorentina ed allenatore del Venezia, a 43 anni nel 1973: è stato il primo calciatore in Italia ad andarsene. Un giorno zoppicava, pensava fosse lombosciatalgia, poi con il trascorrere del tempo purtroppo ha scoperto che così non era.
Franco Tafuni, ex calciatore colpito dalla Sla

Questi sono solo alcuni casi e la lista tra i calciatori che hanno contratto la malattia è ben più lunga rispetto a quella di chi non lo ha mai praticato. La Sla è una malattia devastante: colpisce i muscoli, disattiva i motoneuroni, paralizza mani, braccia e gambe e non permette di parlare. Si può solo pensare, ma intanto il corpo - bloccato - comincia inesorabilmente il cammino verso la fine.
Non c'è ancora una cura, semmai solo palliativi, nè si conoscono ancora le cause esatte, vi sono solamente sospetti su alcuni tipi di farmaci somministrati ai calciatori e pare che il decorso della malattia cominci con piccoli traumi alla testa ed alle gambe. Ma quel che può far più male è l'omertà che regna sovrana tra le istituzioni: mai alcun interessamento da parte di Fifa, Uefa e Figc, a parte una telefonata di Abete ora che è cresciuta l'attenzione grazie al coraggio di Borgonovo di uscire alla luce.

Il PM Raffaele Guariniello, impegnato nella lotta contro il doping nello sport, è partito con indagini sull'uso dei farmaci nel calcio, passando poi dal doping e scoprendo la terribile Sla. Suoi i primi studi e le prime indagini in materia.

2 commenti:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Giorgio, be se la causa di questa malattia sono i farmaci da calcio, allora ci dovrebbe essere un netto incremento del "male" nel calcio moderno.

Anonimo ha detto...

Non e' dimostrata una connessione diretta tra i farmaci (incluso il doping) e la malattia; parlano di una concomitanza di fattori tra cui anche,per esempio, i diserbanti utilizzati per l'erba