Non volevo e ci sono riuscito! Si non volevo proprio partire con una polemica diretta verso gli attuali vertici societari ed alla fine la ragione è prevalsa sull’istinto. Sicuramente più avanti e stante l’attuale situazione tornerò ad occuparmi di quanto sta succedendo in società, per ora preferisco soffermarmi su altri temi.
Inizio così da una cosa che mi è stata particolarmente a cuore negli ultimi tempi: la fiaccolata organizzata dall’associazione familiari vittime dell’amianto, tenutasi lo scorso 10 novembre per le vie cittadine. In quel tardo pomeriggio di novembre la città di Casale mi è sembrata come se si fosse risvegliata da un lungo torpore. Ho (ri)visto finalmente, in quella lunga e silenziosa marcia, una grande forza composta e compatta nel voler lottare contro una profonda ingiustizia sociale, costata (ahimè) la vita a migliaia di persone innocenti. Una forza che simbolicamente si è ribellata ad un lungo e impressionante numero di vittime. Bravi casalesi, questo è l’esempio da dare.
Inizio così da una cosa che mi è stata particolarmente a cuore negli ultimi tempi: la fiaccolata organizzata dall’associazione familiari vittime dell’amianto, tenutasi lo scorso 10 novembre per le vie cittadine. In quel tardo pomeriggio di novembre la città di Casale mi è sembrata come se si fosse risvegliata da un lungo torpore. Ho (ri)visto finalmente, in quella lunga e silenziosa marcia, una grande forza composta e compatta nel voler lottare contro una profonda ingiustizia sociale, costata (ahimè) la vita a migliaia di persone innocenti. Una forza che simbolicamente si è ribellata ad un lungo e impressionante numero di vittime. Bravi casalesi, questo è l’esempio da dare.
Non è comunque finita qui, anzi per ora siamo solo all’inizio della lunga battaglia per dare giustizia a chi non c’è più. Operai ma ancor più gente comune che ogni mattina si recava al proprio posto di lavoro, ignara dei rischi che stava correndo o peggio ancora, pur sapendo di dover rischiare la vita, non poteva permettersi di lasciare quel pericoloso posto di lavoro. E’ una vicenda triste e drammatica, non cadrà nuovamente nell’indifferenza…parola di Zorro!
God bless wild boars
Zorro
28 commenti:
Da quello che si e' visto in TV e letto sui giornali, piu' che ignari di quello a cui andavano incontro propendo per la seconda ipotesi. LO sapevano ma non potevano farne a meno
Casale non deve e non puo' piu' stare inerme a vedere passarsi accanto i problemi (vedi da ultimo i posti di lavoro che se ne vanno ...).
Bravo Zorro , hai colto nel segno ! L'apatia sembra essere uno dei mali che ha attanagliato questa citta'.
Concordo con il messaggio anonimo sopra delle 13.04, stamane ho partecipato al corteo contro la durissima crisi occupazionale nel nostro territorio della quale anche io sono vittima e, mentre ho visto molti lavoratori presenziare, solo le saracinesche di un paio di attività commerciali erano giù in via Roma, le cito e son ben contento di fargli pubblicità: la ferramenta Imarisio e l'ortofrutticola del Leo.
Altra nota dolente nonostante la manifestazione provinciale poca rappresentanza da Alessandria in giù mentre le presenza era quasi tutta dell'area Casale, Valcerrina, Oltrepo sino a Morano.
Nota positiva molti lavoratori che sono anche tifosi del Casale che avevano al collo o addosso drappi della squadra del cuore, fa piacere e sono contento di registrarlo (ho l'onestà intellettuale per farlo e http://www.cgil.al.it/web/pages/newsdettaglio.php?id=1f020bc1aab36bc7d529c145a4349d25 c'è un servizio sulla partecipazione).
Bravo Luka. Sono l'anonimo del messaggio precedente e hai fatto benissimo a fare pubblicita' alle due attivita' commerciali. Qui non centra nulla la fede politica : si tratta semplicemente di capire che se le fabbriche chiudono sono destinati a chiudere pure i negozi ... E' inutile organizzare feste pseudoculturali per gettare fumo negli occhi alla gente : qui tutti devono svegliarsi.
Da anni non vivo piu' a Casale ma la sensazione che mi sono fatto e' di una citta' che sempre e troppo spesso e' rimasta immobile , a differenza di altri centri ,sempre qui, nel nord Italia.
Ci andrebbe un intervento di D'Amore....
Sì, immobile, tante parole e pochissimi fatti
t'infamano gli infami
MA ANDATE A LAVORARE o sarete nel futuro solo delle zecche. Ridicoli.
MA ANDATE A LAVORARE o sarete nel futuro solo delle zecche. Ridicoli.
vergognati e sparisci! Sei un miseo pezzente.
Zecche si nasce e chi ha scritto i due commenti ripetuti come un cretino ha già dimostrato d'esserlo.
- PAROLE + AGNOLODDI
ma vuoi dire agnoloddi alla mendalidà, vero?
Ovvio, di quelli che quando ne hai mangiati due etti puoi legarti la sciarpa alla cintura senza problemi
ma scusate, ma vi è un luogo tipico
poter gustare questi agnoloddi
alla mendalidà?
Blasfemo, dovresti saperlo...per punizione devi scrivere 'SEDDE GIORNI SU SEDDE' 100 volde...
perdincinbacco rognoso, chissà che favolosa pietanza da mandare in sollucchero baldanzoso codesti agnoloddi come li nomate voi. cippirimerlo imbastardito.
Anonimo:
VATLU A FA' PIANTA' NTAL' CU'
BAUSCIA!
no, questa punizione è assai pesante! Ma poi essere ultras "sedde giorni su sedde" deve essere assai faticoso, ma esiste qualcuno che forse ci riesce? Io ne dubito!
Ci sono ci sono sedde giorni sedde su sedde e lavorano 25 ore su 24
Ma quando vai a lavorare anche davanti al tuo datore fai l'Uldras sedde giorni su sedde o fai il cagnolino caro anonimo.
Secondo me lo prende a cinghiade a voldo coperdo...
ma prima deve togliere la sciarpa dalla cinghia, no?
Questa e' complicata...ci andrebbe un intervento di CHI C'ERA SA'
chi c'era sa, rispondi al quesito e non fare il prezioso.
Io non c'ero e non so
chi 'ndaju sacciu, eu? chi pozzu fari, eu? talìa fetusi eu nun c'ero, sse c'ero dommivo e se dommivo sugnavu i nun esseci. mannaia
bifolco c'ha la mendalida'...
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