sabato 29 marzo 2008

Intervista a Franco Lerda


Questa che riporto fedelmente qui di seguito è un'intervista a Franco Lerda, attuale allenatore del Pescara, che ora punta ai play-off. Tale intervista è stata pubblicata sul tuttosport di tre giorni fa, mercoledì 26 marzo.

«Pronto sono Enzo Nucifora, ti va di venire a Pescara? Bada bene, amici­zia tanta, soldi pochi...» Dall’altro capo del telefono, Franco Lerda, 19 Agosto 2007.

Un giorno particolare?

«Il mio compleanno, 40 anni, stavo scar­tando i regali della mia famiglia. Si, fino adesso c’è stato un po’ di tutto, emozioni forti, a 360 gradi»

Si parte con il racconto. «Estate duemilasette, ero a Casale, o me­glio avevo appena comunicato al presiden­te Bertacchi che lasciavo il Casale calcio. Avevamo appena vinto i play-off, ma il ri­pescaggio non ci premiò, e allora rifiutai il biennale pronto e tornai a casa in attesa di qualche telefonata. A dirla tutta l’offerta del Pescara era veramente bassa, ma era un’occasione da prendere. Presi il trolley, misi dentro due cose e partii direzione San Benedetto del Tronto, Lì perché la situa­zione a Pescara era in piena evoluzione, Nucifora mi disse di stare in stand-by , do­vevamo aspettare prima di entrare in azione».

E il primo contatto?

«Il primo allenamento all’Adriatico penso che non lo scorderò mai. Entrai in campo e sinceramente pensavo di aver sbagliato città, stadio. L’erba del campo credo fosse alta almeno 30 cm, le righe non esisteva­no, le porte erano senza reti e al centro del campo c’erano i ragazzi. Cominciai a lavo­rare ».

Poi il nuovo proprietario...

«Vi dico una cosa: l’arrivo dei Soglia è sta­to un miracolo per Pescara, ma per assur­do quello che poteva rimetterci di più di questo nuovo scenario ero proprio io. Per me si aprirono giorni di mille dubbi, non ero più sicuro di restare».

Arriviamo ai giorni nostri. Playoff?

«E’ una bella meta però c’è da pedalare ed a pieno regime. Dobbiamo prendere la rin­corsa sfruttando al massimo il doppio tur­no interno».

Ma il futuro è anche una riconferma di Lerda.

«Le intenzioni sono queste e il presidente lo ha detto anche pubblicamente».

Molti (aggiungo io) a Casale non avrebbero scommesso un centesimo su di lui alle prime battute e con pochi mesi alle spalle sulle panchine, e precisamente solamente con quella del Saluzzo che aveva portato alla salvezza in D ai danni del Trino (divenuto poi Pro Belvedere Vercelli) agli spareggi play-out . . . ora è ai piani alti della C1! Buon proseguimento.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

buon lavoro!

Max VC ha detto...

Quel Franco qui ha giocato anche coll'alessandia dio bau. ricordo io quella faccia li.Forsa PROOOOOOO PROOO PROOO PRO!!!!!!1

Anonimo ha detto...

Quel franco li sta facendo un miracolo a pescara

Anonimo ha detto...

se è andato via,qualcuno avrà colpa...

Anonimo ha detto...

Certo, lo caricavano tutti ma se non c'è più è colpa dei cinghiali, anche jacolino criticavano tutti e adesso tutti si mordono i coglioni. chi li ha!