Questa che riporto fedelmente qui di seguito è un'intervista a Franco Lerda, attuale allenatore del Pescara, che ora punta ai play-off. Tale intervista è stata pubblicata sul tuttosport di tre giorni fa, mercoledì 26 marzo.
«Pronto sono Enzo Nucifora, ti va di venire a Pescara? Bada bene, amicizia tanta, soldi pochi...» Dall’altro capo del telefono, Franco Lerda, 19 Agosto 2007.
Un giorno particolare?
«Il mio compleanno, 40 anni, stavo scartando i regali della mia famiglia. Si, fino adesso c’è stato un po’ di tutto, emozioni forti, a 360 gradi»
Si parte con il racconto. «Estate duemilasette, ero a Casale, o meglio avevo appena comunicato al presidente Bertacchi che lasciavo il Casale calcio. Avevamo appena vinto i play-off, ma il ripescaggio non ci premiò, e allora rifiutai il biennale pronto e tornai a casa in attesa di qualche telefonata. A dirla tutta l’offerta del Pescara era veramente bassa, ma era un’occasione da prendere. Presi il trolley, misi dentro due cose e partii direzione San Benedetto del Tronto, Lì perché la situazione a Pescara era in piena evoluzione, Nucifora mi disse di stare in stand-by , dovevamo aspettare prima di entrare in azione».
E il primo contatto?
«Il primo allenamento all’Adriatico penso che non lo scorderò mai. Entrai in campo e sinceramente pensavo di aver sbagliato città, stadio. L’erba del campo credo fosse alta almeno 30 cm, le righe non esistevano, le porte erano senza reti e al centro del campo c’erano i ragazzi. Cominciai a lavorare ».
Poi il nuovo proprietario...
«Vi dico una cosa: l’arrivo dei Soglia è stato un miracolo per Pescara, ma per assurdo quello che poteva rimetterci di più di questo nuovo scenario ero proprio io. Per me si aprirono giorni di mille dubbi, non ero più sicuro di restare».
Arriviamo ai giorni nostri. Playoff?
«E’ una bella meta però c’è da pedalare ed a pieno regime. Dobbiamo prendere la rincorsa sfruttando al massimo il doppio turno interno».
Ma il futuro è anche una riconferma di Lerda.
«Le intenzioni sono queste e il presidente lo ha detto anche pubblicamente».
Molti (aggiungo io) a Casale non avrebbero scommesso un centesimo su di lui alle prime battute e con pochi mesi alle spalle sulle panchine, e precisamente solamente con quella del Saluzzo che aveva portato alla salvezza in D ai danni del Trino (divenuto poi Pro Belvedere Vercelli) agli spareggi play-out . . . ora è ai piani alti della C1! Buon proseguimento.
5 commenti:
buon lavoro!
Quel Franco qui ha giocato anche coll'alessandia dio bau. ricordo io quella faccia li.Forsa PROOOOOOO PROOO PROOO PRO!!!!!!1
Quel franco li sta facendo un miracolo a pescara
se è andato via,qualcuno avrà colpa...
Certo, lo caricavano tutti ma se non c'è più è colpa dei cinghiali, anche jacolino criticavano tutti e adesso tutti si mordono i coglioni. chi li ha!
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