La tragedia è stata rievocata alla 65° edizione della Mostra del cinema di Venezia, con la presentazione dei film "La fabbrica dei tedeschi", di Mimmo Calopresti, che assieme a "ThyssenKryupp Blues" di Pietro Balla e Monica Repetto, ha portato alla ribalta il dramma della sicurezza sul lavoro. Un'occasione, i due film, per "mantenere la Mostra in presa diretta su quel che succede in Italia", secondo il direttore della rassegna Marco Muller presentando le pellicole.
Una pellicola per cercare risposte a tante domande, ha spiegato il regista in una nota. E cioè come sia potuto accadere un incidente del genere in una fase di avanzamento tecnologico e automatizzazione dei processi produttivi. Arricchita da brevi contributi di volti celebri dello schermo, da Silvio Orlando a Monica Guerritore a Valeria Golino, la pellicola privilegia i ritratti delle vittime e dei loro familiari ai toni dell'inchiesta.
Scelta ancor più in soggettiva quella di "ThyssenKrupp Blues", che segue le sorti di un giovanissimo operaio della fabbrica, solo sfiorato dalla tragedia, prima e dopo l'incidente. Portavoce della rabbia dei lavoratori ma anche testimone del disorientamento di una generazione, davanti al dramma ed all'incertezza sul futuro occupazionale. Mentre l'evento è stato completato dalla proiezione di un breve filmato di sensibilizzazione al problema del a sicurezza sul lavoro firmato dal regista Pasquale Squitieri, che intervenendo in sala ha lamentato il fatto che il suo spot di impegno civile si rimasto quasi un inedito.
La proiezione a Venezia dei due film è stata occasione oggi per la presentazione dell'iniziativa "Una carovana per il lavoro" , promossa dall'associazione Articolo 21, allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica ed i politici alle tematiche della sicurezza sul lavoro e combattere i fenomeni di precarietà e lavoro nero. Secondo i dati Inail diffusi dall'associazione, le morti sul lavoro sono state 1.341 nel 2006 e 1.210 nel 2007 (dati non irrilevanti). (notizia tratta dalla rete).
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