Troppi sono gli incidenti sulle strade novesi causati dalla presenza di caprioli e cinghiali. Tra i più recenti uno è avvenuto a Voltaggio (un capriolo travolto da un'auto pirata è stato gettato in un cassonetto), l'altro tra Novi Ligure e Tassarolo: un cinghiale è stato investito ed ucciso da una vettura condotta da una donna, rimasta illesa. Quindi si parla di emergenza cinghiali, che rappresentano il maggior pericolo.
Secondo il presidente dell'Arci caccia di Novi Ligure, Domenico Segafieno, 'non è possibile parlae di riapertura della caccia se non si considerano numerosi aspetti tecnico - statistici legati alla popolazione dei cinghiali presente sul territorio. Il problema esiste perchè questi animali si spingono fino all'abitato in cerca di cibo, prevalentemente ghiande, castagne e prodotti del sottobosco, non disponendone più nel loro abitat, ovvero le zone alte, poichè coperte di neve'.
Secondo il presidente dell'Arci caccia di Novi Ligure, Domenico Segafieno, 'non è possibile parlae di riapertura della caccia se non si considerano numerosi aspetti tecnico - statistici legati alla popolazione dei cinghiali presente sul territorio. Il problema esiste perchè questi animali si spingono fino all'abitato in cerca di cibo, prevalentemente ghiande, castagne e prodotti del sottobosco, non disponendone più nel loro abitat, ovvero le zone alte, poichè coperte di neve'.
Per arginare gli incidenti bisognerebbe cominciare a quantificare la loro presenza nel territorio ed eventualmente provvedere alla loro alimentazione. Per quanto riguarda il bracconaggio l'aspetto dovrebbe invece riguardare gli organi di controllo, organi che dovrebbero controllare con grande frequenza la provenienza della selvaggina in alcuni ristoranti, in particolar modo in periodi di caccia vietata.
Nessun commento:
Posta un commento