sabato 15 dicembre 2007

Avversarie tornei e calcio in generale - Andiamo a vedere la Pro Belvedere

Ed eccoci quasi alla vigilia della (inconsueta) partita del lunedì pomeriggio. Complice un calendario che, studiato minuziosamente da chi si occupa della compilazione del medesimo in estate, vede nella stessa domenica di dicembre giocare in casa sia la ben più blasonata Pro Vercelli che milita in C2 che la nostra prossima avversaria, l’ A.S. Pro Belvedere Vercelli, col piccolo particolare che ambedue le società occupano il medesimo impianto, lo stadio Silvio Piola dalla capacità di 6.165 posti (dei quali al coperto sono solo le tribune centrali lato biglietteria).

Infatti quando, con l’avvicinarsi dell’ incontro, i vertici delle due società bicciolane si sono incontrati ed i gialloverdi proposero di anticipare il proprio incontro al sabato, i sempre collaborativi vertici della Pro risposero con fragorosa pernacchia onde evitare di dover giocare sul prezioso manto del Piola ventiquattrore dopo; al che altra proposta: giocare domenica sera la gara di D (quattro ore dopo che ci aveva giocato la Pro, tanto noi siamo delle merde no?). Cassata anche questa proposta, chi giocherebbe la sera in pieno dicembre col freddo che fa (tranne in serie A, serie B, coppe Europee)? Bocciata anche questa, allora ecco la decisione geniale: tutti (???) al Piola lunedì pomeriggio alle 14.30 e fanculo a chi lavora!

Vabbè, lasciamo perdere e spendiamo due parole sulla nostra prossima avversaria ca l’è mei.
Checchè sul (ben fatto) sito della compagine vercellese si parli di fondazione nel lontano 1912 parlando successivamente di fusione, sarebbe fare cattiva informazione da parte di questo blog non ricordare che la vera e autentica svolta è stata quella del 2006


E’ infatti in quell’anno che l’ A.S. Belvedere si fonde con il Trino, risultato? Il Trino sparisce dalla geografia calcistica che conta alle soglie del semiprofessionismo (e che con entusiasmante cavalcata l’aveva portato a sfidare club di antico blasone come Casale e Alessandria) e quella che era sempre stata tutt’ al più vivaio della ben più importante Pro Vercelli (molti giocatori che vinsero scudetti con quest’ultima provenivano dalla Belvedere) fino ai primi anni del 2000, si è ritrovata a puntare decisamente al professionismo.
Il settore giovanile continua ad essere il fiore all’occhiello di questa società (ancora attiva è la collaborazione con il Chievo Verona e sta costruendo un nuovo centro sportivo per essere ancora più fucina di talenti, magari succedesse anche a Casale…) ma subito nella stagione 2006/2007 arriva un interessante nono posto dopo che molti, sottoscritto compreso, alla vigilia della scorsa stagione avevano fatto più di una ironia sul destino calcistico dei gialloverdi, probabilmente le ironie fatte in passato sulla Valenzana ai tempi della D nulla avevano insegnato…

Quest’anno in quel di Vercelli hanno messo fin da subito le cose in chiaro, chi diceva di una conferma di Grabinsky al Savona, chi di un tesseramento all’ambiziosa e vogliosa di rivincite Alessandria e dove si va ad accasare?
Due parole su questo grande e incompiuto talento sono d’obbligo. Cesar Maximiliano Grabinsky esordisce a 17 anni nel Belgrano di Cordoba (serie A argentina), nel 2000 arriva in Italia e Gaucci lo tessera immediatamente per il Perugia girandolo al Catania in C1 dove l’argentino giocherà ben poco perché messo a stagione iniziata in una intelaiatura già rodata che quell’anno conquisterà la promozione in serie B.
Iniziano proprio a Catania le difficoltà ambientali di Cesar con l’ Italia ed il suo calcio e si trasferirà alla Sangiovannese, sempre in C1, dove si troverà in concorrenza con gente come Baiano e Moscardelli.
Nel 2003 passa al Vado in D dove trova una persona che più che un Presidente per lui sarà un nuovo padre e fra campionato e Coppa Italia Cesar segnerà 57 reti in tre stagioni.
Il resto è storia recente, nel 2006/2007 segnerà 18 reti nelle fila del Savona partendo fortissimo ma perdendosi un po’ nel proseguo del Torneo e questo periodo coinciderà con la crisi di risultati dei Liguri che si vedranno superati in classifica dalla Canavese che verrà poi promossa in C2, in questa stagione non è partito fortissimo, si spera non si svegli lunedì…

E parliamo della banda degli ex. Coletto, l’ex più ex che, da bandiera casalese, lo scorso luglio in pieno caos societario dopo alcune belle stagioni in casacca nerostellata ha scelto per la meno blasonata ma più ambiziosa piazza vercellese, il troppe volte messo in disparte Marzio Dan, l’ex folletto nerostellato Caredda, partito anch’egli nella scellerata estate casalese.

Già i quattro nomi citati farebbero pensare ad una stagione buona e invece… Invece la Belvedere è un punto sotto l’ex derelitto Casale in piena zona play-out avendo già accumulato un ritardo di ben 21 punti dalla capolista. Cosa non funziona? Se andiamo a vedere altri uomini della rosa la situazione ha dell’ incomprensibile: devo citare il sig. Scazzola (autore di un euro goal proprio contro di noi al Piola la scorsa stagione) 410 presenze tra B, C1 e C2 con le casacche di Genoa, Massese, Spezia, Fiorenzuola, Modena, Lecco, Alessandria, Lumezzane, Ivrea, Monza, Paternò e Pisa? Oppure Del Chiaro con 3 presenze in B col Como e un altro centinaio di C con Lucchese, Carrarese, Sansovino e Valenzana? Oppure devo citare tutti i giovani in organico che provengono dalle giovanili di Torino, Milan, Monza ecc.? O forse è stato l’avvicendamento in panchina a stagione iniziata che ha pregiudicato avvio prima e proseguo poi del torneo? Mah!


Torniamo un filo indietro. Giornata piovosa quella dello scorso campionato che ci vide nel settore ospiti del Piola in una fredda e umida domenica invernale, il sottoscritto, il dottor D., Milo e il sempiterno JP tennero alto l’onore del Gruppo uscendo fradici dopo aver assistito ad una delle più brutte partite della gestione Lerda che ebbe il suo punto più basso nell’ennesima, stupida espulsione di Ebagua che vide un MB sull’orlo di una crisi di nervi rincorrerlo fin sulla porta degli spogliatoi, altri tempi…

10 commenti:

Anonimo ha detto...

BELLA Lì!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao complimenti per il Blog, bello davvero.
Un Saluto rispettoso da Savona.
http://biancoblutimes.blogspot.com

Anonimo ha detto...

ciao ciao. Ottimo Blog

Anonimo ha detto...

me lo ricordo luka eccome se me lo rocordo...lui a giurarmi di non avergli fatto nulla ed io li incazzato come una iena...grande luka.

Anonimo ha detto...

SECONDO ME A CASALE NON POSSONO ESISTERE DUE TIFOSERIE DIVISE! SE DAVVERO TUTTI AVESSIMO A CUORE I NOSTRI COLORI, NON SI DOVREBBE FARE A CASO A DOVE I GIOCATORI ESULTANO, NON SI DOVREBBE CANTARE CORI DIVERSI IN DUE POSTI DIVERSI, NON SI DOVREBBE VIAGGIARE IN TRASFERTA IN MODI SEPARATI E SE SI DEVE CONTESTARE BISOGNA FARLO NEL GIUSTO MODO E A CASA PROPRIA! BISOGNA ESSERE ULTRAS SETTE GIORNI SU SETTE, TUTTI INSIEME CONTRO TUTTI GLI ALTRI.

Anonimo ha detto...

I BOYS CASALE CHIEDONO DI NON DIMENTICARE: GABBO SEMPRE CON GLI ULTRAS!
UN RICORDO GRANDISSIMO A DEGIO SEMPRE NEI NOSTRI CUORI! CON LUI ROUGE E VITO!

Cinghiale Casale ha detto...

Con Degio e Rouge ho condiviso trasferte indimenticabili.
Vito ha sofferto come nessuna persona dovrebbe mai soffrire.
E questo vale per tutti quelli che ci sono stati negli ultimi 20 anni e che ora non ci sono più.
Se anche chi ha scritto il messaggio sopra era con noi nei bellissimi momenti trascorsi insieme sa che il sottoscritto e tutti quelli che seguono il Casale da qualche annetto non potranno MAI dimenticarli.

Anonimo ha detto...

secondo me non esiste il problema di due tifoserie nella stessa città visto che tutta italia ne è piena,non esiste neanche il fatto di cantare due cose diverse,visto che solo una parte canta,come non esistono neanche ultras 7 giorni su sette a casale,anzi forse non esistono neanche ultras,come non dovrebbero esistere chiaccheroni o infami se ci fossero degli ultras,come non dovrebbero esserci dei lecca culo a delle sotto specie di giocatori,come non...ma forse questo è il mondo dei sogni,forse il bene ai colori nerostellaticerte persone non sanno neanche cosa vuol dire,accusando gli altri...tra poco è natale,VERGOGNATEVI.

Cinghiale Casale ha detto...

Una buona cena con bollito, bagnetto ed un buon dolcetto. Mi siedo al pc per postare qualcosa per domani, lo faccio, vado a vedere se nel pomeriggio è arrivato qualche nuovo commento e mi trovo quello sopra.
Io i commenti come quello li riconosco, e mi fanno male.
Quello non è il commento di qualcuno che fa parte della tifoseria organizzata, bensì di qualcuno che il Casale lo va (o lo andava) a vedere, che si informa e che, siccome il paese è piccolo e la gente mormora, sa.
Allora io, gli vorrei dire: "Ma no, non dire così, non è così grave come si mormora ecc. ecc.".
Invece temo che dall'altra parte dello schermo ci sia qualcuno che la sa più lunga di me, che va a vedere il Casale da prima che ci andassi io, che ama quei colori più di quello che li amo io e che si vergogni di sentire certe cose.
E allora taccio, perchè nella vita non sempre chi ha l'ultima parola o la usa spesso e in maniera inappropriata ha ragione, e gli chiedo scusa, anche se personalmente colpe non credo di averne, se certi fatti offendono la sua Casalesità ed il suo amore per quei Colori.
Hai ragione amico che hai avuto quello sfogo, forse è il caso che quelli come te escano dal silenzio e quello sfogo lo facciano ad alta voce.

Anonimo ha detto...

la differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti