sabato 8 dicembre 2007

I libri di Luther - juniorcasale '76-'77 retrospettiva di un anno

Come annunciato nei giorni passati, grazie al prezioso contributo di Massi che in quegli anni era una piccola promessa nerostellata (ahinoi non mantenuta!), ecco una gran bella pubblicazione che va ad arricchire la biblioteca di Luther…

Dopo due brevi pensieri degli autori Ivano Cecchini e Sandro Zaio, “Juniorcasale ’76-’77 retrospettiva di un anno” prende il via con la presentazione di Bruno Bernardi, noto giornalista di Tuttosport.
Il libro si articola in otto parti (escluse le statistiche finali) e la prima di queste è sicuramente la più epica, intitolata “Cronaca di un anno”.
La stagione che prendono in esame i due bravi autori, da come si evince dal titolo, risale a 30 anni fa, in piena e ambiziosissma era Cerutti.

L’apertura di questo capitolo risale però alla data del 21 dicembre 1975 allorquando, il patron nerostellato, decise di riconfermare la fiducia con ben otto mesi di anticipo ad un grande uomo che qualche anno fa ci ha lasciato (come purtroppo altri appartenuti a quel mondo) per una malattia che è materia più per le procure della Repubblica che per i nosocomi, quest’uomo era mister Vincenzi (FOTO SOPRA).
Tra gli aneddoti raccontati c’è quello relativo alla primavera del '76 che vede concludersi, con l’ottava posizione a 41 punti, il campionato in tono minore rispetto alle aspettative createsi in autunno dove la tritatutto Monza sembrava non irraggiungibile e pure l’Udinese non riusciva a sganciarci, primavera appunto che pone le basi per le future collaborazioni calcistiche con la Juventus che manderanno a rotoli quelle con il Torino. Mentre la società granata recriminerà sullo scarso utilizzo di propri tesserati (Garella escluso) in prestito al sodalizio di via Trevigi, tra Cerutti e Boniperti alla fine di un incontro casuale in aereo nascerà una proficua sinergia che porterà in nerostellato diverse promesse bianconere e la tradizionale amichevole agostana immediatamente successiva a quella di Villar Perosa che condurrà ogni estate la gobba al Palli (VEDI FOTO SOTTO).

Alla fine della primavera e durante l’estate a tanti acquisti corrisponderanno altrettante cessioni, ma mister Vincenzi troverà a sua disposizione un organico veramente competitivo per puntare a quella serie cadetta che a Casale molti sognano.
Dopo il ritiro in quel di Chatillon la stagione viene narrata per filo e per segno a partire dall’esordio al Grezar contro la Triestina fino all’ ultima amichevole della stagione, dopo aver conquistato la quinta piazza, in quel di Mede Lomellina dopo il tradizionale Torneo in giugno disputato dai più giovani: il Caligaris.

La seconda parte è quella per gli amanti dei tabellini.
Tutte le partite della stagione, formazioni, fasi salienti, risultati , marcatori aggiornati giornata dopo giornata, insomma: da innamoratissimi.
Paradossalmente se la prima parte è la più “romanzata”, questa è quella del tifoso duro e puro: si passa per stadi come il Penzo, il Grezar, il Martelli, il Friuli, il Comunale di Piacenza, lo Zini (NELLA FOTO SOPRA L'ATTORE UGO TOGNAZZI DA IL CALCIO D'INIZIO PER CREMONESE - CASALE) …
Si va dalla delusione del derby perso in casa contro i mandrogni all’andata a quello vinto espugnando il Moccagatta, si va a vincere a Mantova per poi essere sconfitti a Chioggia da Clodiasottomarina, si apprezza la cavalcata di Motta in classifica marcatori fino alla classifica finale che ci vedrà alle spalle della promossa Cremonese e di Udinese, Treviso, Lecco ma ci vedrà mettere in fila Alessandria, Triestina, Pro Vercelli, Piacenza, Padova, Mantova, Pro Patria e giù fino alla retrocessa in D Venezia.
La terza parte è dedicata alla Coppa Italia nel gironcino disputato con Vigevano e Sant’ Angelo, mentre la quarta tratta le amichevoli di quell’anno fra le quali spiccano quella con la Juve al Palli il 19 agosto persa di misura e quella di tre giorni dopo, sempre disputata fra le mura amiche, contro il Genoa vinta per 2-1. Da notare che la prima delle due, anche se più vicina al ferragosto, registrò 7.714 spettatori, quella di tre giorni dopo solo 1.651. Tra le altre quella con la Sanremese del 4 novembre (probabilmente concordata nell’ambito della comproprietà del portiere Trombin che era passato nell’estate precedente nelle fila liguri) pareggiata per 0-0 al Comunale di Sanremo, quella con il Varese del 29/12/1976 pareggiata 2-2 all’ Ossola e l’ultima, il 22 giugno 1977, allo Stadio Ugo Fantelli di Mede Lomellina che fece registrare un incasso di ben 635.000 lire!

La quinta parte si intitola “ Uno alla volta” ed è molo piacevole, da come si evince nelle pagine introduttive i commenti tecnici sui giocatori sono di Carlo Monichino e le caricature di Achille Peduzzi, caricature per l’appunto che compaiono in questa sezione a fianco delle foto e rendono ancor più gradevoli queste pagine.

Si parte dal presidente Cerutti, passando per il mitico Figarolo, a Vincenzi il condottiero al già citato su questo blog Gilardino.
Ma è la recensione su Depetrini che dovrebbe insegnare molto a chi oggi parla della squadra amata e dei suoi protagonisti, dopo la scheda del giocatore il riconoscimento a Depetrini di essere assieme a Gilardino un nero stellato purosangue, ecco un’autentica lezione di amore per la squadra e, per il sottoscritto, di gestione del blog tratta dalla sezione “il commento”:

Non si può dire che ci stimiamo molto. Per fortuna il sentimento è reciproco. Anzi abbiamo pure fatto "baruffa" (a parole) …. Mi hai pure imposto di non nominarti più cosa che mi son ben guardato di fare. Anzi, le partite seguenti, ho dovuto citarti come migliore dei miei beneamati e l’ho fatto puntualmente. Avrei potuto non farlo, vero, ma poi con quale spirito avrei ancora parlato di calcio? Se per un sentimento personale un critico misconoscesse la verità, non potrebbe che cambiar lavoro (nel caso specifico "hobby").

Testuali parole riportate integralmente, ribadisco che questo libro mi è capitato sotto le mani domenica sera dopo Lavagna e l’ho letto in questa settimana.

La sesta parte riporta, con tanto di foto delle rose (QUA SOPRA IMMORTALATO E' UN GIOVANISSIMO MAROCCHINO), “le protagoniste del campionato ’76-‘77” con i dati completi per tutti i giocatori, la settima parte tratta invece del settore giovanile dell’epoca: i dirigenti, gli allenatori, i massaggiatori, gli osservatori e poi dalla Berretti ai Pulcini. Logicamente tutte le annate dal ’58 al ’68 sono corredate da nome, data di nascita e ruolo dei giovin virgulti nerostellati fra i quali, oltre al già citato Massi dei Cinghiali, ho riconosciuto altri personaggi casalesi.

La settima e ultima parte, statistiche finali escluse, racconta de “I club dei tifosi” dell’ epoca.
Il primo club descritto è il Cinghiale Club sorto nel 1973 da un gruppo di frequentatori del Bar del Ponte, passò dopo pochissimo tempo a far parte del club “Forza Neri” (club poi scioltosi nel 1976 per mancanza di persone preposte all’organizzazione), quale sezione distaccata dello stesso, da cui si scisse alcuni mesi dopo per divergenze con il nucleo centrale.
Il secondo è il Commando Ultras sorto anch’esso nel 1973 dalle ceneri del “Club Casinisti”, il primo gruppo casalese che oltre ai cori vocali usava trombe, tamburi e clacson. Se eclatante fu la scissione del Commando Ultrà che, stufi di essere contestati dalla tifoseria più tradizionalista per il modo di fare tifo, durante l’incontro casalingo con l’Albese ripiegarono il loro striscione e decisero lo sciopero del tifo intimando a Società e Comune di costruire un settore tutto per loro.
Il terzo gruppo descritto è quello dei “Fedelissimi Nerostellati”, il primo club fondato a Casale Monferrato nel 1970 (e a tutt’oggi attivo!). Visti i comportamenti dei primi due club questi avrebbero potuto fare qualcosa di ancora più roboante? Siiiiii (Sti casalesi: se non son pazzi non li vogliamo!). Al momento della fusione loro non ammisero di vedere deturpato il nome storico della squadra decidendo di non andare più al Palli e, ancora nell’anno di uscita del libro ossia dopo quattro anni di abbandono del Palli, queste erano le dichiarazioni dell’epoca: “E’ bene subito precisare che noi siamo un club senza squadra, in quanto il Casale non esiste più. Come club siamo rimasti in vita perché abbiamo la certezza che in un modo o nell’altro tornerà a vivere il glorioso Casale F.B.C.”.
E poi qualcuno marcia sulle piccole beghe della tifoseria dei giorni nostri, rapportate ai terremoti dei club casalesi negli anni ’70 le divisioni di oggi sono roba da educande ….

8 commenti:

Anonimo ha detto...

EVVIVA LUTHER, FINALMENTE UNO CHE COMMENTA I LIBRI REALMENTE LETTI.. ONORE A TE!

Anonimo ha detto...

Grandissimo LUTHER!!!!

Bellissima la parte riguardante i primi CLUB organizzati, e che bello l'adesivo del "Cinghiali Club Casale"!
Divertente anche come hai chiuso il report: Parole Sacrosante!

dado77

Anonimo ha detto...

Avete visto che ghigno inkazzato ha il cinghiale nell'adesivo: superbo !!!

Anonimo ha detto...

Stupendo....non ho altre parole!

Anonimo ha detto...

Il Guido Vincenzi...adesso il Pierin te ne raccontera' una che non avresti mai detto: quando avevo 9/10 anni ha portato me e mio fratello a pescare cavedani sul po con l'amettiera in una splendida corrente su ghiaione dalle parti di Coniolo,sopra la diga. Lui era molto pratico di quella tecnica e conosceva benissimo i posti. Gambe in acqua, lui con gli stivaloni e io con quelle orrende scarpette di plastica che giravano in quegli anni. Ne prendemmo un casino, davvero, non enormi ma a decine...splendido ricordo !

Anonimo ha detto...

x cinghiale casale
pelle d'oca sono contento di averti fatto leggere un mio personale libro ke ho a cuore xke mi ricoda un mio periodo di bambino adulto x vari motivi ciao GRAZIE
MASSI*CINGHIALI

Anonimo ha detto...

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Bifolco inferocito ha detto...

Cu sì? Chiju pacciu ì tamarro scatenato ca sciascia li cugghiuni sutta attre spoije? Chi è xruma? Nu scasciamento? Ma va, tamarro esti. E catca? Li cugghiuni i nui attri.