martedì 23 novembre 2010

Barry Castleman interviene come teste al processo

Sabato è arrivato a Casale Monferrato Barry Castleman, sudioso americano, che ieri in veste di consulente di alcune parti civili ha testimoniato ieri a Torino nel processo contro Schmideiny e de Cartier; all'udienza di ieri hanno inoltre assistito oltre 150 casalesi con rappresentanza di studenti di scuole superiori cittadine.
Illustrando il nesso causale tra esposizione all'amianto e tumori alla pleura, Castleman (che ha già testimoniato in molti altri processi relativi all'amianto) ha parlato della notorietà dei rischi provocati dalla fibra killer, conosciuti già da decenni anche dagli stessi produttori; questi ultimi però hanno da sempre attuato una "congiura del silenzio" per mettere a tacere eccessivi clamori.
Già nel 1971 si svolse a Londra una conferenza tra industriali del settore dove si discusse di questo tema ed al seguito della quale il governo inglese aveva previsto indennizzi in favore di chi contraeva malattie legate all'amianto.
Negli Stati Uniti, invece, ogni industriale nel proprio settore deve essere a conoscenza delle caratteristiche dei prodotti utilizzati e degli eventuali rischi ad essi correlati; inoltre sempre negli Stati Uniti era stata istituita dal governo l'Agenzia per la protezione dei cittadini dall'inquinamento, agenzia di cui fa parte anche Castleman: compito di questa è studiare i rischi correlati all'inquinamento, contrariamente a quanto avviene nelle compagnie amiantifere che crearono agenzie di controinformazione incaricate di svolgere propaganda favorevole all'uso dell'amianto per il solo ed esclusivo interesse di zittire chi conosceva i problemi ed i rischi correlati all'amianto.

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