mercoledì 2 dicembre 2009

Fiaccolata

Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri la fiaccolata contro l'amianto, a cui ha partecipato una rappresentanza dei Cinghiali Ultras Casale, prevista dopo l'assemblea del Tartara.

Molti i cittadini intervenuti per il corteo, che ha avuto inizio intorno alle ore 18.15 con partenza dal cortile interno del mercato Pavia fino allo stabilimento Eternit ormai dismesso da decenni.
La meta di destinazione è stata il cancello attraverso cui entravano ed uscivano i camion carichi della fibra killer; davanti allo stesso sono stati distesi gli striscioni dei sindacati, sopra i quali sono state riposte rose bianche;
queste ultime sono state poi riposte sulla cancellata in segno di ricordo delle migliaia di vittime provocate dalla polvere sia nella nostra città che nel resto d'Italia.

Il prossimo appuntamento sarà per il prossimo giovedì 10 dicembre in occasione della prima udienza dibattimentale che si terrà presso il Tribunale di Torino; entro la fine di questa settimana è ancora possibile prenotarsi presso le associazioni ed i sindacati per aver la possibilità di recarsi in pullman.
Inoltre anche in quel di Chieri domenica pomeriggio i Cinghiali hanno esposto la bandiera in voga per la città casalese,

immortalando inoltre a fine partita con lo stesso tricolore due giocatori del Casale che si sono gentilmente offerti per la causa in questione:

ovvero il difensore Luca Del Chiaro (a sinistra), fermo per infortunio, e capitan Dario Serra (a destra), che ha terminato domenica la squalifica rimediata a Savona per proteste.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissimi!!!

CARLO ha detto...

;-) GRANDI!

Anonimo ha detto...

Velocissimi, grandi ragazzi

Anonimo ha detto...

Complimenti per il servizio!

zorro ha detto...

Vorrei solo segnalare che la gentile signora, immortalata al nostro fianco, ha accettato di fare la foto insieme a noi dopo averci raccontato la sua storia di ex dipendente del gruppo Etrenit.

Lavorava esattamente di fronte al cancello dove dove sono stati deposti gli striscioni e le rose bianche.

Una storia commovente la sua, ma dai particolari agghiaccianti, che molti casalesi conosco assai bene.

Nessuna cura del polverino, trasportato addirittura in sacchi di iuta. Durante il trasporto, i materiali tagliati (senza l'uso di alcuna protezione individuale) lasciavano scie e chi camminava lungo le strade ed i marciapiedi notava che le proprie scarpe affondavano nella polvere grigia. Polvere che veniva portata fino al proprio domicilio.

Anche ieri i casalesi e non solo, hanno dimostrato di essere vicini e di sostenere chi chiede giustizia e sta portando avanti la battaglia processuale.

Anonimo ha detto...

Si vede che il filantropo non lo sapeva

Anonimo ha detto...

grandissimi

Anonimo ha detto...

Magnifica organizzazione e complimenti ai partecipanti.

Anonimo ha detto...

Grandi Cinghiali!

Anonimo ha detto...

mi unisco ai complimenti!