mercoledì 1 ottobre 2008

La Siltal sempre più nei guai


I fondi inglesi che dovevano rimpinguare la Siltal sono svaniti nel nulla, così come il socio di cui si parlava prima dell'estate. L'azionista di maggioranza - Caraffini - si è presentato ieri a Roma per l'incontro al Ministero con due ore di ritardo, accolto dai fischi dei lavoratori e portando solamente altre promesse di pagamento dei lavoratori entro il prossimo 15 ottobre, data entro cui dovrebbe venire perfezionata la cessione di un'azienda di trasformatori di Perugia (grazie alla quale quindi entrerebbero le necessarie liquidità). Ma intanto, come ben sappiamo, di sole promesse non si può vivere.
Presenti a Roma i sindacalisti, una delegazione di lavoratori, nonchè il vice sindaco casalese Crisafulli e l'assessore Lavagno che hanno ribadito le gravissime difficoltà delle famiglie, il rischio di impoverimento di un intero settore produttivo nonchè le loro perplessità sulla capacità della proprietà di dar corso al piano industriale, considerato che non vi sono nemmeno i soldi per pagare gli stipendi.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Son sei mesi che raccontano solo delle balle
La vedo male

Anonimo ha detto...

Sembra la storia di gibin che tutta casale ha bevuto.

Anonimo ha detto...

ahhh...il gibin, quanti ricordi....

Anonimo ha detto...

quanti soldi...

Anonimo ha detto...

Solidarietà ai lavoratori SILTAL, per il comune di Catania 140.000.000 di euro per dissesto da malgestione, per i lavoratori onesti e le loro famiglie la disoccupazione e(forse)la mobilità.

Burp ha detto...

E c è chi vorrebbe che l'amministrazione si occupasse della squadra di calcio .....
Si forse è meglio avere una squadra in C ed una popolazione allo stremo .... ma non credo che tutti siano d'accordo.
Ci sono momenti in cui il calcio (anche in Italia) dovrebe passare in secondo piano ma per "alcune menti eccelse" non è così

Anonimo ha detto...

in tutta franchezza non paragonerei le due cose: nel primo caso si parla di famiglie in bilico da mesi senza alcuna prospettiva, mentre la vicenda gibin dimostra la sconcertante predisposione all'osannazione di certi ceffi salvo poi scoprire che son dei miserabili. Chi sa intendere dovrebbe pure riconoscere una patacca da una pepita.

Ritengo invece che un gesto da parte della società, tipo ingresso omaggio (anche una volta sola, per carità) ai lavoratori Iar Siltal, sarebbe una cosa pregevole e dimostrerebbe un po di sensibilità spesso dimenticata.

Anonimo ha detto...

in tutta franchezza non paragonerei le due cose: nel primo caso si parla di famiglie in bilico da mesi senza alcuna prospettiva, mentre la vicenda gibin dimostra la sconcertante predisposione all'osannazione di certi ceffi salvo poi scoprire che son dei miserabili. Chi sa intendere dovrebbe pure riconoscere una patacca da una pepita.

Ritengo invece che un gesto da parte della società, tipo ingresso omaggio (anche una volta sola, per carità) ai lavoratori Iar Siltal, sarebbe una cosa pregevole e dimostrerebbe un po di sensibilità spesso dimenticata.

Cinghiale nerostellato ha detto...

Quanto ho letto l'articolo ho pensato anche io alla storia di Gibin e tutte le solite promesse poi non mantenute.

Probabilmente con lo stipendio di un calciatore professionista potrebbero essere pagati quelli dei lavoratori!

Anonimo ha detto...

con lo stipendio di un calaciatore professionista oggicome oggi puoi ricapitalizzare l'azienda e lavorare