mercoledì 22 ottobre 2008

Processo Eternit:

Non poche difficoltà presenta il procedimento penale a carico dei vertici Eternit: le persone danneggiate (parenti, eredi) e quelle offese (i malati), infatti, sono migliaia e questo implica lungaggini superiori alla media italiana poichè è necessario reperire tutti i recapiti necessari per notificare a tutti l'avviso per l'udienza preliminare, pena nullità dell'avviso. Sarà comunque possibile provvedere mediante ricorso ai pubblici annunci.
Il lavoro di ricerca sarà facilitato grazie all'I.N.A.I.L. (di cui il Pm Guariniello è in possesso degli indirizzari), ma secondo il coordinatore dell'Associazione familiari vittime dell'Amianto, Bruno Pesce, bisognerà comunque rimboccarsi le maniche.
Lo stesso infatti interviene dichiarando alla Stampa che "al primo processo Eternit ci presentammo con 1.711 parti civili (compresi i parenti dei lavoratori deceduti). Nel nuovo esposto i casi sono 1.506 e considerato che, per ogni vittima, ci sono un paio di eredi, le possibili parti civili si aggirano intorno a 3.000 solo a Casale, Cavagnolo e dintorni. Poi ci sono anche i 577 casi di Bagnoli scoperti da un'indagine epidemiologica voluta da Guariniello. Tanti non sanno nemmeno di essere finiti nell'elendo del Pubblico Ministero. Non lo sanno neppure molti dei nostri. Un po' perchè, morti i loro cari, i parenti si sono spostati in Italia e all'estero".
Riguardo al programma mandato in onda la scorsa settimana dalla spianata Eternit, sul Monferrato di ieri la sig.ra Blasotti lamenta la scarsa importanza mediatica data ad un problema così grave non solo casalese, ma di tutta l'Italia (ed anche internazionale). Purtroppo, aggiungo io, gli ascolti ormai sono rivolti solamente alla tv spazzatura; il resto poco importa..

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tanto c'e' il filantropo che scuce soldi per il bene dell'umanita' tutta

SANTO SUBITO !!