martedì 27 novembre 2007

Casale Calcio - Diario di una domenica "particolare"


Era da venerdì che la cosa montava, sarà stata una “classica” come Casale – Derthona alle porte, sarà che da tre mesi più di un amico mi chiedeva: “Eddai, sta domenica vieni?”, ma la molla mi è scattata domenica mattina.
Mi alzo e inizio a ponzare: dunque, dunque, calendario alla mano… nove giorni fa, si è scelto di non andare dopo i fatti della domenica precedente perché il nostro dissenso con la decisione di disputare le partite era totale, la settimana prima si giocava in casa quindi giustamente si è boicottato, il 4 di novembre ero a Trieste... Porca vacca mi sono detto, è quasi un mese che non li vedo: non ce la faccio più, c’ho la crisi di astinenzaaaaaaa. Allora ho capitolato: e sia!
Come un tossico in crisi guardavo di continuo l’orologio, 11.30, 12.30, 13.00, 13.20, 13.35… man mano che l’orario d’inizio della partita si avvicinava il tempo scorreva sempre più lento… Alle 13.45 il suono inconfondibile di un sms in arrivo, eccone un altro che, entrato nel tunnel come il sottoscritto, stava vivendo il suo particolarissimo inferno.
Messaggio da Pierin “Cosa fai oggi?”. Non era una richiesta d’informazioni, era la classica persona che cerca un complice. D’altronde a inizio anno si era detto, il Gruppo non fa abbonamenti e diserta ufficialmente il Palli facendo mancare il proprio striscione ed il proprio supporto per tutta la stagione come forma di protesta, non essendo una setta restava però intatta la possibilità ad ogni membro di andare alle partite per i cacchi propri senza i colori del Gruppo stesso. Andare però senza gli altri, non cantare con loro, non gioire, il bersi una birra insieme, sparare cagate sui nostri fenomeni , non fa certo vivere la partita allo stesso modo, poche balle!
Comunque gli rispondo: “Io vado, ne ho proprio voglia”. Non c’è più bisogno d’altro, il dado è tratto.
Alle 14.20 parto, passando da via del Carmine accedo ad una delle viuzze laterali che portano al parcheggio sul canale e da lì intravedo le transenne, il parcheggio è inibito alle auto per motivi di ordine pubblico, mah!
Tribulo un po’ andando fino a coccomarro a parcheggiare e finalmente mi avvio a piedi, dopo quasi sei mesi (semifinale play-off) il rifare la strada che conduce al Palli mi fa vivere sensazioni stranissime, passo il ponticello ed eccomi dai pusher della biglietteria, e pigliatevi sta dieci euro ma datemi la mia dose di partita domenicale, con la campagna acquisti fatta ed i risultati raggiunti li spendo proprio volentieri: ringraziate che soffro di Casaledipendenza, va!


E’ strano non essere perquisito, sicuramente mi agevola l’essere vestito in “borghese”, niente sciarpa, niente felpa, niente giubbotto, niente vessilli dei Cinghiali: la cosa effettivamente mi fa strano.
Le squadre stanno entrando in campo e io mi dirigo verso la tribuna laterale, va bene non esporre nulla, ma la casa quella è!
Sulle tribune Pierin non c’è: avrà preso della roba per far passare la crisi nerostellata, che ne so, Sky (pessima, tagliata malissimo!)o una partita di prima categoria oppure le gambe della Ventura ? In compenso ecco Vale e Danilo, lo sapevo, già venerdì avevano fatto outing spiegando che la prolungata assenza causata dal loro viaggio di nozze li aveva oramai portati al limite della sopportazione…
Le squadre entrano in campo ed eccolo spuntare Pierin, non ce l’ha fatta lo conosco bene, al cuor non si comanda…
Si inizia, ci sediamo in mezzo ai tuttologi da tribuna che sproloquiano calcio e lanciano pessime battute cercando di essere al centro dell’attenzione, ma uno zombie si avvicina trascinandosi, fammi vedere bene…. Non è uno zombie, è Actarus! Neanche lui ce l’ha fatta!
Passano i minuti e guardare la partita senza viverla, perché questa è la differenza fra lo spettatore appassionato ed il vero tifoso, se da una parte limita alla grande le emozioni dall’altra permette di giudicare con “occhio clinico” le dinamiche del rettangolo verde. Apprezzo il goal e la bella azione che lo origina (di solito cantando, urlando e saltando mi perdo regolarmente il 50% delle marcature), ma noto altrettanto bene le lacune dell’ undici casalese. Fa piacere però sentire i commenti dalle tribune degli anziani presenti, era da quando andavo da piccolo con mio padre che non mi capitava più.
Il primo tempo scivola via veloce e intorno al ’40 passano i primi “animali da bar”, vedendomi dopo mesi sono letteralmente obbligato ad andare con loro a bere qualcosa ed inizia l’intervallo, come sempre foriero di cazzate varie e assortite davanti al chiosco.
Dopo un paio di minuti dall’inizio del secondo tempo ci si va a riposizionare sulle tribune, il sole al tramonto non permette di guardare verso salita Sant’Anna, ma non ci si perde un granchè delle azioni in campo: di là c’è la porta del Derthona.
Si vede il goal del pareggio ed un abbraccio di Chini ad un avanti avversario che li fa rotolare entrambi in mezzo all’area casalese a palla lontana, per fortuna tutta la terna probabilmente seguiva la palla o aveva il sole negli occhi…
L’arbitro fischia la fine, niente striscione da arrotolare, niente accordi da prendere con gli altri per la prossima partita, insomma si va a casa subito.
Che dire? Mi ha fatto un certo effetto, è stato un po’ come una pugnetta quando da mesi non vedi una donna, per fortuna da domenica prossima a Lavagna si torna a “fare all’ammore”!

p.s. visto che sono passati due giorni dal refuso segnalato su queste pagine invito nuovamente qualcuno dotato di buona volontà a segnalare al sito della Società che chi li ha uccellati si chiama Lorieri e non Forieri, errore riportato due volte: nelle formazioni e nel tabellino marcatori....

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Come sempre imbattibile ! Un fiume di emozioni contrastanti !

Anonimo ha detto...

anch'io mi sono emozionato al tuo racconto. Bravo Luka!

Anonimo ha detto...

Ciao Cinghiale,

bellissimo racconto, posso immaginare cosa voglia dire essere obbligati a non andare in un posto che si ama e si e' cresciuti...l'appunto sulla voce dei vechietti e' splendido... Bentornato anche da parte mia !

Anonimo ha detto...

drugà...io la partita l'ho ascoltata per radio...luki'76

Anonimo ha detto...

Scusa luky, ma proprio non ce l'ho fatta...c'era il fiume in piena e non potevo neanche andare a pescare e in piu' e' stata tutta una manovra di Luka che mi ha raggirato com manovre subdole sin da venerdi'...E' STATO LUI !! E' STATO LUI !!!!!

;-)

PS BOIKOT RADIOGOLD

il ricciolo ha detto...

per luca:
ti consiglio il libro
"il vescovo partigiano"
aristide piovano (1915-1997)

Don Aristide era un uomo pratico, realizzatore, di fede semplice e con una forte carica “anti-intellettuale”, maturata nei lunghi anni d’Amazzonia fra popoli che allora vivevano all’estremo limite della sopravvivenza.

Nato ad Erba il 22 febbraio 1915, diventa sacerdote nel 1941 e superiore generale del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) nel 1965.

A 62 anni, prima della partenza per le Filippine, dichiara: “È meglio spaccarsi la testa nel tentare di imparare lingue impossibili alla mia età, che disperarsi nel voler convincere certe teste di uomini e preti come me che non ragionano”. Una biografia avvincente di un uomo che ha vissuto per l’altro come partigiano da giovane e come missionario per tutta la vita.

Con 32 pagine di inserto fotografico.

Presentazione di Roberto Formigoni (...).

emi, 448 pag., 16 euro

Anonimo ha detto...

x cinghiale casale
eri talmente fatto ke non ti ricordi di avermi parlato ........ e neanche menzionato.......minkia ke rima.........
m...it....m
ps ciaooooooooooooooo

Cinghiale Casale ha detto...

Hai ragione Massi! Mi farò perdonare in viaggio per Lavagna tradendo la mia mano amica...

Anonimo ha detto...

Sono preoccupato per il presidente, ultimamente lo vedo un po' provato,triste dimagrito...non e' che non mangi per permettere a Garella di farsi bis e tris al ristorante ? C'ha 'na panza che sembra 'na balena

Anonimo ha detto...

x cinghiale casale
grazie .... ma non vorrei creare dissapori tra te e l'altra mano hahahahahahahaha
ciao a domenica