Caro Casale,
Come tutti gli anni arriva la prima di campionato al Palli, ma quest’anno sarà diversa dal solito.
La prima di campionato riporta con sé tutte le abitudini che ci hanno accompagnato l’inverno precedente e delle quali ci siamo sentiti orfani per tutta l’estate.
Ritrovo sotto casa con i soliti amici fidati, la macchinata che ci porta in via Buozzi cambia raramente, persone fidate che non cambiano mai, vuoi per la cabala vuoi per l’affiatamento che nel corso degli anni si è sempre più consolidato.
E poi via, l’arrivo e la solita tiritera che da qualche anno a questa parte accompagna il parcheggio, strade chiuse si strade chiuse no, e via a inventarsi il parcheggio più strano ogni volta, ad aggirare divieti di sosta, segnali di divieto d’accesso ecc. per poter parcheggiare il più vicino possibile al ponticello sul canale Lanza.
Ed è all’altezza del ponticello che inizia il rituale di vaffanculeggiamenti, saluti, pronostici ecc. ecc. con tutte le facce conosciute che da lì in poi si iniziano a incontrare e che si dirigono per la funzione della sacra domenica: la partita del Casale.
Passato il filtro delle perquisizioni e vidimato il proprio abbonamento c’è il rito dei riti: il caffè.
La concentrazione di vaccate che vengono sparate e sentite mentre si sorseggia il caffè (che soprattutto nei mesi invernali quando si gioca alle 14.30 viene sorseggiato appena dopo aver ingollato l’ultimo boccone a casa) nel chiosco vicino alla biglietteria è da livello di centro di igiene mentale.
Pronostici sulla squadra? Disastrosi. Considerazioni sugli avversari? Da “imbattibili” a “brutta gatta da pelare”. Giudizio sugli spettatori presenti? Vergognosi. Situazione meteorologica? Pessima per la partita. Insomma, non va bene nulla nell’immediata vicinanza dell’ incontro, sarà poi l’inizio della partita stessa a fugare ogni dubbio. Una bella occhiata al campo e alle squadre che si stanno spesso ancora riscaldando, il manto va bene, ce la possiamo giocare!
E finalmente si va! Ci si avvia verso il proprio settore, gli amici sono già lì, lo striscione è già stato appeso o ti stanno aspettando per dare una mano, poi ci si mette vicini, ci si guarda, si ride, si inizia a cantare…
Caro Casale, domani sarà differente dagli altri anni, domani sarà così:
PEZZO DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE SI ARROGANO IL DIRITTO DI STABILIRE CHI AMA E CHI NO IL CASALE, CHI E’ CASALESE E CHI SE NON VA ALLO STADIO E’ MANDROGNO (SENZA SAPERE NEANCHE STORICAMENTE PERCHE' NOI CASALESI CE L'ABBIAMO CON LORO DA SETTE SECOLI...), CHI C’ERA QUANDO SI ERA 4 GATTI E CHI QUANDO SI ERA 14 PULMANN.
E A TUTTI QUELLI COME ME, TEO, PIERIN, LUCKY E TUTTI GLI ALTRI, CHE DOMANI STARANNO MALE COME DEI CANI, MA SOLO CHI AMA SA SOFFRIRE.
8 commenti:
Grazie per le belle parole sul muro, per un attimo é sembrato di vedere il vecchio muro.
Hai aspettato anche tropo.
BASTA INFAMI!
Dispiace davvero ! Belle parole Cinghiale ! Grazie !
Pierin
...e grande il Cinghiale, bel post!
Girano le palle non esserci, ma sempre coerenti.
ma guardatevi,piangetevi sopra .intanto altri se la ridono
Ridete...ridete...che quando ce l'avrete ben piantato in quel posto, e la penetrazione ti assicuro che è gia' cominciata, comincerai a piangere ed a urlare a piu' non posso,oppure farai come altri che altri che come gira il vento cambiano banderuola.
Salut.
non sai cosa dici non sono mica dei cinghiali io ...voi un padrone lo avete...MEDITATE LO AVETE..HAHAHA
Ma fatti furbo coglioncello!
Il messaggio sopra lo devo lasciare.
Aspetto a raccoglier tutta la documentazione prima di fare quello che più si aggiungono sti commenti più, anche se antipatico, urge fare.
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