Società - Un buon motivo per andare a Cuccaro domani.

Per chi, come il sottoscritto, è cresciuto con le figurine Panini non può non ricordare nella stagione 1982/83 una Roma che schierava gladiatori come Di Bartolomei, Nela, Ancelotti, Righetti e fuoriclasse come Falcao ma che sulla panchina presentava un allenatore che, senza timor di smentita, si poteva definire un vero Signore. Era una Roma che vinse uno storico scudetto con un bel calcio e che l'anno successivo perse drammaticamente ai rigori una finale contro il Liverpool che seppe per i colori giallorossi di dramma sportivo.
Quel Signore è mancato dopo aver vissuto gli ultimi suoi anni in un paese del Monferrato, Cuccaro, coltivando prima e lasciando al figlio poi i suoi vigneti.
La piccola Cuccaro, meno di 400 abitanti, si prepara ad accogliere le tante persone che vorranno assistere al rito funebre nella chiesa di S.Maria Assunta. Dopo la messa la salma di Liedholm sarà portata al cimitero monumentale di Torino, dove l'allenatore svedese riposerà accanto alla moglie, morta due anni fa. A Cuccaro sono stati affissi manifesti a lutto con la scritta «È morto Nils Liedholm. Campione olimpico 1948». La salma dell'ex allenatore è stata composta nell' abitazione, ma non vi sarà alcuna camera aperta al pubblico: «Non lo prevedono - spiega il figlio Carlo - le usanze svedesi».
Centinaia di persone, tifosi di calcio e sportivi, hanno tempestato di chiamate ieri da tutta Italia il Municipio di Cuccaro Monferrato, il paese dove lunedì si è spento, a 85 anni, Nils Liedholm. Tutti volevano sapere come raggiungere il Comune monferrino per i funerali, che si terranno giovedì mattina alle 11. Anche a Villa Boemia, dove Liedholm viveva con il figlio, la nuora e i nipoti, nell'azienda agricola creata molti anni fa, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio, specialmente dalle società di calcio, giunti alla famiglia del Barone.