mercoledì 21 ottobre 2009

Alberto Isola - Più mi tradisci più ti amo

Dagli anni '70 anni ad oggi Isola ha raccontato in poche pagine alcuni episodi di storia genoana, da gesta di fuoriclasse a malefatte di comparse all'interno della società, al calore che la Curva Nord ha sempre dato al Grifone a prescindere dalla serie, dalla A agli anni bui della B passando attraverso il baratro della serie C (l'ultima volta qualche stagione fa a seguito dello scandalo di Genoa - Venezia).


Immancabile la dedica iniziale (oltre al papà e a tutti coloro che sono stati un esempio) a Gianluca Signorini Grande Capitano, bandiera rossoblu che indossava quella maglia n.6 che nessuno avrà più nel Genoa e che la famigerata Sla ha sottratto alla vita a soli 42 anni nel 2002: Capitano che viene ricordato dall'autore in un'embletatica scena al termine del campionato 1994-95 in Genoa-Torino, precisamente l'ultima giornata che ha sancito lo spareggio successivo tra i rossoblu ed i patavini per non retrocedere: "ciò che sembrava scontato, il prevalere dell'Inter sul Padova, si è trasformato in un risultato da tredici, il Padova vittorioso a San Siro, salvi, il Genoa retrocesso. Il pareggio dell'Inter sembra tardo, [...]. Poi una voce, un brusio, un mormorio, un'onda. La notizia (gol di Del Vecchio, Inter batte Padova, sarà spareggio) non fa in tempo a girare tra i sine radio; [...] è lui, Gianluca, che la interpreta, la respira, la vive. Piomba sul campo come un puledro impazzito, salta, si sbraccia nell'urlo liberatorio [...]. Arriva sotto la Nord, cerca di scavalcare, si sporge a scambiare abbracci e manate ..."
Oltre a diverse partite contro i gobbi, mazzulati più volte sul campo (una stagione è saltata l'europa grazie ad una sconfitta inflitta dal Genoa), sempre ben attesi sono i derby con i c.d. ciclisti (chiamati tali per la loro maglia), per tutti la Partita per eccellenza, spesso Epocale e che a volte fa anche risorgere gli stessi giocatori: tralasciando i campioni, vi sono quelli che (da Stroppa al giapponese Miura, dall'olandese Vink a Van't Schip e via dicendo) hanno segnato una rete o al massimo due in rossoblu: contro i doriani.
Rossoblu si nasce. L'essere genoani, spiega l'autore, è una missione a tempo pieno, 24 ore su 24 ed ogni giorno della settimana, da quando si va allo stadio a cantare per la maglia ed esultando alle reti rossoblu, a quando si va a lavorare o in vacanza, all'ostentare i propri vessilli rosso-blu quando le cose vanno male.
Tra una trasferta (italiana o internazionale) in massa a parte per seguire il Grifone ovunque giocasse, alcuni temerari hanno affisso striscioni inneggianti al Grifone sul corrimano della Torre Eiffel ed anche "Grifoni ovunque" sulla Statua della Libertà di New York per evidenziare la propria fede come per apporre la "firma" come segno del proprio passaggio.
Come infatti sottolinea l'autore, Genoani si nasce e lo si è sino in fondo!

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Alberto Isola, genovese dalla nascita e genoano da prima ancora, è giornalista, copy e grafomane. Vanta carriere da portiere, tre quarti ala, otto con e centroboa ma - ormai disperando di arrivare alle Olimpiadi - si è risolto a cercar gloria nella letteratura.
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Ultimo stadio. Alberto Isola, Più mi tradisci più ti amo, I tascabili - Fratelli Frilli Editori, Genova, 2003. 96 pagine - 8,00 €!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che curva la Nord!!!

Anonimo ha detto...

siamo grandi
O.B. (GE)

Cinghiale nerostellato ha detto...

L'ho vista all'opera dal vivo mesi fa, belle erano le coreografie.

Anonimo ha detto...

puzzano di pesce

Anonimo ha detto...

vallo a dirglielo di persona.

Anonimo ha detto...

si vado a caricare la nord di persona. Posso portarmi assieme almeno un paio di amici a darmi una mano?