mercoledì 7 ottobre 2009

La trasferta

Dopo Tifosi e ribelli e Noi siamo il Wimbledon, Stefano Faccendini torna ad occuparsi di calcio e di quanto marciume vi giri intorno, dai soprusi, alle violenze ed alle vendette private, dagli scandali ai personaggi corrotti.
Attorno a sei personaggi legati tra loro e ad una partita ruota la trama del libro: oltre al politico, al classico parolaio, al politico ed al bastardo, non potevano mancare gli estremi in conflitto, lo sbirro ed il tifoso. Sulla categoria "tifoso", da sempre mal vista dalla società, Cristiano Sandri - fratello di Gabriele - esprime un concetto molto significativo in premessa al presente libro,


La trasferta in occasione dell'ultima giornata di campionato, decisiva per le sorti delle squadre contrapposte sul campo, è accompagnata da una tensione sempre più crescente nei giorni che precedono e da strascichi degno di cronaca nera in quelli che seguono. Di ritorno dall'ultima trasferta di campionato, difatti in una stazione ferroviaria durante la notte il treno viene bruscamente arrestato; fuori la polizia in assetto antisommossa fa largo uso di lacrimogeni ed un tifoso perde la vita; fatto avvenuto in modo non proprio casuale, ma quasi cercato dalla stessa polizia e che spezza quel sottile e precario legame tra i protagonisti cambiando in modo radicale il loro futuro e mettendo in forte evidenza la superficialità del servizio d'ordine nel nostro paese nonchè la cattiva organizzazione degli eventi sportivi.
A discapito di chi li segue con passione rischiando sempre in prima persona.

Stefano Faccendini, “La trasferta”, I edizione anno 2009, Edizioni Clandestine, Marina di Massa, stampato presso la Grafica Metelliana, Cava dei Tirreni, 144 pagine 10,00 €.

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