mercoledì 28 ottobre 2009

Vicenzo Paparelli

28 ottobre 1979 - 28 ottobre 2009: ben 30 anni sono trascorsi da quando un razzo omicida è partito dalla curva Sud romana verso la nord uccidendo Vincenzo Paparelli, meccanico di 33 anni, sposato e padre di due figli, all'epoca dei fatti erano due bambini di 12 e 8 anni. Il razzo fatale (il secondo su tre lanciati) ha colpito Paparelli in pieno volto tra l'occhio destro e la tempia lasciandogli ben poco scampo: è morto infatti ancor prima di arrivare in ospedale. Il responsabile, Giovanni Fiorillo, era appena maggiorenne e si è costituito dopo una latitanza durata diversi mesi. Nonostante tutto la partita era stata regolarmente disputata come se nula fosse successo.. in segno di protesta ogni pallone finito in curva nord non veniva restituito ed uno addirittura era stato preso a coltellate.


Qui sopra Gabriele Paparelli, secondogenito di Vinzenzo: nel 1979 aveva 8 anni.

Dopo una decina di anni è sorto il primo club laziale nominato a Vincenzo Paparelli ed oggi pomeriggio viene presentato un libro in suo onore, scritto dal giornalista Maurizio Martucci: "Cuore tifoso. Roma Lazio 1979. Un razzo ha distrutto la mia famiglia. Gabriele Paparelli racconta". Edito da Sovera Multimedia Editore, il libro costa 16,00 € e verrà presentato oggi pomeriggio alle ore 17.00 presso il Circolo Canottieri Lazio.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per la notizia...

Anonimo ha detto...

Grande NUOVO CINGHIALE per questo articolo, sei fantastico!!!!!

Anonimo ha detto...

Bruttissima storia, fu il primo caso di morte violenta nel mondo che circondava il pallone ad avere un richiamo nazionale a livello di mass media.
Il tipo che sparo era un pischello ai tempi, mi sembra che si diede alla latitanza anche oltreconfine, a Lugano

Cinghiale nerostellato ha detto...

L'autore del lancio è Giovanni Fiorillo, all'epoca diciottenne. Era stato latitante per una ventina di mesi, anche in Svizzera. E' morto nel 1993 o 1994.

Anonimo ha detto...

Pace anche all'anima sua