Stefano Cucchi era un ragazzo di 31 anni di Roma con problemi legati alla droga. Nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 ottobre viene fermato dai carabinieri per possesso di qualche grammo di hashish. Da qui un calvario di sei giorni, trascorsi i quali il ragazzo muore senza un perchè all'ospedale Pertini e senza poter essere più visto dai familiari.
Già al rituale processo per direttissima il ragazzo presentava il volto gonfio, al punto tale da indurre il giudice a chiedere una visita medica, il cui esito non era dei migliori: "lesioni ecchidomiche in regione palpebrale inferiore bilaterali". A seguito del trasferimento presso il carcere di Regina Coeli gli erano state diagnosticate "ecchimosi sacrale coccigea, tumefazione del volto ed algia della deambulazione", lesioni per cui è stato subito trasportato all'ospedale Pertini, dove inspiegabili e protratti rifiuti non hanno mai consentito ai genitori di vedere il figlio.
Lunedì 19 a loro viene rifiutato il colloquio con i medici, martedì 20 viene mostrata a loro la necessità di ottenere un permesso del Tribunale, concessogli il giorno successivo, ovvero il 21. Tale permesso però deve essere vistato dal carcere ed intanto il 22 Stefano muore.
Diverse le inchieste aperte, una anche dal guardiasigilli Alfano per far luce sulla misteriosa morte del ragazzo, il cui caso è stato portato alla ribalta dai familiari e che potrebbe sembrare non tanto dissimile dal caso di Federico Aldrovandi. La Procura della Repubblica presso il Tribunale capitolino ha invece avviato indagini a carico di ignoti per omicidio preterintenzionale.
Già al rituale processo per direttissima il ragazzo presentava il volto gonfio, al punto tale da indurre il giudice a chiedere una visita medica, il cui esito non era dei migliori: "lesioni ecchidomiche in regione palpebrale inferiore bilaterali". A seguito del trasferimento presso il carcere di Regina Coeli gli erano state diagnosticate "ecchimosi sacrale coccigea, tumefazione del volto ed algia della deambulazione", lesioni per cui è stato subito trasportato all'ospedale Pertini, dove inspiegabili e protratti rifiuti non hanno mai consentito ai genitori di vedere il figlio.
Lunedì 19 a loro viene rifiutato il colloquio con i medici, martedì 20 viene mostrata a loro la necessità di ottenere un permesso del Tribunale, concessogli il giorno successivo, ovvero il 21. Tale permesso però deve essere vistato dal carcere ed intanto il 22 Stefano muore.
Diverse le inchieste aperte, una anche dal guardiasigilli Alfano per far luce sulla misteriosa morte del ragazzo, il cui caso è stato portato alla ribalta dai familiari e che potrebbe sembrare non tanto dissimile dal caso di Federico Aldrovandi. La Procura della Repubblica presso il Tribunale capitolino ha invece avviato indagini a carico di ignoti per omicidio preterintenzionale.
8 commenti:
Quà la questione e triste ma chiarissima: il povero Stefano è morto perchè era un povero e umile ragazzo !!! Pensateci bene ... quale "figlio di papà" sarebbe stato condotto in cella per detenzione di stupefacenti? A quale famiglia benestante, rappresentata da stuoli di avvocati, non sarebbe stato consentito di vedere il figlio dal giorno dell'arresto? Ma avete visto il suo avvocato d'ufficio? Insomma dispiace constatare ancora una volta che in questo paese la legge non è uguale per tutti e chi deve farla rispettare usa due pesi e due misure.
E' ASSURDO CHE CAPITINO COSE DI QUESTO GENERE...
E' ASSURDO CHE CAPITINO COSE DI QUESTO GENERE...
Ci risiamo di nuovo
condivido il toto il primo intervento.
Vi invito però a non usare le soilte frase "tanto è così" "cosa possiamo fare" ecc. ecc.
Per Federico abbiamo fatta da cassa di risonanza e qualcosa è servito per dare un po di dignità alla sua famiglia, facciamo altrettanto per Stefano.
Sabato notte nella trasmissione 'Un giorno in Pretura' su raitre stanno trattando proprio il caso di Federico. Sabato scorso dovrebbero mettere in onda le deposizioni dell'accusa, mentre lo scorso hanno parlato i poliziotti protagonisti dell'aggressione
purtroppo si! altro caso aldrovandi!
mi chiedo come cazzo si faccia ad arrivare ad un simile abuso di potere...
Giustizia per Stefano
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